Rogoredo: torneo di burraco in oratorio con 140 giocatori
Organizzato come da tradizione dallo staff dell'Oratorio, l'evento ha radunato, nel massimo rispetto delle normative anti-covid, numerosissimi partecipanti, vogliosi di condividere un pomeriggio di gioco e chiacchiere in amicizia.
Le porte del salone hanno aperto alle ore 13:45 per le iscrizioni e le segnalazioni delle presenze, e dopo i ringraziamenti e una preghiera per la pace da parte di don Antonio Bonacina, i 140 giocatori - tutti in possesso di green pass e in numero ridotto rispetto alla capienza del locale - si sono muniti di carte, fogli e penne e hanno iniziato il torneo.
Dopo le prime due smazzate, tè e torte fatte in casa, precedentemente raccolte fra i partecipanti che hanno voluto contribuire anche in questo modo a rendere il pomeriggio più piacevole per tutti: la risposta dei cittadini di Rogoredo è stata come sempre accolta, e sono giunte in oratorio oltre trenta torte. Non solo il dolce, però, ha accompagnato il torneo: dopo le ultime due smazzate, infatti, apericena a base di salumi e pizza, graditi da tutti i partecipanti.
"Come sempre se riusciamo a organizzare queste gare è grazie alla collaborazione e al sostegno di molti" ha commentato Marina Sironi, membro dello staff. "Colgo l'occasione, per esempio, per ringraziare i diversi esercizi commerciali che hanno contribuito con i premi e sono stati così generosi con l'Oratorio. Tutto quello che abbiamo raccolto, come già è avvenuto per altre iniziative, andrà a sostenere il mutuo per il nuovo oratorio, che a causa di questi due anni di fermo ha subito un grave rallentamento". Per il torneo, infatti, sono stati consegnati diversi premi: alcuni a sorteggio, altri, invece, sono stati donati a tutti i partecipanti in maniera indistinta.
Il parroco don Antonio
"A nome di tutte le organizzatrici, poi, e quindi di Angela, Patrizia, Marina, Morena, Eugenia, Elena e Carmen, voglio ringraziare di cuore davvero tutti, dai partecipanti al torneo al giudice Giuseppe, sempre disponibile, senza dimenticare i volontari della Cucina che hanno preparato con cura le portate, le pasticcere che hanno preparato e donato le torte e chi ci ha donato i premi" ha aggiunto ancora Marina. "A volte il bene non si vede e non si sente, ma c'è, anche in questo momento così difficile".
"Non è un impegno indifferente preparare un burraco, ma se hai chi non esita e ti aiuta, è tutto più facile" ha infine concluso Marina. E il risultato è stato infatti un pomeriggio passato in compagnia del gioco e della felicità, apprezzato da grandi e piccini.
