Molteno: si potenzia la videosorveglianza. In via Mazzini risultati contro criminalità

Prosegue l'attenzione alla sicurezza a Molteno. Da poche settimane è stato installato un nuovo impianto di videosorveglianza in località Molino - da sempre priva di controllo - e un primo bilancio della polizia locale evidenzia la riduzione di fenomeni di degrado.
Si tratta in particolare di via Mazzini, nel tratto stradale che sovrasta la linea ferroviaria Lecco-Como e complanare alla superstrada 36 in direzione Lecco.

"Da molto tempo prevedevamo questo intervento ma è stato rallentato dal fatto che non c'erano collegamenti: con il posizionamento dei nuovi pali della luce pubblica, si è voluto integrare un nuovo impianto di vigilanza - spiega il comandante di polizia locale Walter Cecco - Abbiamo installato le telecamere di contesto più recenti e una delle ultime in fatto di ricerca targhe. Quella di contesto ci permette di avere una vista più allargata, oltre 180 gradi: vediamo sia via Mazzini, sia i prati nella zona della ferrovia a cui accedono a piedi i malintenzionati e persino una parte di statale 36. Il campo di visibilità è superiore alla media".
Gli occhi elettronici non solo legati solo a una vista automobilistica e dunque alla lettura targhe delle vetture in transito. ". E' una tutela anche per la circolazione pedonale: sentirsi che qualsiasi cosa succeda, ci sono le telecamere dà sicurezza al cittadino che esce a piedi. Più ci sono gruppi e persone che camminano e frequentano i luoghi, le presenze legate allo spaccio diminuiscono. La popolazione civile quindi si riappropria del territorio. Teniamo conto che su via Mazzini non c'era nemmeno l'illuminazione: questo riappropriarsi di alcune zone disincentiva i malintenzionati che si vedono così costretti ad andarsene".
Non solo frequenze insolite: le telecamere permettono di avere meno degrado sul territorio. "Abbiamo messo il nuovo impianto da una paio di settimane e si è notato subito che il traffico automobilistico è calato, a parte i residenti. Da quando abbiamo messo le telecamere, non abbiamo avuto più problemi di abbandono dei sacchi della spazzatura e non abbiamo ricevuto segnalazioni da cittadini né dai carabinieri riguardo a indagini. Non sappiamo se è dettato dalla presenza delle telecamere, che sono però una presenza laddove prima mancavano. In passato ci giungevano, con una cadenza settimanale, segnalazioni di passaggi o transiti anomali: una volta raccolto un certo numero di targhe, le trasmettevano ai carabinieri ma tutto era più complicato. Ora, se ci dovesse arrivare una segnalazione precisa sull'orario, riusciamo ad avere molti elementi immediati".
L'idea è quella di ampliare la presenza di questo tipo di apparecchi: "L'ordine per l'integrazione, che dipenderà molto dai bandi regionali, riguarda il posizionamento di telecamere di contesto in villa Rosa, e di lettura targhe in via San Rocco e al cimitero. Monitorando l'ingresso da parte di via Giovanni XXIII e dal cimitero, abbiamo il controllo sulle vie primarie che portano in centro paese. Stiamo inoltre facendo una valutazione con le ferrovie per integrare le telecamere posizionate sui binari e, in futuro, anche quelle di contesto della stazione".
Quel tratto di via Mazzini non era sottoposto a controllo, come conferma il sindaco Giuseppe Chiarella. "Era una zona totalmente scoperta, ma ora tutto è cambiato perchè difficilmente si può scappare all'occhio delle telecamere. Proseguiamo il nostro progetto di dotare il territorio di strumenti per evitare il proseguimento di azioni delittuose: è importante presidiare il territorio in zone periferiche che si prestano a queste attività. Sottolineo che sono risorse importanti che vengono investite perché si tratta di qualche migliaio di euro: anziché per altri fini, le usiamo per combattere la micro criminalità dato che la sicurezza è uno degli obiettivi dell'amministrazione comunale".
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