Parità di genere e ciclismo in pillole: il libro di Alzati racconta la vita di Morena Tartagni

È esistito un tempo non troppo lontano in cui le cicliste non erano ben viste, men che meno se indossavano dei comodi pantaloncini anziché delicate gonnelline. È una storia di emancipazione, amore e lotta per i propri ideali quella di Morena Tartagni, che Gianluca Alzati ha deciso di raccontare nel suo ultimo libro "Volevo fare la corridora" edito da Ediciclo (https://www.ediciclo.it/libri/dettaglio/volevo-fare-la-corridora/) ed uscito nelle librerie il 24 marzo scorso.

Milena Morena Tartagni è stata la prima donna italiana a salire sul podio dei mondiali di ciclismo. Lo ha fatto tre volte: con un bronzo nel 1968 a Imola e con due argenti nel 1970 e nel 1971. I suoi anni d'oro, però, coincidono con un periodo difficile per il ciclismo femminile, in cui le donne non venivano considerate all'altezza degli uomini e quindi affrontavano il percorso agonistico con meno finanziamenti, scarsa credibilità e una serie di pregiudizi di fondo che ostacolavano i loro progetti.

Morena Tartagni dimostrò che nel ciclismo femminile non solo le atlete dell'Unione Sovietica e dell'Olanda erano da temere: le italiane c'erano e gareggiavano a pari livello. L'ultimo romanzo di Gianluca Alzati, professore alle scuole medie di Cassago Brianza e autore di diversi libri, nasce da un'esplicita richiesta della campionessa stessa, che lo incontra nel 2019 alla presentazione del suo - ormai - penultimo romanzo "Per sempre mai più". Favorevolmente impressionata dalla presentazione dello scrittore, Morena chiede senza giri di parole: "Gianluca, hai voglia di scrivere la storia della mia vita?". "Sembra la trama di un film ma effettivamente è andata proprio così. Quella sera Morena era stata invitata perché rappresentante di un tipo di ciclismo vintage, dal momento che nel mio precedente romanzo si parlava del grande ciclista Paolo Magretti", ha raccontato l'autore.

Dopo due anni e una pandemia di mezzo, il libro sulla vita di Morena è stato dato alle stampe: "abbiamo iniziato a frequentarci a distanza, con e-mail e videochiamate e ci siamo rivisti dal vivo solo nell'estate del 2020 quando lei ha cominciato a raccontarmi la sua storia, con foto, materiali di diverso tipo, articoli e aneddoti", ha raccontato Alzati, che rassicura che troveremo diverse foto delle sue vittoriose gare alla fine del libro.

Il nuovo volume del professor Alzati non voleva essere una biografia tradizionale, bensì un romanzo sull'appassionante vita della ciclista nata a Predappio nel 1949. "Il libro comincia dalla fine: si apre con l'unione tra Morena e Paola nel 2019.. Tutti gli altri capitoli solo un flashback di quanto è avvenuto prima: da quando Morena da bambina comincia ad appassionarsi alla bicicletta fino a quando la sua passione diventa un simbolo di riscatto in età adulta", ha spiegato l'autore. È un libro che parla di emancipazione femminile, del lungo e tortuoso processo che ha portato all'accettazione delle cicliste nello sport e nella società italiana, ma è anche la storia di una sportiva che non nasconde l'amore per un'altra donna e corona il suo sogno con il matrimonio. "È una storia di passione e di superamento dei propri limiti, ma anche di emancipazione al femminile, parità di genere e lotta al pregiudizio", afferma sicuro Gianluca Alzati che vorrebbe portare la storia di Morena nelle scuole. Anche gli addetti ai lavori troveranno materiale di prima qualità all'interno di "Volevo fare la corridora", a partire dalla trasformazione dell'abbigliamento ciclistico di quegli anni. "In un passaggio si ricorda quando a una premiazione la Federazione Ciclistica Italiana regalò a Morena una gonnellina, perché i pantaloncini che lei usava sempre non si addicevano a una donna", ha anticipato Alzati. Sono tanti gli amici e i sostenitori che Morena Tartagni ha incontrato nella sua vita: Gino Bartali andava a vedere le sue corse, ma nella sua vita ha conosciuto anche Alfredo Binda ed Ercole Baldini, nomi del ciclismo storico italiano che l'hanno accompagnata nella lotta per i suoi ideali. La trasposizione romanzesca include sempre, più o meno evidentemente, anche una componente personale dell'autore, che in questo caso è la passione per il ciclismo, entrata da pochi anni nella vita di Gianluca Alzati: "è un ciclismo da cinquantenne - dice sorridendo - di tipo non competitivo, con una bicicletta degli anni Sessanta che mi fa volare. In più con un gruppo di amici storici ci siamo riavvicinati recentemente a questo sport facendo l'Eroica, una gara su strade bianche della provincia di Siena. Poi la passione sportiva è diventata anche letteraria". Gianluca Alzati e Morena Tartagni sono pronti a partire con la prima presentazione del libro che si terrà a Senago, dove la campionessa vive, il 1° aprile prossimo e a cui seguiranno una serie di interventi nei comuni della zona. L'autore assicura stupore e qualche lacrimuccia a chi deciderà di addentrarsi tra le pagine della vita di Morena, e anche i poco facilmente impressionabili avranno la possibilità di conoscere una storia che ha soprattutto oggi ha qualcosa da dire.
M. Bis.
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