Oggiono: il faro di Paolo Goglio illuminerà il 1°aprile il cielo sopra il lago

Nella serata di venerdì primo aprile un raggio di luce illuminerà il cielo sopra il lago di Oggiono.
«In questo momento il grido di pace segna una rotta che vale anche per le persone che sono accecate dalla rabbia, dalla conquista e dalla sete di gloria» spiega Paolo Goglio regista e produttore impegnato nella realizzazione di questa performance artistica. «La speranza - prosegue - è che queste persone accecate dall'oscurità si illuminino, si chiedano cosa stiano facendo, trovino quella parte di luce che è stata accecata e oscurata».

Il suo raggio di luce ha già viaggiato per l'Italia. Negli scorsi mesi, infatti, è stato acceso in Sicilia, nel cielo sopra il mare, nel punto più a sud dell'isola: Capo Passero. Successivamente ha illuminato anche il cielo della Puglia e dopo la tappa oggionese il prossimo venerdì, sarà la volta della città di Lecco, ai Piani d'Erna, nella serata di sabato. Poi Goglio partirà con il suo camper "Gianna" alla volta della Norvegia e in particolare di Capo Nord. Non senza aver fatto prima una tappa in Svezia. Goglio vuole infatti raggiungere Capo Nord prima del solstizio d'estate - 21 giugno - riuscendo così ad illuminare con il raggio di luce anche il cielo buio più a nord d'Europa.

«La pace è quel passaggio necessario per giungere alla luce quando si è in conflitto. Non si raggiunge la luce se si è in conflitto con sé stessi, meno che mai se lo si è in un conflitto esteriore diretto, fisico» spiega in riferimento ai recenti fatti di guerra in Ucraina.

Dopo la tappa a Capo Nord, Goglio riprenderà il suo viaggio verso sud, con l'intenzione di arrivare in Belgio e Francia e illuminare quanti più cieli possibili con il suo raggio.

«L'idea è nata lo scorso settembre quando sono andato a Torino, ad Avigliana per la precisione, dove c'è l'Abbazia Sacra di San Michele «spiega il regista proseguendo il suo racconto «lì proiettavano un fascio di luce che raffigurava la spada di San Michele Arcangelo. Un messaggio di luce e speranza in un momento in cui venivamo ancora da anni e mesi di oscurità».

Da quel momento Goglio ha avuto l'idea di realizzare un documentario, portando questo messaggio di luce in giro per l'Italia prima e per l'Europa nelle prossime settimane. «Da un punto estremo sud [la Sicilia] a un punto estremo nord [Capo Nord]»

Un raggio che realizza grazie a un potente faro che gli è stato donato da un'azienda milanese - la Nce Multimedia - e che viene proiettato verso il cielo direttamente dall'interno del suo camper.

«E' un prezioso simbolo di luce, pace e speranza, non ha importanza cosa vedi, ma quello che conta è che per guardarlo devi alzare lo sguardo e rivolgerlo al cielo, verso l'alto, in avanti, un importante significato universale dopo due anni in cui con difficoltà non abbiamo potuto guardare avanti, abbiamo dovuto abbassare lo sguardo, siamo stati colpiti e feriti».

Nei prossimi mesi il suo viaggio in camper non sarà rettilineo, ma seguirà un percorso vario «come la vita» ci spiega aggiungendo «l'importante è mantenere la rotta perché c'è comunque un traguardo, un punto di arrivo».

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