Rogoredo: il successo della famiglia Panini raccontato da Luigi Garlando a IterFestival

La kermesse letteraria IterFestival - promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi in collaborazione con la libreria "Lo Sciame Libri" di Arcore - si avvia verso la conclusione con gli ultimissimi appuntamenti in programma. Nella serata di venerdì 8 aprile è stato ospite presso il salone dell'oratorio di Rogoredo il noto giornalista sportivo e scrittore Luigi Garlando, che ha raccontato al pubblico l'ultimo romanzo "L'album dei sogni" edito da Mondadori.
In dialogo con Mauro Cereda l'autore ha ripercorso le vicende e il successo della famiglia Panini.

Quarto da sinistra Luigi Garlando fra le autorità e gli organizzatori della serata

"Il libro si compone di diversi piani - ha esordito il moderatore - Troviamo, infatti, la storia e i legami affettivi di una famiglia, la storia di un'impresa industriale italiana nata dal niente e anche uno spaccato dell'epoca che ci mostra cosa succede nel nostro paese partendo dalla Grande Guerra fino ad arrivare al 1988 quando i Panini si trovano costretti a cedere l'azienda ad investitori stranieri".
Garlando si cimenta per la prima volta nella scrittura di un romanzo adatto ad un pubblico di adulti. Si tratta di una vera e propria saga familiare, che vede al centro la figura di Olga Panini. "Ho deciso di partire dalle origini della famiglia Panini - afferma l'autore - e ho menzionato il capostipite Antonio Panini. È un giovane soldato che viene inviato sul Carso durante la Grande Guerra e al suo ritorno si innamora perdutamente di Olga, soprannominata "la Caserèina" perché figlia del casaro. Dal loro matrimonio nascono ben otto figli di cui quattro maschi e quattro femmine. Nel 1941 accade però un evento drammatico: Antonio muore a 44 anni e Olga si ritrova da sola con i figli da sfamare. Nel 1945 si presenta davanti alla donna la possibilità di sostenere economicamente la famiglia e acquista così l'edicola in Corso Duomo nel centro di Modena. Sarà questo il trampolino di lancio per una grande avventura".

Martina Garancini de ''Lo Sciame Libri'' e Marta Comi, vice presidente di Villa Greppi

L'attività dell'edicola viene gestita dai quattro figli di Olga: Giuseppe, Umberto, Franco Cosimo e Benito. Nel 1958 Giuseppe, il fratello maggiore, si reca a Milano e acquista da un editore un lotto di figurine di fiori. Queste figurine non riscuotono il successo sperato e la famiglia subisce un contraccolpo economico. Giuseppe però non demorde e nel 1960 ritorna a Milano dallo stesso editore, ma avendo in mente un soggetto diverso: i calciatori. Siamo negli anni del boom economico e nelle case degli italiani arriva la televisione, che permette di guardare le partite di calcio. Compra così un lotto di figurine di calciatori, che vengono imbustate dai componenti della famiglia Panini e distribuite tramite l'edicola. È un grandissimo successo, le figurine vanno a ruba nel giro di poco tempo. Viene portato sul mercato un prodotto che fino a quel momento non c'era, conquistando non solo i bambini ma anche i loro genitori.

Il consigliere delegato alla cultura, Enrica Baio

"Possiamo dire che Giuseppe - ha proseguito Garlando - sia assimilabile all'elemento dell'acqua. È un fiume in piena, travolge tutti con le sue idee e i suoi progetti. Umberto, invece, può essere avvicinato alla terra. È un meccanico e si contraddistingue per le sue doti manuali. Nel dopoguerra si trasferisce in Venezuela e lavora nei pozzi di petrolio riparando le pompe. I fratelli però lo incitano a tornare in Italia per aiutarli nell'impresa di famiglia. Sarà proprio Umberto ad inventare in sei mesi il primo prototipo di macchina per imbustare automaticamente le figurine. Questa macchina verrà chiamata "Fifimatic". L'aria può essere attribuita a Franco Cosimo. Ha sempre la testa tra le nuvole ed è il fratello più colto tanto da diventare editore. Troviamo, infine, Benito che può essere rappresentato dal fuoco per via del suo carattere irascibile. È quello che ha meno talento e si accorge di essere un passo indietro rispetto agli altri fratelli. Però si può dire che è stato il primo a stare in edicola e ad aprire l'agenzia di distribuzione delle figurine. Insomma, ogni fratello è diverso dall'altro, possiede qualità che lo contraddistinguono, ma solo insieme riescono a costruire un impero".

I Panini iniziano a dedicarsi alla produzione dei primi album di calciatori e decidono di stampare da sé le figurine. La prima figurina che viene stampata è quella dell'interista Bruno Bolchi, soprannominato "maciste". L'album "Mexico 70", dedicato al mondiale, è il primo passo per la conquista del mondo. Viene venduto anche all'estero e le didascalie sono in sei lingue. Fino agli anni '70 le redini dell'azienda sono tenute da Giuseppe, ma con l'apertura internazionale subentrerà Franco Cosimo.
Oltre al calcio, i fratelli Panini intuiscono che le figurine possono sfondare anche in altri settori come quello del fumetto, dei cartoni e quello dei grandi sceneggiati televisivi (ad esempio "Pinocchio" e "Sandokan").
"Nel 1986 nell'azienda fa il suo ingresso Carlo De Benedetti - ha concluso l'autore - acquisendo il 25% del capitale. L'idea dei fratelli Panini è quella di compiere un salto di qualità entrando in borsa con l'aiuto di De Benedetti. Purtroppo, questo non avviene e la pressione della concorrenza porta la famiglia a cedere l'attività a un gruppo inglese. Quello che mi piace ricordare di questa grande famiglia-impresa è che ogni componente è rimasto umile, con i piedi per terra nonostante l'enorme patrimonio acquisito negli anni".
L'incontro - alla presenza della vice presidente del Consorzio Marta Comi e del consigliere delegato alla cultura di Casatenovo, Enrica Baio - è terminato tra gli applausi del pubblico.

L'ultimissimo appuntamento della kermesse si terrà nella serata di giovedì 21 aprile con Andrea Riscassi che ricorderà la compagna Francesca Barbieri e il suo libro "Vivi ogni giorno come fosse il primo" presso la Biblioteca Comunale di Triuggio.

S.B.
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