Oggiono, nuova caserma dei carabinieri: il taglio del nastro previsto entro fine estate?

Mancherebbero ormai pochi mesi al termine dei lavori della nuova caserma dei carabinieri di Oggiono. Il condizionale, vista la storia di quest'opera pubblica, resta sempre d'obbligo. Tuttavia, le opere per giungere al completamento dell'edificio - appartenente al primo lotto del cantiere - sono ormai veramente minime.
L'impresa incaricata dei lavori starebbe ultimando alcune finiture nei locali interni. Fra queste l'installazione dei parapetti, dei pannelli solari e la posa dei sanitari. Un'ultima fase dei lavori, quella in corso, sulla quale hanno comunque pesato e continuano a pesare i ritardi e le difficoltà nell'approvvigionamento delle materie prime, oltre che l'aumento dei costi delle stesse. Da un altro punto di vista, gli aspetti burocratici non sarebbero ancora del tutto risolti. Infatti, mancherebbe l'approvazione di un'ultima variante dei lavori da parte del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche di Lombardia ed Emilia-Romagna, ente responsabile della realizzazione della caserma.

Un paio di immagini del cantiere per la nuova caserma scattate negli scorsi mesi

Oltre a ciò, alcuni ritardi nella consegna dei materiali potrebbero far slittare il termine dei lavori di alcune settimane, ma pare ormai certo che nei prossimi mesi la caserma giungerà a compimento. Fra i lavori da ultimare, vi è anche, ad esempio, l'installazione delle cancellate e delle recinzioni sulle mura di cinta lungo il perimetro della caserma.
Il completamento dell'edificio che si affaccia su via Kennedy non si tradurrà immediatamente in una entrata in operatività della nuova caserma dei carabinieri. La struttura dovrà essere, infatti, presa in carico dal Ministero della Difesa che dovrà occuparsi del predisporre tutti i locali ad essere pienamente utilizzabili, attraverso una serie di attività che vanno dall'acquisto degli arredi all'istallazione degli apparati tecnici.
Durante questa fase il Comune di Oggiono si dovrà occupare della realizzazione di alcune opere "di completamento" che riguardano delle aree esterne alla nuova caserma, ma ad essa immediatamente adiacenti. Fra queste vi sono le strade di accesso e l'area di ingresso allo stabile.
La posa della prima pietra della nuova caserma dei carabinieri di Oggiono risale al 14 marzo 2010. Nel caso in cui i lavori giungessero a termine realmente entro la fine dell'estate, sarebbero ben 12 gli anni che si sono resi necessari per portare a termine un edificio di modeste dimensioni. Considerando inoltre che, dal punto di vista complessivo, l'opera non risulterebbe comunque ancora ultimata per come inizialmente concepita. Mancherebbe ancora, infatti, il completamento del secondo edificio destinato ad alloggio per il personale dell'Arma dei carabinieri. La struttura, che formalmente appartiene al secondo lotto dei lavori, versa nelle attuali condizioni da ormai diversi anni. Fra il 2020 e il 2021 la gara d'appalto per l'affidamento dei lavori di completamento delle opere restanti aveva visto vincitrice un consorzio di imprese. Tuttavia, di fronte a una serie di condizioni mutate - fra cui presumibilmente rientra anche il rincaro delle materie prime - la realtà aggiudicatrice dell'appalto aveva scelto di esercitare il proprio diritto alla rinuncia all'esecuzione delle opere.
Dopo la rinuncia, presso il Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche si era aperta, ed è tutt'ora in corso, una fase di valutazione su come procedere. Dal punto di vista strettamente teorico, l'ente dovrebbe contattare le aziende partecipanti al bando, classificatesi nelle posizioni più alte nella graduatoria, per sottoporre loro la possibilità di subentrare all'impresa vincitrice nell'esecuzione delle opere. Un'altra alternativa - che appare al momento più remota - sarebbe quella di effettuare un adeguamento dei costi delle opere previste dal bando ai nuovi prezzi di mercato. Un'opzione che, probabilmente, verrà presa in considerazione solo nel momento in cui anche le altre aziende contattate dovessero rinunciare a subentrare nell'esecuzione dei lavori.

Infine, l'ipotesi peggiore per quanto concerne le tempistiche è che, fallite le ipotesi precedenti, si decida di procedere indicendo una nuova gara d'appalto formulata con prezzi più vicini ai costi di mercato attuali. Una soluzione che dovrebbe andare di pari passo con la messa a disposizione di nuove risorse da parte del ministero, nel caso in cui quelle attualmente accantonate non dovessero essere sufficienti. Per risolvere l'intricato garbuglio burocratico presso il Provveditorato sarà convocato nelle prossime settimane un tavolo tecnico ad hoc.
Per una delle zone più sfortunate della città di Oggiono, sono ben tre le aree destinate all'edificazione e rimaste - per motivi differenti - "ferme" per anni, inizia, tuttavia, a intravedersi un cambiamento. Oltre all'ormai prossimo completamento del primo lotto della nuova caserma, anche l'area denominata "ceppo di corno", nei pressi della rotatoria lungo la Strada Provinciale 51, potrebbe nei prossimi mesi vedere una svolta. Si è infatti concluso l'iter procedurale per l'approvazione di una variante al Pgt comunale che potrebbe portare alla ripresa dei lavori nel cantiere.
L. A.
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