Missaglia: Galbusera, Pizzagalli e Viganò le tre ''donne dell'anno'' premiate dal Comune

Musica, talento e donne i temi al centro dell'appuntamento svoltosi nel pomeriggio di domenica 24 aprile presso il Monastero della Misericordia di Missaglia, dove si è tenuta, come da consuetudine, la cerimonia di premiazione delle Donne dell'anno 2022. L'amministrazione comunale infatti, sceglie ogni anno tre donne missagliesi che si sono distinte nell'attività economica, nella cultura e nel mondo del sociale, riconoscendone l'impegno con un omaggio.

Il sindaco Crippa e l'assessore Diacci

Ad aprire l'evento, nella sala dedicata ai concerti, è stata l'assessore alla cultura di Missaglia, Donatella Diacci che ha dato il benvenuto al numeroso pubblico presente, dando poi la parola per i saluti istituzionali al sindaco Bruno Crippa. Dopo aver sottolineato la bellezza dell'architettura e degli affreschi del Monastero, apprezzati non solo in Brianza ma anche in altre provincie del territorio, il sindaco insieme all'assessore Diacci ha quindi proceduto con l'attribuzione dei premi.
La prima donna chiamata sul palco per ricevere l'attestato è stata Renata Pizzagalli, che insieme al marito gestisce da lungo tempo il centro ottico Caldirola in centro paese a Missaglia, diventando un riferimento sul territorio.

La seconda premiata nell'ambito artistico è stata invece Marina Galbusera, mezzosoprano e organizzatrice di eventi musicali ed opere liriche. La donna, oltre ad essere apprezzata per il suo talento, ha collaborato a lungo con la stessa amministrazione comunale e con l'assessorato alla cultura per rendere la musica lirica alla portata di tutti attraverso il metodo della narrazione e anche e soprattutto nell'ottica di coltivare nuoti talenti artistici in questo campo.

Infine, la terza ad essere premiata, seppur non presente all'evento, è stata Rosangela Viganò, omaggiata per il suo profondo e costante impegno nelle attività dell'associazionismo locale e nazionale e anche per il suo ruolo nel contesto delle missioni di carità. Dopo la consegna degli attestati e scroscianti applausi per le "donne dell'anno" di questa edizione, la "parola" ha potuto quindi passare alla musica, come ha sottolineato lo stesso sindaco Crippa.

La premiazione di Renata Pizzagalli Caldirola

A presentare gli strumentisti e le musiche è stata la presidentessa di Brianza Classica, Biancamaria Longoni, che ha introdotto i temi del concerto intitolato "Vallotti vs Haendel" che si inserisce all'interno della diciannovesima rassegna musicale dell'associazione.

Marina Galbusera riceve il premio dalle mani del sindaco

"Il monastero è sicuramente una delle più belle e suggestive sedi in cui i nostri musici hanno performato" ha commentato la presidentessa, "e la presenza di un pubblico così coinvolto e così numeroso è sicuramente un bellissimo segno per noi e per la cultura in generale. Il sottotitolo della rassegna di quest'anno di Brianza Classica è "Delizie di Brianza" perché vorremmo valorizzare i luoghi artistici ed architettonici della Brianza sia attraverso la musica ma offrendo anche proposte enogastronomiche tipiche del nostro territorio''.

''Speriamo quindi che possa davvero essere un'edizione interessante per tutti e che possa deliziare i palati oltre che le orecchie. Anche quest'anno le attività dell'associazione saranno rese possibili grazie al contributo del consiglio regionale della Lombardia, la Banca Popolare di Sondrio e la Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus. Venendo al concerto di oggi, potremo ascoltare le musiche di due grandi del Barocco musicale europeo a confronto, Francesco Antonio Vallotti e Georg Friedrich Haendel" ha concluso.

La parola è quindi e infine passata al direttore artistico di Brianza Classica, Giorgio Matteoli, uno dei massimi studiosi di Vallotti, nonché insegnante di flauto dolce, violoncello barocco e musica d'insieme o "ensemble", come quella proposta nel pomeriggio di domenica. Matteoli ha spiegato i retroscena artistici e culturali delle opere dei due autori, presentando Haenden come un compositore universalmente noto, intriso di cultura italiana, del quale è stata proposta una intensa cantata profana ed una lunga e affascinante sonata d'archi.

Biancamaria Longoni di Brianza Classica

Nel caso di Vallotti, invece, il direttore ne ha parlato come di un autore di sola musica sacra, oggi noto solo negli ambienti specialistici dopo che a fine Ottocento la riforma delle etichette aveva declassato tutto ciò che era definibile come barocco al rango di musica superficiale e troppo leggera. Nell'insieme di generi musicali da denigrare, quindi, erano finiti anche i brani di Vallotti, in compagnia però di tanti alti grandi nomi della musica, come quello di Antonio Vivaldi. La musica del compositore italiano è stata riscoperta solo più tardi e insieme al suo nome è stato riscoperto anche il suo stile musicale che era ed è da ricomprendere principalmente nell'alveo della musica sacra.

Il maestro Giorgio Matteoli

Vallotti, infatti, all'epoca era stato apprezzato per la sua opera teorica oltre che a quella di compositore rinomato ed era attivo come Maestro di Cappella presso la Basilica del Santo a Padova. Dell'autore italiano è stata presentata la "Lezione per gli U-ci delle tenebre" per soprano con violoncello obbligato e due antifone mariane per soprano ed archi e continuo. Entrambi i brani sono stati tratti dall'ultima discografia della Da Vinci Classici Ensamble Festa Rustica, protagonista del concerto al Monastero.

L'orchestra è stata formata da un quintetto d'archi (due violini, viola, violoncello e contrabbasso) con Giorgio Matteoli come violoncello solista e direttore e Giorgia Cinciripi come soprano.
M. B.
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