Missaglia: il 27 uno spettacolo per i 50 anni del Movimento Terza Età decanale

Per festeggiare il 50esimo anniversario dalla fondazione del Movimento terza età del decanato di Missaglia, mercoledì 27 aprile alle ore 15 si terrà presso il salone parrocchiale di Valaperta uno spettacolo molto speciale.

La compagnia filodrammatica del paese infatti presenterà una rappresentazione teatrale divertente ed originale intitolata "Vurevi ditt un queicoss de bell" per festeggiare la ricorrenza, al termine del quale ci saranno omaggi a sorpresa e una merenda per tutti i partecipanti. Per prendere parte allo spettacolo - di cui proponiamo qui sotto una piccola anteprima a cura degli organizzatori - sarà necessario esibire il green-pass e l'entrata sarà ad offerta libera.
''Visi vecchi scrutano i miei giovani passi, ma io voglio andare verso la vita''. Così diceva un giovane poeta e così era anche per noi quando eravamo giovani e cercavamo in ogni modo il nostro spazio nella vita. Le persone di 60 anni ci sembravano già molto anziane. Oggi si campa di più ma importante è campare meglio. Non dobbiamo solo aggiungere anni alla vita ma anche vita agli anni ed anche questa occasione contribuisce a creare socializzazione.

Noi anziani, generalmente figli di famiglie numerose, avevamo tanti parenti e un mucchio di cugini, preziosi “cumè i fûnc in del cavagnoeu” (come i funghi nel cestino), con cui condividere il gioco, la scuola, l’aiuto nei campi, l’entusiasmo, il futuro. Eravamo poveri ma pieni di vita. Oggi siamo improvvisamente passati dall’era dei fagioli, del lavoro manuale, del duro lavoro in fabbrica, che era anche scuola di vita, ad un’era informatizzata, tecnologica, con livelli di studio sempre più elevati, ma con una socialità che fatica ad esprimersi in progetti ed iniziative collettive. “I fioeu del dì d’incoeu, inveci de corr in cûrt a giügà a scundiroeula, hin là in cà a vardà foeura” (I ragazzi del giorno d’oggi, invece di correre in cortile a giocare a nascondino, sono là in casa a guardar fuori).

Noi anziani vorremmo tramettere soprattutto ai nipoti l’esperienza, che non deriva solo dai nostri inevitabili errori, ma soprattutto dalle esperienze positive e dai valori che hanno temprato la nostra vita. Per noi, ad esempio, era ed è importante la coscienza e “gh’è minga cussìn püssee muresìn d’una cuscenza serena e senza cunfìn, perchè la nütrìss anima, coeur e meent di püssee bon sentimeent” (non c’è cuscino più morbido d’una coscienza serena e senza confini, perché nutre anima, cuore e mente dei migliori sentimenti).

A proposito della guerra, noi abbiamo purtroppo avuto nonni, zii e parenti che l’anno vissuta e ne abbiamo subìto le conseguenze e allora diciamo con Gianni Rodari che: “Ci sono cose da non fare mai / né per mare, né per terra: / per esempio la guerra. E sarebbe una festa per tutta la terra / fare pace prima della guerra”. E nella vita d’ogni giorno abbiamo anche compreso che non è né giusto né bello fare questioni di razza, perché come diceva Trilussa: “L’azzioni bone e belle/ venghene su dar core/ sotto qualunque pelle”.

E per la serena quiete d’ogni giorno, farcita anche di preghiera, siamo più che mai convinti che: “Chi ha più testa e più cuore è tenuto a mettercene di più, pur senza averne maggior merito. È la logica dei talenti!”.

Lo spettacolo è originale, divertente, allegro e coinvolgente ed in alcuni tratti anche delicato e commovente ed è un doveroso omaggio che la Compagnia Filodrammatica di Valaperta dedica a tutti gli anziani che vorranno partecipare, ma ricordiamo che la partecipazione è aperta a tutti e ci auguriamo di potervi incontrare numerosi.

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.