Ello: quasi al termine i lavori accanto al Municipio, la zona riqualificata

Sono quasi giunti al termine i lavori nella zona antistante il palazzo del Municipio di Ello. Nel mese di aprile è stata posata la nuova pavimentazione in pietra. Ora mancano solo alcuni interventi minori come le strutture di arredo urbano.

Fra le opere mancanti - come ha avuto modo di spiegare il sindaco Virginio Colombo - vi è la segnaletica che verrà realizzata tenendo conto dei vincoli. L'area è, infatti, sottoposta a tutela e l'intero intervento di riqualificazione della zona si è dovuto adeguare alle prescrizioni della Soprintendenza archeologica, alle belle arti e al paesaggio. Anche la segnaletica sarà quindi realizzata in modo tale da avere un impatto d'insieme limitato. Non dovrebbero essere create delle classiche strisce verniciate lungo la strada, ma saranno applicati dei segnali di delimitazione degli spazi e delle corsie facendo ricorso ad elementi compatibili con il contesto. L'unico spazio di sosta che avrà un aspetto ordinario sarà il parcheggio destinato a persone con disabilità.

Al centro di quella che è una nuova piccola piazza, creata nell'area aperta dopo l'abbattimento del muro di confine fra le aiuole del Municipio e la strada antistante, vi sarà l'elemento di arredo urbano principale. Dove ore è visibile un taglio circolare verrà posata una nuova panchina. Una struttura che richiamerà la storia del paese. «Secondo la concezione dell'architetto dovrebbe rappresentare un telaio del filatoio» ha spiegato il sindaco Colombo precisando «sarà fatta con la forma di cerchio, ricordando un tipico telaio della filanda che ruotava. All'interno è stata messa a dimora una pianta di gelso, come alcune altre che sono state posizionate nelle vicinanze. Il gelso è la pianta i cui rami e foglie venivano utilizzati per l'allevamento del baco da seta. Per finire, intorno al gelso sarà posizionata la nuova panchina.

«Secondo me il risultato è positivo» ha spiegato il primo cittadino Colombo chiarendo quanto accaduto negli scorsi mesi «c'è stata qualche critica, dovuta alla durata dei lavori, però in questo momento l'edilizia ha problemi per l'arrivo dei materiali in tutti i comuni, non solo nel nostro, i lavori vanno a rilento». Concludendo il sindaco ha commentato le opere realizzate in questo modo: «A parte qualche critica per i ritardi ho sentito anche commenti positivi, devo dire che la piazza piace molto, anche ai non ellesi».

L'intervento è stato suddiviso in due lotti di lavori. La prima parte delle opere aveva preso il via nel mese di novembre del 2020 e aveva riguardato la zona posta all'incrocio fra via Pascoli, via Carducci e via XX Settembre. Per allargare l'area a disposizione della piazza, creando una piccola zona con delle panchine e un'aiuola, era stato sbancato parte del giardino della scuola dell'infanzia De Vecchi. Conseguentemente era stato rifatto il muro di contenimento dello stesso giardino. Opere che complessivamente avevano avuto un costo di circa 126mila euro.

A poco meno di un anno di distanza, nel mese di settembre 2021, erano iniziati i lavori per la realizzazione della seconda parte del progetto. Un'area più estesa era stata interessata dal cantiere dei lavori, in particolare in via Filatoio. Strada rimasta per alcuni mesi interdetta al traffico nella zona antistante il Municipio. Tolta la pavimentazione presente e abbattuto il muro di cinta dell'area del palazzo municipale per creare la piazza, l'intervento aveva poi subito dei rallentamenti a causa di alcune problematiche. Fra queste la sistemazione dei sottoservizi di rete legati agli impianti di distribuzione del gas metano e della corrente elettrica.

Una seconda problematica, questa volta nell'area dell'incrocio fra via XX Settembre e le vie Carducci e Pascoli aveva riguardato il "tombotto". Ovvero la copertura che aveva "tombato" sotto il manto stradale il torrente Rio di Ello. Infatti, a inizio Novecento e fino ai primissimi anni Sessanta, per passare dall'una all'altra parte del paese la popolazione faceva affidamento su dei ponti al di sotto dei quali scorreva il Rio. Proprio per uno di questi ponti, apparso in condizioni critiche durante i lavori, si è reso necessario un intervento di abbattimento e ricostruzione con nuove dilazioni nelle tempistiche di fine lavori.

A differenza della prima parte dei lavori, il secondo lotto aveva avuto un costo stimato di circa 140mila euro. Complessivamente i due interventi avrebbero dovuto avere un costo di circa 266mila euro, al quale però si sono aggiunte proprio le spese non previste di demolizione e ricostruzione del ponte al di sopra del torrente Rio. Considerato l'incarico professionale e la realizzazione vera e propria dei lavori, questo intervento inizialmente non previsto ha avuto un costo stimato di circa 40mila euro.
Una cifra che ha fatto innalzare i costi complessivi dell'intervento di riqualificazione dell'area antistante il Municipio a circa 300mila euro. Dati più precisi, che terranno conto anche di alcune economie ottenute durante gli interventi, emergeranno probabilmente durante l'ultimo consiglio comunale prima delle elezioni. Fissato per l'inizio del mese di maggio, vedrà la discussione del Bilancio comunale consolidato.

Il progetto di riqualificazione dell'area è divenuto, in diverse occasioni, elemento di dibattito fra maggioranza e minoranze all'interno del consiglio comunale. Il gruppo di minoranza di "Vivere Ello" aveva più volte posto l'accento sui ritardi nei lavori e conseguenti disagi, evidenziando anche gli elevati costi dell'intervento e criticando le soluzioni finali adottate in termini di viabilità.
«Non siamo stati assolutamente d'accordo» ha spiegato Danilo Riva in riferimento al progetto aggiungendo «non c'è stato recupero di posti auto, ma soprattutto non siamo d'accordo sulla decisione del sindaco di creare un area pedonale in via Filatoio e di chiudere definitivamente la circolazione dei veicoli nella stessa via Filatoio e parte di via XX Settembre». In conclusione, e considerato che i lavori non sono ancora stati ultimati il capogruppo di "Vivere Ello" ha spiegato: «non possiamo dare un giudizio ultimo, però sicuramente [l'intervento realizzato] non rispecchia quelle che erano le nostre idee».

L. A.
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