Bosisio: comunicare in modo efficace, i suggerimenti della psicologa Tatiana Adamo
"Passiamo troppo tempo a pensare a quello che dobbiamo dire senza pensare a come lo diciamo. Siamo più fraintendibili e possiamo dare un messaggio contrastante rispetto a quanto vorremmo dire". Ha esordito con queste parole la psicologa Tatiana Adamo che, catalizzando l'attenzione del pubblico con la sua capacità comunicativa, è intervenuta come relatrice nel corso di una serata sulla comunicazione efficace promossa a Bosisio Parini dall'assessore al turismo e politiche giovanili Caterina Loprete e dall'assessore a istruzione e cultura Corrado Galbusera, con la collaborazione di Francesca Maggi.
Francesca Maggi, gli assessori Corrado Galbusera, Caterina Loprete e la psicologa Tatiana Adami
La comunicazione comprende diversi aspetti: la lingua dei segni, il linguaggio non verbale, verbale e paraverbale. Gli attori coinvolti in questo processo sono i comunicanti, il contenuto e la relazione con i comunicanti, mentre i mezzi possono essere il canale, la congruenza tra verbale e non verbale."Noi decidiamo come comunicare con l'altro e questo farà sì che la comunicazione tra emittente e destinatario non venga fraintesa. Se il gesto segue la mia voce, sono certa che il mio messaggio è congruente" ha spiegato la psicologa, spiegando come la comunicazione possa avere svariati livelli cognitivi e relazionali: "Quando ci mettiamo in relazione, decidiamo cosa dire di noi, quindi comunichiamo dicendo di noi; c'è poi la parte interpretativa, quello che do senza esserne consapevole e le aree nascoste, i fatti che non si raccontano se non si ha confidenza".
La nostra, va tenuto presente, è una società delle immagini: la comunicazione corretta passa anche da qui perché ci sono situazioni dove le immagini sono necessarie, come nel caso dei messaggi pubblicitari, che molto influenzano la nostra condotta quotidiana.
La comunicazione ambientale, invece, è la capacità dell'ente pubblico, come un comune, di comunicare con il proprio cittadino; è la veicolazione di informazioni inerenti l'ambiente. "La possibilità di fraintendere un messaggio è più del doppio di quello di comprenderlo. La relazione, in questo contesto di comunicazione, non è vantaggiosa".
La comunicazione ha tuttavia delle regole per fare sì che vada a buon fine: la comunicazione verbale è stare attenti alle parole da usare (quelle che si possono usare e quelle no), alla comunicazione non verbale (postura, espressione del volto, sguardo e l'interazione con l'ambiente circostante) e alla comunicazione para verbale (tono della voce, velocità del parlato, enfasi data ad alcune parole, il volume della voce, le pause, l'accento, la pronuncia). C'è poi la prossemica, che cambia in base alla distanza tra gli interlocutori: si passa da una distanza pubblica (oltre 3,5 m) a quella sociale (1-3 metri), passando per quella personale (45-120 cm) per arrivare alla distanza intima (0-45 cm).
Gli ostacoli della comunicazione efficace sono di varia natura: l'uso di un linguaggio troppo complesso, la mancanza di affezione da parte dell'interlocutore, la comunicazione al telefono o via mail, l'effetto cocktail party (troppo rumore perché inibisce i nostri sensi), le differenze linguistiche, le differenze culturali e la diffidenza dell'interlocutore.
Gli ostacoli della comunicazione efficace sono di varia natura: l'uso di un linguaggio troppo complesso, la mancanza di affezione da parte dell'interlocutore, la comunicazione al telefono o via mail, l'effetto cocktail party (troppo rumore perché inibisce i nostri sensi), le differenze linguistiche, le differenze culturali e la diffidenza dell'interlocutore.
La comunicazione assertiva è un tipo particolare di comunicazione che consiste nella capacità di esprimere e far valere le proprie opinioni rispettando i bisogni e i limiti degli altri. "Le persone che comunicano in modo assertivo, esprimono i loro punti di vista e opinioni rispettando gli altri mantenendo un controllo, dimostrando fiducia in se stesse e nelle proprie capacità ed hanno un'intelligenza emotiva più sviluppata dei tipi aggressivi".
La psicologa Adamo ha mantenuto alta l'attenzione del pubblico e ha fatto sperimentare i concetti attraverso alcuni esercizi pratici con i quali tutti i partecipanti si sono messi in gioco in maniera attiva e si è avvalsa di video e immagini per la spiegazione, oltre che fornendo consigli pratici e suggerimenti. In conclusione ha ricordato l'importanza di evitare il più possibile la negazione e le immagini evocative e di utilizzare il più possibile un linguaggio positivo nell'interlocuzione.
La psicologa Adamo ha mantenuto alta l'attenzione del pubblico e ha fatto sperimentare i concetti attraverso alcuni esercizi pratici con i quali tutti i partecipanti si sono messi in gioco in maniera attiva e si è avvalsa di video e immagini per la spiegazione, oltre che fornendo consigli pratici e suggerimenti. In conclusione ha ricordato l'importanza di evitare il più possibile la negazione e le immagini evocative e di utilizzare il più possibile un linguaggio positivo nell'interlocuzione.
M.Mau.