Bulciago: in tanti all’aperitivo solidale di VAJ per sostenere l'Ucraina

Una serata di divertimento all'insegna della solidarietà quella che si è tenuta sabato 30 aprile presso il centro sportivo di via don Guanella a Bulciago in occasione dell'aperitivo organizzato dal gruppo Vamos a Jugar.

Lo staff di Vamos a Jugar

L'evento mirava a rilanciare le attività dell'associazione con l'arrivo della bella stagione e coniugare lo stare insieme con una raccolta fondi solidale per sostenere anche da lontano i profughi ucraini che si trovano ancora, dopo più di due mesi di guerra, in forte difficoltà lontano dalle proprie case.

Presso il centro sportivo si è quindi pensato di allestire un gazebo con cucina oltre che a tavoli e postazione musicale per invitare i bulciaghesi e non a passare una serata di spensieratezza supportando allo stesso tempo l'azione dell'associazione Cassago Chiama Chernobyl. Quest'ultima, infatti, è stata la destinataria dei fondi che sono stati raccolti a fine serata e che saranno usati per supportare direttamente le migliaia di cittadini ucraini che sono stati costretti a lasciare forzosamente il proprio Paese dopo lo scoppio della guerra.

Nel gruppo degli organizzatori si è trovata anche Anna, giovanissima ragazza ucraina di 18 anni che fin dall'età di 6 anni veniva durante l'estate a Bulciago, ospitata da famiglia italiana, attraverso le iniziative dell'associazione cassaghese. Anna viveva proprio nella regione confinante con la Russia, il Donbass, ed è riuscita a ritornare in Italia proprio all'inizio dell'invasione russa in Ucraina, riuscendo quindi a raggiungere Bulciago dove si trova ormai da circa due mesi.

"E' molto bello vedere che gli italiani, soprattutto i giovani, ci tengono a far sentire la propria voce sia contro la guerra ma anche con atti concreti di vicinanza alla popolazione ucraina, come questa serata" ci ha raccontato Anna. "Qui dall'Italia ho comunque l'opportunità di aiutare le persone che scappano e arrivano qui nel territorio, ad esempio, facendo traduzioni e interpretariato tra russo-ucraino-italiano all'istituto Villa Greppi con la professoressa Molteni. Aiuto tutte le persone che non sanno bene la lingua e che quindi hanno bisogno almeno di apprendere le espressioni di base. Per me la guerra non è scoppiata a febbraio ma è cominciata nel 2014 e non è mai davvero smessa, per cui era una situazione difficile ben prima dell'invasione diretta nel Donbass".

Nella serata di sabato si sono ritrovare al centro sportivo tra le 300 e le 350 persone, tra cui lo stesso presidente di Cassago chiama Chernobyl, Armando Crippa e i membri dell'amministrazione comunale che hanno voluto mostrare supporto per l'iniziativa con la propria presenza.
M. B.
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