Missaglia: la messa per il patrono S.Vittore celebrata da don Albino, prevosto emerito

E' stato il tradizionale rito del ''rogo del pallone'' affidato al prevosto emerito don Albino Mandelli, il momento clou della messa celebrata stamani nella basilica di Missaglia in occasione della festa del patrono San Vittore che ricorre proprio nella giornata di oggi, domenica 8 maggio.

Fedeli sul sagrato per il concerto della banda di Besana

Da sinistra don Albino Mandelli e don Bruno Perego

Un appuntamento particolarmente sentito dalla comunità parrocchiale guidata da don Bruno Perego.
Ospite della celebrazione liturgica officiata alle ore 10, è stato appunto l'ex parroco don Albino, affiancato dal suo successore e dai vicari in servizio a Missaglia: don Andrea Scaltritti e don Stanislao Brivio.

Le autorità civili e militari intervenute alla celebrazione

Da sinistra il parroco don Bruno Perego, don Stanislao Brivio e don Andrea Scaltritti

L'introduzione della messa è stata affidata a don Bruno, che ha accolto don Albino, ospite graditissimo che torna nella sua ex basilica dopo due anni di visite interrotte a causa della pandemia. Parroco di Missaglia sino al 2016, oggi il sacerdote risiede a Monza, ma il suo ricordo è più che mai vivo nella comunità pastorale Maria SS Regina dei Martiri, dove è rimasto per ben quindici anni.

La lettura del Vangelo affidata a don Andrea Scaltritti

Nato ad a Arcore nel 1940, don Albino ha ricevuto l'ordinazione presbiterale il 27 giugno 1970. Dopo essere stato viceparroco a Abbiategrasso dal 1970 al 1978, ha ricoperto il ruolo di parroco a Bollate dal 1978 al 1986, e a Caronno Pertusella dal 1986 al 2001, data in cui era stato nominato prevosto della parrocchia San Vittore a Missaglia. Nel 2006 il sacerdote aveva assunto anche la guida della parrocchia di San Fermo e Rustico a Lomaniga e - quattro anni più tardi - anche della chiesa dei Santi Faustino e Giovita di Maresso; risale infatti al 2010 la costituzione della comunità pastorale missagliese. Nel periodo di permanenza a Missaglia inoltre, era stato anche decano.

Insomma, una presenza significativa per la comunità quella del sacerdote che lo scorso anno aveva dovuto combattere contro il Coronavirus, ma ne era poi uscito, grazie anche alla sua forte tempra.
E' stato proprio don Albino durante l'omelia a ricordare sinteticamente la figura del patrono, raffigurato in una grande tela posta accanto all'altare, non prima di aver ringraziato don Bruno per il gradito invito e tutti i fedeli presenti.

Il rito del rogo del pallone

''Quella di oggi è la festa della famiglia parrocchiale, formata da tutti coloro che vivono in questo bel territorio, al centro della Brianza lecchese'' ha esordito l'ex parroco. ''Abbiamo ascoltato la parola di Gesù rivolta ai suoi primi discepoli, con il mandato di andare nel mondo ad annunciare il suo vangelo d'amore. Anche noi, pur nelle piccole e grandi difficoltà, dobbiamo abbandonarci con fiducia alllo spirito santo, assumendo la fisionomia del cristiano convinto e fedele al Signore''.

Poi un monito a trarre esempio da San Vittore: ''le gesta dei martiri ci aiutino a capire se siamo sulla strada giusta e la fede del nostro padrono, così coraggiosa, ci spinga a non vivere questa esperienza come consuetudine''.

Erano presenti alla celebrazione liturgica anche il sindaco Bruno Crippa con gli assessori Donatella Diacci e Paolo Redaelli, oltre alle autorità militari: il sottotenente Antonio Gisonni dell'associazione nazionale carabinieri con sede proprio a Missaglia e gli agenti di Polizia locale Federico Riva e Alice Pozzoni.

Particolarmente gremita di fedeli l'imponente basilica di San Vittore, vero e proprio punto di riferimento spirituale per l'intero decanato.
Al termine della liturgia spazio ad un aperitivo preparato sul sagrato dai volontari dell'oratorio e ad un breve concerto affidato al corpo musicale Santa Cecilia di Besana.
G.C.
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