Cassago: la vigilessa Cinzia Perego va in pensione. 'Il comune è stato una famiglia'
Cinzia Perego, ex vigilessa cassaghese
Per tutti i cittadini è ormai un'istituzione: nata e cresciuta in paese, nella sua vita lavorativa cassaghese è stata vigilessa, insegnante ed educatrice.
''Dopo la scuola magistrale a Monza ho vinto il concorso come insegnante nel 1980 per la scuola materna comunale; dopo undici anni la scuola è diventata statale e quindi sono passata ad essere educatrice e coordinatrice all'asilo nido comunale dove sono rimasta per vent'anni'' ha ricostruito l'ormai ex vigilessa.
All'epoca la scuola materna che veniva gestita autonomamente dal Comune divenne statale per mancanza di fondi, mentre a distanza di tempo, sempre per lo stesso motivo, l'asilo nido venne dato in gestione a una cooperativa.
Dopo circa trent'anni passati in un territorio amico e affine al percorso di studi intrapreso, a Cinzia venne proposto di intraprendere la carriera da vigilessa. ''Riprendere a studiare a cinquant'anni, andare a Milano per seguire determinati corsi ed entrare nell'Arma non è stato facile. Sono state la mia tenacia e la mia voglia di non arrendermi a farmi vincere questa scommessa'' ha ricordato appassionatamente l'agente di polizia locale.
A causa del suo lavoro a contatto con il via vai del paese, Cinzia Perego ha incontrato da vigilessa tanti cittadini che si ricordavano di lei come maestra, e questo, al netto di un primo moto di orgoglio, ha portato anche a una non auspicabile confusione dei ruoli. ''All'inizio il passaggio alla divisa è stato problematico perché mi vedevano tutti come una maestra e non come una poliziotta locale; quindi, hanno provato a chiedermi di non fare la multa ricordando quando io ero la loro insegnante. Ma mi sono fatta forza e ho accettato tutto quello che il mio nuovo ruolo mi richiedeva''.
Il trait d'union della sua lunga carriera lavorativa sono stati i bambini, con cui ha iniziato nei primi trent'anni della sua vita e che ha continuato a vedere da vigilessa quando ogni giorno si assicurava che attraversassero in sicurezza all'entrata della scuola. ''È la presenza davanti alle scuole e il rapporto con i bambini che mi mancano di più. Continuare a vederli ogni giorno anche da vigilessa mi ha dato quella motivazione e gratificazione giusta''.
Davanti alle scuole, per le strade e dentro il municipio, Cinzia Perego è stata un punto di riferimento per le tante amministrazioni che si sono succedute negli anni. Il trait d'union della sua lunga carriera lavorativa sono stati i bambini, con cui ha iniziato nei primi trent'anni della sua vita e che ha continuato a vedere da vigilessa quando ogni giorno si assicurava che attraversassero in sicurezza all'entrata della scuola. ''È la presenza davanti alle scuole e il rapporto con i bambini che mi mancano di più. Continuare a vederli ogni giorno anche da vigilessa mi ha dato quella motivazione e gratificazione giusta''.
Il primo a proporle il ruolo di vigilessa fu l'allora sindaco e ora consigliere comunale Maurizio Corbetta, anche se Cinzia intraprese la carriera solo con l'arrivo di Gian Mario Fragomeli, ora deputato del Partito Democratico.
''Sono entrata in comune in un'epoca in cui la struttura, la formazione e la burocrazia erano un po' diverse da oggi. Per me è sempre stata un po' una famiglia, c'era anche un rapporto di amicizia tra i dipendenti e gli amministratori che non condizionava però il rapporto professionale'' ha spiegato l'ex vigilessa rendendosi conto del cambiamento che c'è stato negli anni più recenti, quando la cosa pubblica è diventata più difficile da amministrare per via della sua burocratizzazione.
''Sono entrata in comune in un'epoca in cui la struttura, la formazione e la burocrazia erano un po' diverse da oggi. Per me è sempre stata un po' una famiglia, c'era anche un rapporto di amicizia tra i dipendenti e gli amministratori che non condizionava però il rapporto professionale'' ha spiegato l'ex vigilessa rendendosi conto del cambiamento che c'è stato negli anni più recenti, quando la cosa pubblica è diventata più difficile da amministrare per via della sua burocratizzazione.
Un momento di festa per il pensionamento
Rispetto ai suoi piani per la vita da pensionata Cinzia è passata da un lavoro a un altro. ''Mi piacerebbe aiutare nel sociale, dando la mia disponibilità al servizio piedibus o assistere i disabili, ma in questo momento sto badando ai miei genitori che hanno novant'anni e mi occupano tutta la giornata. Negli anni passati mi hanno permesso di lavorare curando i miei bambini, ora è giusto che sia io a prendermi cura di loro''.
La targa conferitale dall'amministrazione comunale
Nelle parole di Cinzia i suoi colleghi sono stati per lei dei famigliari e il Comune una vera e propria famiglia. Ora è venuto il momento per l'ex vigilessa di dedicare il suo prezioso spirito di collaborazione e la sua dedizione ai suoi genitori e ai suoi affetti più cari.
M. Bis.