Costa: i mestieri artigiani diventano arte in una mostra

Mestieri artigiani, memoria e sapere di un territorio, che si trasformano in arte. Una piccola esposizione dedicata a differenti maestranze del territorio, quali pittura, arte del legno, arte del ferro e del ricamo è stata allestita da macelleria Beccalli, nell'anno del 60esimo di fondazione dell'attività con sede a Costa Masnaga.

La mostra, denominata "arte in macelleria", ha visto esposte opere di pittura dell'artista internazionale Emilio Giossi, pezzi d'arte in legno del maestro Giovanni Ballabio, statue in ferro provenienti dalla fucina di Danilo Panzeri, pregiati ricami a tombolo di Rita Crippa, gli artigianali gerli di Roberto Colombo e un dipinto a muro dedicato alle erbe spontanee edibili del territorio, opera della street artist Elisa Veronelli. Una compagine volutamente variegata di artisti, artigiani e custodi di antichi mestieri del territorio brianteo come simbolo e omaggio alle differenti forme artistiche locali, cui si è unita una sapiente degustazione di piatti abbinati a ciascuna di queste arti. Grazie alla loro presenza sono stati creati spunti di riflessione sull'importanza storico-culturale e sulla straordinarietà dei "mestieri di una volta", sottolineando il connubio inscindibile che esiste sempre fra arte e artigianato.

"L'arte è un modo di produrre, nasce da un impulso vocazionale, così come dovrebbe esserlo ogni attività umana - spiega Marta Becalli - La divisione tra belle arti e arti applicate risulta obsoleta, frutto di una divisione artificiosa. Non tutti i prodotti d'arte servono alla mera contemplazione. C'è un'arte per la contemplazione e un'arte dove la funzione principale è altro. L'una non è meno di valore dell'altra. Il modo in cui è realizzata un'opera è ciò che la rende perfetta o perfettibile. Ogni opera dell'uomo, che sia un quadro, un tavolo, una lampada, un edificio, un ricamo, una lavorazione di una materia prima, fino ad un piatto di cucina, esprime un'idea, un significato, un'identità, una storia e non necessariamente si riduce sempre e solo a mero godimento di superfice e materia".

Sopra Antonello Beccalli

I mestieri artigiani sono ancora riconosciuti indispensabili per dare continuità alle generazioni precedenti e per plasmare l'identità culturale di un popolo, di un territorio. La stessa parola artigiano deriva da arte e nella storia dell'uomo il confine tra artigiano e artista è stato molto sottile.
"Il mondo intero è affascinato dai prodotti della nostra terra, dalla cura nella scelta della materia prima, dalla ricerca di altissime qualità e dalla creatività lungo ciascun passaggio della filiera produttiva, il tutto volto a creare opere autentiche il cui valore materiale e culturale si perpetui nel tempo - proseguono Marta e Stefano, che oggi portano avanti l'attività di famiglia - I prodotti artistici, come le maestranze al loro servizio, vivono attraverso il tempo. Si tratta di artefatti che parlano di storia, di tradizione, di vocazioni originarie, ma anche di applicazione indefessa, di trasmissione generazionale, di persecuzione caparbia e di ricerca continua della perfezione".

In questo contesto rientra quindi anche il maestro macellaio, che rispetta le tecniche tramandate dalle generazioni precedenti e il sacrificio dell'animale, seguendo una filosofia che non spreca nulla di esso. Questi artigiani "assolvono con diligenza al compito di divulgazione della cultura gastronomica del mangiare sano ed equilibrato senza eccedere in nessun estremismo". Tutto il mondo dei mestieri d'arte è in via di perenne trasformazione e anche il maestro macellaio si adatta al mondo, facendo conoscere i prodotti della terra e portandoli in tavola con un'attenzione alla qualità.
M.Mau.
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