Da Casatenovo....a Berlino. Storia di un dipinto venduto nel 1818 per 'finanziare' la costruzione della chiesa di S.Giorgio

Girolamo Figino in un ritratto d'epoca
(www.chiesadimilano.it)
Ha origini casatesi la tela ''Sacra conversazione'' oggi esposta nei musei statali di Berlino e attribuita all'artista Girolamo Figino, milanese della scuola leonardesca.
Un nome il suo, tornato alla ribalta delle cronache nei mesi scorsi, in occasione del restauro di un'opera attribuitagli e conservata nella chiesa di San Marco del capoluogo lombardo.
L'artista, nella seconda metà del Cinquecento, era celebrato tra i migliori, eppure, di lui sembrava essersi perso ogni ricordo: il recupero della splendida pala nella chiesa milanese ha consentito in tempi recentissimi di fare il punto su questa significativa pagina di storia e di arte e a noi di apprendere una curiosità davvero unica, legata alla comunità pastorale di Casatenovo.
Proprio nella chiesa dedicata a San Giorgio era infatti conservata una tela attribuita in tempi recenti al Figino. Correva l'anno 1818 quando l'allora parroco don Lazzaro Rossi mise in vendita l'opera che da tempo ornava l'altare maggiore dell'edificio. Del resto servivano ingenti risorse economiche per finanziare i lavori di ricostruzione della parrocchiale progettati dall'architetto Carlo Amati.
L'opera rappresentava la Beata Vergine seduta con il bambino, San Giorgio e i santi Paolo e Ambrogio e da una breve ricostruzione storica pare che fosse stata commissionata dal parroco don Adriano Crivelli, milanese di nascita, in occasione della visita di monsignor Gerolamo Ferragata nel 1562 per la consacrazione della chiesa.
Tornando invece alla vendita, decisiva fu la figura di Carlo Tamborini, un collezionista che lo acquistò per il costo di 1150 lire nel marzo 1818. Prima di consegnarla all'acquirente milanese, fu compiuta un'attenta analisi della tela per decretarne il giusto valore, anche se all'epoca non si riuscì ad attribuirne la paternità, nonostante fosse riconosciuta l'appartenenza alla scuola leonardesca.
Di essa si perse ogni notizia, anche se qualche tempo dopo l'addio a Casatenovo don Rossi volle aggiornare i fedeli riferendo che - dalle informazioni in suo possesso - l'opera conservata per molti anni sopra l'altare maggiore fosse finita in Piemonte.

L'opera attribuita a Girolamo Figino e giunta a Berlino da Casatenovo

Non si sa se questo corrispondesse o meno a verità; certa è invece l'attuale ubicazione della tela, che si trova presso la Gemäldegalerie di Berlino. Si tratta di un museo situato nel complesso del Kulturforum che custodisce una delle raccolte di dipinti più significative a livello mondiale, con opere di artisti europei quali Giotto, Botticelli, Raffaello, Mantegna, Lippi, Tiziano, Pittoni, Caravaggio, Antonello da Messina, Van Eyck, Petrus Christus, Dürer, Rubens, Vermeer e Rembrandt.
Come ci è stato indicato direttamente dai referenti del museo, a Berlino la pala casatese è giunta nel 1821 con la collezione dell'antiquario inglese Edward Solly. Attribuita inizialmente al leonardesco spagnolo Fernando de los Llanos dal Suida, solo negli ultimi anni il suo autore è stato identificato con Girolamo Figino grazie anche dagli studi compiuti dal docente Francesco Frangi, colui che ha in un certo senso riscoperto la figura dell'artista: nato a Milano attorno al 1520, Girolamo Figino era imparentato con Francesco Melzi, il più fedele dei discepoli di Leonardo da Vinci, che gli fu quindi a sua volta maestro.

Il museo Gemäldegalerie di Berlino

Il pittore, del resto, fu sempre un alfiere della maniera leonardesca, come ben si vede anche nella composizione della ''Sacra famiglia'' di San Marco, dove, tuttavia, la dolcezza e l'espressività delle figure sembrano derivare più direttamente da Raffaello, altro suo sicuro modello. In vita fu elogiato come pochi altri artisti, per i molteplici talenti e la sua poliedricità davvero ''vinciana'': si dice, infatti, che fosse non solo pittore, ma anche miniatore, intagliatore, musicista, poeta, cantore.
Le recenti iniziative pubblicizzate anche dalla Diocesi di Milano per valorizzare la figura dell'artista ci hanno consentito di apprendere una curiosità storica che in qualche modo lega la chiesa di San Giorgio niente meno che a Berlino e ad uno dei suoi più noti musei.

La parrocchiale di San Giorgio ritratta sulla copertina del libro di Sandro Pirovano

La comunità parrocchiale casatese si conferma dunque importante riferimento anche dal punto di vista artistico. Risale infatti alla scorsa settimana la presentazione dell'opera di restauro del dipinto "Annunciazione" di Trento Longaretti, conservato nella chiesina dell'oratorio.
Gloria Crippa - Giulia Guddemi
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