Castello B.za: i clown di Vip Brianza accolgono i bambini ucraini

Domenica 15 maggio si terrà la Giornata Nazionale del Naso Rosso, festa organizzata da Vip Italia per far conoscere la clownterapia anche al di fuori degli ambienti ospedalieri e sanitari dove i volontari dell'associazione normalmente la esercitano.
«In occasione di questa giornata - spiega Lucia Sala, vicepresidente di Vip Brianza che risiede a Castello Brianza - i clown scendono in piazza per far conoscere le proprie attività e si realizza anche l'unica giornata ufficiale di raccolta fondi, da parte delle diverse associazioni Vip, per sostenere i rispettivi progetti».

Per l'occasione, anche Vip Brianza organizzerà un evento speciale che si terrà nel Parco di Monza, nella zona della Cascina del Sole e sarà dedicato ai bambini. «Saremo una ventina di clown, ci sarà uno spettacolo con giochi di magia, giocoleria e gag clown» ha spiegato Sala precisando «quest'anno lavoreremo sul tema delle emozioni, terremo delle letture per bambini che, basate proprio sulle emozioni, verranno fatte in maniera interattiva».

L'associazione Vip Brianza, che svolge principalmente le proprie attività in ambito ospedaliero a supporto dei bambini, nelle scorse settimane si è mobilitata per aiutare i bambini ucraini. Un impegno differente rispetto a quello ordinario, ma che ha saputo portare un aiuto ai bambini profughi che sono dovuti fuggire dal conflitto in corso nel proprio paese, dopo aver provato subito le conseguenze drammatiche della guerra, abbandonando i propri familiari, la propria abitazione e le amicizie, venendo inseriti repentinamente in un contesto di vita completamente differente.

 

È stato il caso, ad esempio, della giornata realizzata in occasione della Pasqua ortodossa, quando con alcune famiglie ucraine, presso il Parco di Monza, è stata realizzata un'iniziativa per i bambini con uno spettacolo di giocoleria, uno spettacolo acrobatico e momenti di gioco e ballo. Altre iniziative simili sono state realizzate in Provincia di Brescia oppure ancora direttamente nei luoghi di arrivo e accoglienza dei bambini profughi.

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