Casatenovo: svelate le tre sculture di fronte al municipio ispirate al tema della legalità

La scuola media Maria Gaetana Agnesi di Casatenovo, in collaborazione con l'amministrazione comunale e la Pro Loco, ha organizzato nella mattinata di sabato 21 maggio l'inaugurazione delle sculture realizzate dagli studenti come prodotto finale dell'esperienza di laboratorio di scultura tenutosi durante l'anno scolastico.

Gli studenti delle scuole medie davanti alle sculture inaugurate sabato mattina

Le famiglie e gli alunni sono quindi stati invitati alle ore 10.30 presso il piazzale del Comune di Casatenovo per assistere allo svelamento delle 3 opere d'arte realizzate dai giovani grazie al prezioso contributo della professoressa Cristina Petringa e al supporto volontario dello scultore valapertese Antonio "Alberico" Fumagalli. Le sculture sono state posizionate e coperte nel cortile di fronte al municipio insieme a tre targhette di testimonianza con i nomi delle opere, scelte dagli studenti. Il periodo in cui si è tenuta l'inaugurazione e il tema delle rappresentazioni sono stati scelti accuratamente in vista della comparsa, nei prossimi mesi, di un albero simbolico di fronte al Comune, dedicato alla memoria e all'onore di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, magistrati antimafia tragicamente scomparsi all'inizio degli Anni Novanta del secolo scorso.

L'assessore all'istruzione Gaetano Caldirola

Le tre sculture, come hanno spiegato i loro stessi autori, rappresentano tutte difatti una metafora del complesso tema della legalità e di cosa significhi sostenere la causa dei due Grandi magistrati ai giorni nostri. All'evento di sabato hanno inoltre presenziato il sindaco di Casatenovo, Filippo Galbiati, l'assessore all'istruzione Gaetano Caldirola, il dirigente del comprensivo casatese Ettore Melchionna, la prof.ssa Cristina Petringa, Alberico Fumagalli e la giunta del consiglio comunale dei ragazzi.

L'assessore Gaetano Caldirola ha fatto gli onori di casa presentando il percorso di laboratorio riproposto per il secondo anno consecutivo ai ragazzi della secondaria di prima grado che ha portato a dei risultati entusiasmanti e sorprendenti: "Antonio e la professoressa hanno solo supportato i ragazzi durante le ore di scultura, ma le idee da cui sono scaturite queste bellissime opere sono state integralmente loro. Il legno di robinia, utilizzato per le lavorazioni, è in realtà un materiale molto semplice ma che grazie alla sua forma e alle sue molteplici venature ha spinto la fantasia e la creatività dei ragazzi ad un altro livello. A seconda della personalità, poi, ognuno di loro ha creato qualcosa di diverso, riconducendo però l'opera finale sempre al tema della legalità. In questi anni di pandemia abbiamo finalmente capito che la cultura in generale non può essere un'opzione e che tutte le forme d'arte sono estremamente importanti per lo sviluppo cognitivo e relazionale dei nostri studenti".

Il sindaco Filippo Galbiati e lo scultore Antonio ''Alberico'' Fumagalli

Il sindaco Filippo Galbiati ha invece rimarcato la numerosità dei partecipanti radunati nel piazzale del municipio, ringraziando tutti coloro che si sono spesi per far partire e portare a termine il progetto delle sculture. "Mi ricordo quando Antonio mi diceva che gli sarebbe tanto piaciuto riuscire a trasmettere la propria esperienza e la propria passione per l'arte ai giovani della comunità, e oggi questo sogno si è realizzato finalmente anche nella realtà" ha commentato il primo cittadino. "Il progetto ha poi permesso a tanti studenti di tirare fuori qualcosa di sé stessi che spesso, senza sollecitazioni, rischia di rimanere latente e di non manifestarsi. Le radici raccolte personalmente da Antonio hanno stimolato la creatività facendo emergere l'originalità dello sguardo di ognuno di questi giovani artisti. È bello, infine, che le opere verranno collocate qui, in un luogo pubblico, nel centro del paese, per rimanere nella disponibilità di tutti i casatesi e unendo allo stesso tempo due generazioni molto lontane tra di loro".

La professoressa Cristina Petringa e il dirigente scolastico Ettore Melchionna

La parola è quindi passata al dirigente scolastico Ettore Melchionna che ha invece collegato il concetto di legalità, alla base dell'intero laboratorio di scultura, con l'idea di un futuro migliore rispetto al presente in un'ottica migliorativa. I ragazzi che ogni giovedì pomeriggio hanno aderito a questa proposta di creatività hanno quindi contribuito a sviluppare il ragionamento su un tema cruciale, soprattutto alla vigilia del 23 maggio, anniversario della morte violenta del magistrato Falcone.

Il dirigente ha poi sottolineato l'impegno concreto degli Alpini che hanno trasportato le opere per l'inaugurazione, la Pro Loco e tutti i volontari che si sono impegnati nella buona riuscita dell'evento.

Anche la professoressa Cristina Petringa si è unita ai ringraziamenti, aggiungendo qualche elemento tecnico sullo sviluppo del progetto. "Forse siamo una delle poche scuole in Italia che ha potuto realizzare un percorso del genere, soprattutto grazie al fatto che abbiamo avuto a disposizione una persona disponibile e intraprendente come Antonio. Lui stesso ha messo a disposizione degli alunni il suo sapere e i segreti del mestiere, diventando per molti una figura famigliare di riferimento. Siamo orgogliosi nel poter quindi annunciare che il laboratorio di scultura continuerà anche il prossimo anno, sempre con il supporto di Antonio. L'esperienza è stata formativa non solo dal punto di vista della creatività ma anche della relazione perché i ragazzi si sono ritrovati a dover collaborare, a fare squadra e produrre un risultato comune unendo le energie. Inoltre, il laboratorio si è svolto nello spazio esterno dell'istituto e quindi in un ambiente più bucolico che ha contribuito a diminuire lo stress emotivo e allentare la tensione che normalmente può esistere in una classe".

La docente ha quindi chiamato ad uno ad uno i tre gruppi di autori delle varie sculture, per svelarle ufficialmente al pubblico. Le sculture sono state chiamate "La rinascita della fenice", "La fiamma della speranza" e "Idra a tre teste" e i ragazzi ne hanno descritto metodi di lavorazione, significato e caratteristiche specifiche. I giovani artisti sono stati rispettivamente: Elena Li Monta, Maddalena Marzoli, Sara Viganò e Giulia Vimercati; Fumagalli, Sanaa Mhaidar, Maddalena Casiraghi e Giorgia Pozzoli; Samuel Beretta, Simone Caprotti, Luca Cerizza, Riccardo Mauri e Nicholas Rigamonti.

Altri ragazzi hanno poi partecipato al laboratorio producendo altrettante affascinanti sculture, delle quali alcune sono state portate per essere mostrate ai genitori e ai partecipanti mentre le restanti sono rimaste presso l'istituto. A tutti i giovani artisti è stato quindi consegnato un attestato di partecipazione e un piccolo regalo ricordo dell'esperienza, consegnando un dono anche allo stesso Antonio per ringraziarlo del suo instancabile impegno.
M. B.
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