Costa: dopo due anni di pandemia, Avis incontra i nuovi soci per dare loro il benvenuto

Prendersi cura. Con questo motto, Avis Costa Masnaga ha dato il benvenuto a circa venti nuovi donatori, che si sono iscritti nei due anni della pandemia. Quella andata in scena presso il Costa Forum nella serata di mercoledì 25 maggio è stata una cerimonia di benvenuto per i neosoci, che per la prima volta hanno conosciuto di persona i membri del direttivo.
“Pensando di diventare donatori, avete cominciato da subito a prendervi cura del prossimo” è stato il saluto per voce di Edoardo Marzi.

Il volontario Moreno Brivio ha presentato la sezione, composta da 1.200 donatori, “un numero alto ma importante per garantire una certa qualità”. Tra le attività portate avanti dal sodalizio ci sono la ricerca di nuovi volontari e la parte amministrativa, per la cui gestione viene aperta la sede ogni giovedì. C’è poi il gruppo che si occupa di diffondere il messaggio nelle scuole e avvicinare i giovani cittadini ai temi della donazione. “Questa serata è stata organizzata per rompere barriera virtuale che si è creata in questi due anni”.

Sono poi seguite alcune riflessioni sul prendersi cura, mentre a Lucia Mevio è stata affidata la lettura di una commovente lettera di Laura, donna di Costa Masnaga di 42 anni, la cui secondogenita, di appena cinque anni, nei primi tre anni di vita ha ricevuto oltre 50 trasfusioni.

“Con questa serata abbiamo cercato di presentare la nostra sezione, il lavoro dietro ogni singola donazione, l’importanza del dono di sangue e plasma e poi abbiamo concretizzato con un’esperienza a noi vicina di una mamma che ha avuto bisogno di tante trasfusioni. Con il dottor Gerosa, invece, abbiamo risposto alle più comuni domande che un socio può farsi” ha affermato il presidente Daniele Isella. “Ringrazio tutti per la presenza: spero vi rimanga qualcosa di importante andando a casa e che possiate comprendere che il gesto di donare il sangue si fa per una persona che non conosciamo e i risultati sono notevoli”.
Il commento del direttore sanitario Luca Bonacchini, che ha lasciato un messaggio scritto: “Donare il sangue è uno dei massimi esempi di solidarietà che ognuno di noi può compiere con facilità e in totale sicurezza grazie al lavoro del personale sanitario del centro trasfusionale. Da sempre è radicato negli uomini di ogni colore e cultura l'intima connessione tra il sangue e la vita, questo tessuto fluido, mobile, che percorre, sospinto dal nostro cuore tutti i vasi e perfonde, nutrendo tutto il nostro corpo, tutte le nostre cellule. La sua azione è fondamentale per garantire l'ossigenazione, la rimozione dei prodotti di scarto (metabolici), il trasporto delle sostanze nutritive e la difesa del nostro organismo dai virus e batteri”. Il medico ha poi spiegato le motivazioni per cui è necessario raccogliere il sangue di tutte le etnie.

Il dottor Alessandro Gerosa, del reparto di medicina trasfusionale dell’ospedale Manzoni di Lecco ha spiegato, risponendo a una mail di Avis Costa, il significato della donazione: “Rappresenta un gesto facile, condiviso e consapevole di costruzione di salute per sé e per tutti i componenti della comunità”. La donazione di gruppi diversi è necessaria “perché i pazienti che hanno necessità di emocomponenti sono rappresentati da tutte le varietà e combinazioni di gruppi del sangue”. Il donatore, dopo il gesto, riceve “la certezza di partecipare alla costruzione della salute di un intero territorio e delle persone che in quel territorio possono così curare stati di malattia acuta o cronica e la certezza di essere una persona sana, esente da malattia, verificata e confermata nel tempo mediante il monitoraggio clinico medico e di esami di laboratorio o strumentali che si rendano necessari per risolvere dubbi relativi alla propria salute e al proprio benessere”.

La serata si è conclusa con l’appello di trasmettere l’importanza del gesto ad amici e familiari affinché si iscrivano all’associazione. Per ciascuno dei nuovi soci è stata scattata una foto che verrà divulgata sui canali social della sezione.
M.Mau.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.