Casatenovo, Auditorium: si chiude con la coppia Dighero-De Laurentis la stagione teatrale

Nemmeno il forte temporale di martedì pomeriggio ha fermato gli abbonati alla stagione teatrale dell'Auditorium di Casatenovo che hanno gremito la sala di Via Parini come di consueto. L'ultimo appuntamento di quest'anno doveva andare in scena il 29 aprile scorso ma, a causa di un imprevisto, lo spettacolo è stato posticipato.
Il piccolo inconveniente era legato ad un problema logistico: uno dei mezzi che trasportava la scenografia è stato trattenuto alla dogana Svizzera nel viaggio da Locarno, tappa precedente della tournée, impedendo così di poter allestire il palco per tempo.

Gaia De Laurentis e Ugo Dighero

Fortunatamente è stato semplice trovare un accordo con la compagnia che si è resa sin da subito disponibile a riprogrammare la data casatese. Questa ultima pièce tutta da ridere ha visto salire sul palco una coppia di professionisti altrettanto affiatata ed esilarante: Gaia De Laurentis e Ugo Dighero con "Alle cinque da me" sotto la regia di Stefano Artissunch. Si tratta di una commedia di Pierre Chesnot che affronta la ricerca sfrenata dell'amore attraverso grotteschi episodi della vita di due che, alla fine, l'amore l'hanno trovato: Jean Marc e Charlotte. Lui un ingegnere informatico scapolo che da anni vive in un appartamento di Parigi; lei si trasferisce sullo stesso pianerottolo dopo essere stata lasciata dal proprio fidanzato e licenziata dal suo lavoro; due single che dopo diversi tentativi, scoprono di avere l'anima gemella alla porta accanto.
Grazie alla collaborazione del responsabile dell'ufficio stampa dell'Auditorium Alberto Butti, abbiamo avuto la possibilità di porre alcune domande ai due attori prima che il sipario si aprisse.

-Come sono iniziati i lavori per mettere in scena questo spettacolo?
Gaia De Laurentis si è occupata della traduzione del testo quindi è stata lei a prendere la parola: "Questa è la seconda commedia che mettiamo in scena insieme di Chesnot, e si è rivelata più complicata perché non ha una trama precisa, ma è composto da diversi "divertissement" (scketch) intrisi di molti modi di dire e frasi fatte il cui effetto non è stato semplice da ricreare in lingua italiana. Ci teniamo però a precisare che lo stesso Chesnot è venuto alla prima di questo nostro spettacolo divertendosi molto, facendoci comprendere di aver apprezzato il risultato della traduzione. La scenografia voleva rappresentare una specie di parco giochi colorato che in nostro scenografo, Matteo Soltanto, ha realizzato ricreando quelli che sono gli appartamenti dei due protagonisti. Tra i tanti personaggi di questo spettacolo ne abbiamo scelti solo alcuni dei partner con cui i Jean Marc e Charlotte si frequentano prima di innamorarsi, perché erano davvero tanti e si è voluto dare una durata più contenuta allo spettacolo; infatti, per raggiungere lo spettacolo che oggi facciamo, è stato svolto un duro lavoro di selezione per trovare i personaggi che funzionassero di più e che siano in grado di travolgere in questo gioco di maschere anche il pubblico".

-Cosa vi lega a questo spettacolo ed alle parti che avete interpretato?
Ha nuovamente preso la parola Gaia de Laurentis per prima: "C'è di sicuro qualcosa che lega entrambi a questo spettacolo, non solo ai suoi personaggi: a tutti noi è capitato di idealizzare un uomo o una donna, vedere cose che poi non corrispondono alla realtà, cosa che in questo spettacolo viene ingigantita rendendo contemporaneamente grotteschi e divertenti i diversi spasimanti dei due protagonisti".
L'ha poi seguito a ruota Ugo Dighero: "Io non mi identifico, ma sono innamorato di questo becchino che corteggia Charlotte consapevole che nonostante sappia del suo lavoro può essere causa di gelo nella discussione, inizia a raccontare diversi episodi agghiaccianti della sua vita professionale ma con un grande entusiasmo, con una purezza assoluta, convinto che l'altro interlocutore penda dalle sue labbra: è chiaro che è una persona che non si rende conto di quello che dice, ma lo fa con grande sincerità e senza malizia".
Ha poi voluto ribattere anche la De Laurentis ricordando un personaggio che è stato presente nello spettacolo solo per le prime repliche: "Adoravo davvero una spasimante di Jean Marc che faceva la vigilessa ed aveva il sesto senso di percepire le auto parcheggiate in divieto di sosta!".

-Professionalmente come funziona la coppia De Laurentis - Dighero?
Dighero ha subito affermato di trovarsi davvero bene, a suo agio lavorando con Gaia De Laurentis che considera non solo una grande attrice, ma anche una persona deliziosa con cui è davvero piacevole dialogare e discutere di massimi sistemi, così come di argomenti comuni nonostante possiamo avere delle visioni differenti: "Fare due anni di tournée sempre in due ha fatto scattare un'amicizia importante e sono consapevole che posso fare affidamento su di lei nel caso ne avessi bisogno" ha concluso Dighero.
Gaia De Laurentis ha voluto sottolineare che insieme hanno la capacità di fermarsi prima che vi sia un conflitto: "Penso che questo sia il vantaggio di essere amici e non sposati: l'amicizia per me è la sublimazione dell'amore".

-Com'è stato lavorare con la regia di Stefano Artissunch?
Questo è il secondo spettacolo che la coppia mette in scena con lo stesso regista e per di più proponendo un brano dello stesso autore: "Stefano ha una grandissima capacità di far parlare prima il testo e gli attori, osservando come prendono forma tra loro, quando comprende l'atmosfera che si può creare, accettando volentieri alcune proposte degli attori, comincia a montare e percorrere la sua strada" hanno detto i due attori.

-Dato che questo spettacolo gira intorno a questo sentimento, che cos'è per voi l'amore?
A questa complessa domanda Dighero è stato in grado di dare una sua risposta: "Per me è una sorpresa continua, e nel momento in cui non c'è più bisogna cominciare a chiedersi se ci sia ancora veramente. Intendo dire che nella mia esperienza, a parte l'innamoramento che è una fase del tutto particolare, quando si consolida il rapporto con una persona si tratta di un'opera a cui ci si deve dedicare giorno per giorno con una fatica notevole. Però questo dà indietro la possibilità di conoscere a fondo una persona e di avere un fedele alleato su cui contare nelle difficoltà".
Dopo averci pensato un poco, anche Gaia De Laurentis ha dato una risposta alla domanda cercando di non cadere nel banale: "Mi verrebbe da dire che l'amore è quello che si prova nei confronti del proprio figlio, cosa che sa essere anche molto dolorosa perché diviene un'ansia continua".

-Cosa pensate che lascerà questo spettacolo al vostro pubblico?
"Quello che speriamo è di far ridere i nostri spettatori e di far comprendere quanto sia uno strumento forte l'ironia con cui è possibile affrontare argomenti difficili. Con la lente dell'ironia si può affrontare la vita con più autocritica e leggerezza, potendo vivere con il sorriso più spesso".

La commedia è stata davvero divertente come auspicavano gli attori, ambientata in una scenografia imponente ma leggera e colorata che delineava i profili dei due appartamenti dei protagonisti. La regia si riconosceva anche per il fatto di sviluppare le scene su diversi livelli di altezza che danno molto dinamismo alle scene e rendono possibili dei movimenti in scena che rendono ancora più immersiva la storia a cui si assiste.
Questo è stato l'ultimo spettacolo di questa stagione teatrale, motivo per cui abbiamo chiesto un bilancio finale a Massimo Locati, coordinatore dei volontari dell'Auditorium: "Questa sera è finita una stagione che è durata due anni e mezzo lasciandoci soddisfatti e felici di rivedere tutti i nostri abbonati a cui dobbiamo molto per la loro fiducia. Siamo stati in gradi di mantenere la promessa che facciamo loro ogni anno: portare a Casatenovo un teatro che sia in grado di andare incontro ai gusti di tutti e non lasciare deluso nessuno''.

I due attori con i volontari dell'Auditorium

Locati ha voluto poi ricordare che gran parte del merito della buona riuscita di questa stagione è da riconoscere anche ai tanti volontari che in questo anno si sono aggiunti e che hanno messo a disposizione il loro tempo per fare dell'Auditorium un vanto nel territorio.
Tra due settimane l'Auditorium chiuderà per la consueta pausa estiva, ma durante questo tempo saranno conclusi i lavori iniziati due anni fa sull'impianto di riscaldamento e si continuerà a lavorare per programmare la prossima stagione teatrale che, anche noi di CasateOnline, non vediamo l'ora di conoscere!

Contributo fotografico di Guglielmo Pennati

Giovanni Pennati
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