Pedemontana: a ottobre via ai lavori per il tracciato che lambirà Casatenovo e Lesmo

Pensata negli anni '60, progettata nel 1986, inaugurati i tratti Varese, Como nel 2015, è previsto per ottobre 2022 l'apertura dei cantieri della tratta C di Pedemontana, quella che passerà a ridosso della provincia di Lecco (in particolare di Casatenovo e Lomagna), nell'estremo nord della provincia di Monza e Brianza, tra Lesmo, Camparada, Usmate-Velate, Arcore. Un'opera oggi ritenuta inutile che si somma alla Brebemi e alla Tangenziale Esterna Est Milano (TEEM) i cui mutui a carico di regione Lombardia sono ancora da pagare. Cinque miliardi di budget per 87 chilometri, 57 milioni di euro a chilometro, investimento che secondo le proiezioni degli esperti non sarà mai ripagato dai pedaggi, esattamente come succede per BreBeMi e Teem. Senza considerare il costo più alto: lo sventramento dei territori attraversati.

In rosso il tracciato di Pedemontana

Alla guida della società controllata al 54% circa dalla regione Lombardia, Milano Serravalle tangenziali al 37% e in quote minori da Intesa e altre banche, si sono alternati ben dieci presidenti tra cui l'ex PM Antonio Di Pietro e l'ex ministro della Giustizia Roberto Castelli. Ora il ''mostro'' si avvicina ai nostri confini. I comuni attraversati dal tracciato principale sono: Arcore, Biassono, Bovisio Masciago, Camparada, Cesano Maderno, Desio, Lesmo, Lissone, Macherio, Seregno, Sovico, Vedano al Lambro, Vimercate, Usmate Velate, con quest'ultimo interessato soprattutto per l'intersezione con la tangenziale Est. Per questo la sindaca di Usmate, Lisa Mandelli ha preso posizione scrivendo una lettera alla provincia di Monza e Brianza che riportiamo integralmente. Ma il problema interessa anche la provincia di Lecco che inevitabilmente sarà toccata dai lavori: Casatenovo, Lomagna e Osnago sono ad un passo.

Di seguito il comunicato diffuso da Usmate-Velate:
Progetto Pedemontana, il Sindaco scrive in Provincia. Presentate le osservazioni al progetto definitivo: ''No alle tre corsie dell’autostrada''

 
Ridurre da tre a due corsie per senso di marcia almeno il finale della tratta C, oltre a mettere in atto ogni azione possibile per tutelare la sostenibilità del territorio, evitare carichi di traffico insopportabili per l’attuale viabilità locale e garantire la mobilità dolce col collegamento delle piste ciclabili locali con la Green way.

Sono queste alcune delle osservazioni al progetto definitivo dell’Autostrada Pedemontana Lombarda che il Sindaco di Usmate Velate, Lisa Mandelli, ha inviato nei giorni scorsi alla Provincia di Monza e Brianza, indirizzandole al Presidente Luca Santambrogio e al Direttore del Settore Territorio Antonio Infosini, dal momento che l’ente provinciale è stato individuato da Regione Lombardia quale riferimento nelle interlocuzioni col territorio interessato da Pedemontana.

''In un Comune come il nostro, urbanizzato solo al 30 per cento, l’arrivo di Pedemontana rischia di sconvolgere l’attuale assetto viabilistico del Paese, un rischio intollerabile di fronte al quale non si può accettare le scelte che ci vengono calate dall’alto senza nemmeno un confronto - afferma il Sindaco Lisa Mandelli - Il nostro Comune ha sempre partecipato a tutti gli incontri sul tema Pedemontana ma la verità è che non si sono mai voluti ascoltare davvero i territori interessati dall’infrastruttura. Le osservazioni oggi presentate ribadiscono le stesse criticità delle istanze redatte quasi quindici anni fa dal Comune di Usmate Velate. Nel frattempo ci sono stati cambiamenti epocali: se non si vuole fermare la realizzazione di Pedemontana, non è possibile almeno apportare migliorie ad un progetto ormai anacronistico rapportandosi alle esigenze locali?''.

Nella lettera trasmessa in Provincia, il Sindaco specifica che ''il passaggio di Pedemontana in zone di valenza paesaggistica quali i boschi e le aree umide fra Lesmo, Arcore ed Usmate Velate stravolgerà la biodiversità e la fruizione di quei luoghi siti in aree di pregio naturalistico salvaguardate dagli strumenti urbanistici redatti dalle amministrazioni comunali''. 

Viene quindi chiesta la creazione ''di una galleria artificiale in luogo dei tratti in trincea dai boschi di Lesmo ed Arcore fino al tratto finale della C al fine di migliorare l’impatto paesistico e lenire l’inquinamento acustico dell’opera stradale''.

Inoltre, la mancanza di certezze sulla realizzazione della tratta D ''significherebbe lasciare l’infrastruttura incompiuta per anni nel tratto finale della C con l’effetto negativo che si avrebbe sul traffico locale''.

Nelle osservazioni presentate, il Comune chiede di valutare ''la riduzione da tre a due corsie per senso di marcia almeno dell’ultima parte della tratta C per non creare una situazione critica nell’interconnessione con la tangenziale est/A51 fra Usmate Velate, Carnate e Vimercate''.

Le richieste riguardano anche la connessione della viabilità della zona industriale in località Velate alla rotatoria di collegamento viario Arcore-Usmate Velate, una ulteriore verifica dei carichi di traffico previsti sull’attuale circonvallazione di Usmate Velate con funzione di accesso alla tangenziale est e una analisi del carico a cui verrà sottoposta la S.P. 41 a causa della connessione prevista tra Pedemontana e tangenziale est/A51.

L’attenzione alla mobilità sostenibile si traduce nella richiesta della ''realizzazione del tratto della “Green Way'' lungo la via Monza fino all’incrocio di Via della Brina”, che è stato cancellato nel progetto definitivo di Pedemontana e che invece è indispensabile per collegare la rete ciclabile locale con i Comuni limitrofi.

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