Costa: Paola Cereda il 9/06 in biblioteca con il suo libro

Una storia vera, un pezzo della nostra Storia dimenticato, ma fortemente emblematico, ricostruito in prima persona dalla testimonianza diretta della sua protagonista. È a una ragazza di 16 anni, Iole, a cui la storia si ispira per raccontare la carne e il ferro, le fragilità, la guerra e gli atti di coraggio che muovono la Storia.
Una storia di conflitto che richiama agli occhi e al cuore le vicende di oggi, rendendola di fortissima coinvolgente attualità: al centro le donne, vittime e protagoniste, i loro corpi e i corpi dei soldati, l'assurdo nelle assurdità del conflitto, allora come oggi. E poi le domande, alcune trovano risposta altre no. O non ancora.

"La figlia del ferro" è il nuovo libro di Paola Cereda, scrittrice, psicologa, nata in Brianza. Il romanzo si ispira a una vicenda del 1943-1944, Seconda Guerra mondiale, isola d'Elba, terra di miniere e di ferro. Lo sbarco degli Alleati trasforma quella che doveva essere la Liberazione dall'occupazione tedesca e la speranza in un nuovo futuro in un momento molto diverso, tragico, di sofferenza.
Iole è una lavandaia e figlia di un anarchico che le ha insegnato l'importanza di non avere padroni, non ha timore di vivere il proprio corpo e assecondarne gli appetiti, che sia con un soldato in partenza per il fronte o con Mario, il giovane pieno di promesse.
Paola Cereda  con questo suo nuovo romanzo ha fatto un grande lavoro non solo letterario, ma anche di ricostruzione storica. Portando e trasformando il ricordo di una persona in memoria dell'intera collettività.
Ed anche su questo risvolto che l'autrice, fra i primi incontri in Brianza, si confronterà giovedì prossimo, 9 giugno alle ore 21, nella serata organizzata dalla Biblioteca di Costa Masnaga nel raccontare e presentare il suo libro "La figlia del ferro" (Ed. Perrone), nella sala del Costa Forum. Durante la serata studenti delle scuole medie leggeranno alcuni brano del libro.
Paola Cereda, con "La figlia del ferro" è al suo sesto romanzo. È stata per due volte finalista al Premio Calvino (2001, 2009), nel 2009 ha pubblicato il suo primo romanzo "Della vita di Alfredo", (Bellavite Editore). In seguito "Se chiedi al vento di restare" (Piemme, 2014), "Le tre notti dell'abbondanza" (Piemme, 2015, Giulio Perrone Editore, 2020). Con "Confessioni audaci di un ballerino di liscio" (Baldini&Castoldi, 2017) è stata finalista al Premio Rapallo Carige e al Premio Asti d'Appello, e ha ricevuto la menzione speciale della Critica al Premio Vigevano. Nel 2019 il romanzo "Quella metà di noi" (Giulio Perrone Editore) è stato nella dozzina del Premio Strega, ha vinto il Premio Brianza e il Premio Segafredo Zanetti "Un libro, un film".
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