Cassago, Pensionati: aperta la nuova sede. Il direttivo affida i suoi pensieri ad uno scritto

Ieri è iniziata una seconda vita per l'Associazione Pensionati Cassaghesi, con l'apertura della nuova sede presso i locali messi a disposizione dalla parrocchia in Via Nazario Sauro. Il direttivo guidato da Luigi Pirovano, a poche ore dall'inaugurazione, ha voluto affidare ad uno scritto alcune considerazioni, non senza togliersi qualche sassolino dalla scarpa per come si è svolta la vicenda. Come noto infatti, il Comune ha deciso di non rinnovare al sodalizio la precedente convenzione che consentiva di utilizzare i locali di Via San Marco 9/A ad Oriano. I Pensionati tuttavia non si sono dati per vinti e hanno cercato una nuova sede che potesse ospitare le loro quotidiane attività, fungendo da punto di riferimento per i tanti iscritti.

Luigi Pirovano

''Non è stato affatto un lavoro semplice, tanto più che come sempre accade ai tempi lunghi si sono aggiunti tutti quegli imprevisti che chiunque abbia messo mano alla ristrutturazione di un immobile da tempo vuoto ben conosce, ma è stato fatto tutto con attenzione, perizia e tantissima passione'' fanno sapere dal direttivo, ringraziando le molte persone che si sono spese per aiutarli. ''Dalla parrocchia che ospita la nuova sede, alle decine di volontari che hanno lavorato per mesi, non di rado "facendo giornata", per attrezzare i locali, ai tanti commercianti e artigiani cassaghesi che hanno contribuito con il loro lavoro, spesso a prezzo agevolato, per rimettere in sesto una struttura che può ora rappresentare un punto di aggregazione e di pensiero''.

Di seguito la lettera dell'associazione:
Sono stati molti i mesi di duro lavoro affrontati dall’Associazione Pensionati Cassaghesi, ma finalmente l’obiettivo è raggiunto e il prossimo mercoledì 8 giugno, nel pomeriggio, sarà aperta la nuova sede in Via Nazario Sauro, proprio di fronte all’oratorio di Cassago.

Dopo lo sfratto ricevuto all’inizio dell’anno, quando da un giorno all’altro i Pensionati si sono trovati senza una “casa”, il gruppo ha ricevuto dalla parrocchia dei Santi Giacomo e Brigida la disponibilità a utilizzare i locali di quello che sino a qualche anno fa era noto come “centro parrocchiale” e che da
tempo risultavano inutilizzati.

Da lì il nuovo direttivo, con l’indispensabile collaborazione di vari tra i componenti di quello uscente, ha messo mano ai molti i lavori che si sono dovuti realizzare per rendere fruibili i locali: il tetto aveva bisogno di una robusta sistemazione e anche all’interno è stato necessario mettere a norma i bagni, l’impianto fognario, la cucina, il bancone e in generale tutti i locali - da quelli utilizzabili dai soci a quelli di servizio - attrezzando la struttura anche per renderla fruibile ai disabili.

Non è stato affatto un lavoro semplice, tanto più che come sempre accade ai tempi lunghi si sono aggiunti tutti quegli imprevisti che chiunque abbia messo mano alla ristrutturazione di un immobile da tempo vuoto ben conosce, ma è stato fatto tutto con attenzione, perizia e tantissima passione.

È qui che è arrivato, provvidenziale, l’aiuto di tante persone che hanno voluto dare una mano, e testimoniare così quanto sia grande la stima della comunità Cassaghesi per un’associazione che lungo i decenni - grazie all’impegno dei tanti volontari che si sono succeduti nel tempo - ha offerto ai propri anziani molto più di un luogo in cui trascorrere qualche ora in serenità, dando cioè l’opportunità di socializzare, ragionare insieme, giocare e liberare la mente da pensieri e preoccupazioni del quotidiano: in altre parole rendendo un servizio sociale che arriva non dalle Istituzioni ma “dal basso” e che fa di Cassago un paese in cui certi valori non soltanto esistono ma resistono, sono ancora ben vivi e presenti.

Lo ha testimoniato anche l’altro versante che un cambio di sede e un rinnovo del gruppo dirigente prevedono, che sono - oltre alle “quattro mura” - anche le gambe e le braccia di chi vuole esserci e impegnare parte del proprio tempo in favore degli altri. Ebbene, quando si è trattato di tenere il corso per l’abilitazione al servizio (la somministrazione di cibi e bevande è giustamente regolata dalla legge in modo robusto) i locali ancora in fase di ristrutturazione traboccavano letteralmente di persone di ogni età, da chi è già in pensione a tanti giovani che ancora sono alle prese con gli studi, che erano lì a dimostrare che la solidarietà non è solo una parola ma è un impegno, e in qualche modo è anche un dovere.

A quel punto è stato sufficiente concordare con l’Amministrazione comunale le modalità per lo sgombero definitivo della vecchia sede per poter pensare anzitutto alla ripartenza, e poi per immaginare il giorno in cui finalmente le porte sarebbero state riaperte per i soci che hanno, in questi mesi, realmente sofferto la mancanza di un luogo che appartenesse loro.

Certo, ci sono molti ringraziamenti che i pensionati tengono a fare: alla parrocchia che ospita la nuova sede, alle decine di volontari che hanno lavorato per mesi, non di rado “facendo giornata”, per attrezzare i locali, ai tanti commercianti e artigiani Cassaghesi che hanno contribuito con il loro lavoro, spesso a prezzo agevolato, per rimettere in sesto una struttura che può ora rappresentare un punto di aggregazione e di pensiero.

Senza dimenticare che anche nei mesi di chiusura l’attività non si è fermata e si è potuto comunque dare vita a iniziative tradizionali come le sedute di ginnastica e l’organizzazione del soggiorno al mare.

Ora ci siamo: una sede bella e totalmente rinnovata è a disposizione dei nostri anziani, c’è anche un bel giardino ombreggiato e al gioco delle carte si può ora aggiungere quello delle bocce. Tutto è pronto, insomma, e decisamente il bello viene adesso.

Il Direttivo

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