Bosisio: è spirato Antonio Andreotti, il bagnante soccorso in riva al lago

Antonio Andreotti
Non ce l'ha fatta Antonio Andreotti, il bagnante 58enne che sabato è stato portato fuori dalle acque del lago di Pusiano in condizioni disperate.
L'uomo è spirato nella tarda mattinata odierna all'ospedale di Monza, dopo due giorni dal disperato tentativo di soccorso che era avvenuto sotto gli occhi preoccupati dei bagnanti.
Secondo quanto è stato possibile sinora ricostruire in merito alla dinamica, l'11 giugno, prima delle 14, l'uomo si trovava nei pressi della darsena Brera a Bosisio Parini - paese dove viveva ed era molto conosciuto - quando, forse per ricercare un po' di refrigerio dalla prima canicola che ha fatto capolino l'altro ieri in Brianza, si è tuffato nel lago, senza più riemergere. La persona in difficoltà è stata avvistata da un canoista, che ha subito richiamato l'attenzione di chi in quel momento si trovava sulla riva: insieme lo hanno trasportato fino alla darsena, dove è stato prontamente soccorso. Nel frattempo erano infatti stati allertati i soccorsi tramite il 112: sul posto sono giunte un'ambulanza, un'auto medica e persino l'elisoccorso, ma le condizioni dell'uomo parevano già molto critiche. Il bagnante aveva perso conoscenza: i soccorritori, sin da subito gli hanno praticato a lungo il massaggio cardiaco sulla riva. Poi, la decisione di intubarlo e posizionargli il dispositivo che pratica la compressione toracica per la manovra rianimatoria e, infine, il trasferimento, tramite l'elisoccorso, all'ospedale San Gerardo di Monza in codice rosso, dunque di massima gravità. Al nosocomio, è stato ricoverato nel reparto di cardio-rianimazione dove purtroppo nella giornata odierna è spirato, con la notizia che in paese si è presto diffusa. Andreotti appartiene infatti a una famiglia bosiese storica conosciutissima: sua madre possedeva un negozio di alimentari nella parte alta del paese. La sorella Michela, in passato, aveva gestito per un breve periodo di tempo l'hotel Parini mentre il fratello Angelo è uno degli idraulici del paese, titolare dell'omonima azienda di via Trieste, che aveva anche iniziato un'avventura come gestore del lido di Merone, prima che passasse all'attuale gestione.
Insomma Antonio veniva da una famiglia molto nota in paese: non era sposato né aveva figli, ma era frequente trovarlo in paese, presso esercizi commerciali oppure a passeggio. Tantissimi i concittadini che in questo momento, appresa la triste notizia, hanno manifestato il loro cordoglio.
M.Mau.
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