Oggiono: bilancio positivo per il primo festival giovanile BriUp

BriUp è stato un grandissimo successo. D'altronde, già dalla prima serata si era capito che l'evento ha funzionato eccome, tanto che gli organizzatori avevano dovuto chiudere i cancelli per l'enorme affluenza.
Ma cos'è stato BriUp? Se non ne avete sentito parlare in questo periodo, BriUp è un festival andato in scena dal 10 al 12 giugno a Villa Sironi, la bella villa oggionese con vista sul Lago di Annone e sull'arco prealpino di cui noi di Casate Online vi avevamo parlato nella rubrica Viaggio in Brianza.

BriUp è stato un weekend di musica, arte, letteratura; un evento organizzato da giovani per i giovani: in particolare sono stati i ragazzi del comitato che prende il nome stesso del festival, BriUp, ad rendere realtà il tutto. Il Comitato BriUp è nato a febbraio di quest'anno, ne fanno parte circa 40 persone provenienti da diversi gruppi di giovani del territorio: alcuni gruppi organizzano dibattiti, altri iniziative di aggregazione, altri ancora momenti dedicati a tematiche ambientali. Stiamo parlando di OGVN di Oggiono, Ri.Fu.Gio. di Sirtori, Quasi Amici di Barzago, Besana4Future di Besana Brianza, Vibes ASD di Galbiate, Pepe Cavallo di Sirone e il gruppo giovani di Annone Brianza. Il numeroso gruppo ha ottenuto il patrocinio di ben undici comuni del territorio brianzolo, quali Oggiono, Annone di Brianza, Barzago, Casatenovo, Cremella, Dolzago, Galbiate, Molteno, Sirone, Sirtori e Viganò, oltre ad aver ricevuto il supporto da diversi enti. Al festival, infatti, hanno contribuito il Fondo a Sostegno delle Arti dal Vivo (di cui BriUp ha partecipato e vinto un bando), la ONLUS Fondazione Comunitaria del Lecchese, Acelenergie e Lario Reti Holding. In aggiunta a queste, hanno collaborato il Centro di Servizio per il Volontariato di Monza-Lecco-Sondrio, l'Ambito Distrettuale di Lecco, Legambiente Lecco, l'Impresa Sociale Consorzio Girasole e il Progetto Safety Car.

Il festival ha permesso di mettere in luce diversi talenti, autori, artisti ma anche produzioni locali. Diverse, infatti, sono state le proposte della manifestazione, le quali hanno dato agli ospiti solo l'imbarazzo della scelta. Partiamo dall'arte: sono stati due i collettivi ad esporre in Villa Sironi. Il primo è Heart Young, gruppo di artisti under 30 dell'associazione Heart di Vimercate, di cui abbiamo intervistato Ginevra Fettolini, una delle curatrici. Ci ha spiegato che, quando hanno deciso di partecipare a BriUp con Heart Young, hanno pensato subito di non fare un tema, ma di chiedere agli artisti di portare un'opera che fosse per loro significativa. Le giovani curatrici di Heart Young hanno infatti a cuore che all'occhio del fruitore arrivi il più profondo senso dell'opera, senza troppi fronzoli o spiegazioni. "Per noi l'arte va ascoltata, sentita e capita, ed è questo il senso del nostro progetto.  Siamo molto soddisfatte del feedback che abbiamo avuto grazie al festival, molti volti nuovi interessati al nostro lavoro e molta gratitudine da parte degli artisti che hanno partecipato. Grazie al BriUp e ai loro organizzatori abbiamo avuto la possibilità di dare parola e spazio a 34 artisti under 25, esponendo in una location suggestiva e che si prestava perfettamente a quello che è l'obiettivo primo di Heart Young: dare voce a chi si esprime attraverso l'arte in tutte le sue forme, dall'arte visiva, alla scrittura, alla musica. Sicuramente una collaborazione di cui andremo sempre molto fiere" ha spiegato Fettolini. Il secondo collettivo, invece, è Teste d'Idra, un gruppo di dodici artisti che, attivo nella zona di Lecco, ha già realizzato diverse iniziative. Ognuno ha avuto a disposizione una stanza di Villa Sironi per renderla uno spazio d'arte, passando dall'arte pittorica alle sculture e alle installazioni fotografiche; la loro mostra si è intitolava "Sogno causato dal volo di un'ape".

Per quanto riguarda la letteratura, sono stati presentati alcuni libri grazie alla collaborazione di Centometri, Teka Edizioni e Libreria Aquilario; si tratta, rispettivamente, del fumetto "In porta" di Tommaso Maines, il libro "Questioni di Pinte" di Daniele Cogliati e il libro "Gli amanti sommersi" di Mattia Conti.
Non è mancata ovviamente la musica, che l'ha fatta da padrone e ha attirato davvero tantissimi visitatori, soprattutto nelle sere, anche grazie alla diversa offerta di generi che spaziavano dal Rock n' Blues al Pop Rock, passando per l'Indie e i Dj set. Venerdì si sono esibiti The Squeaky Wheel, Joke's On Me, Dj Double B, Taylor Sosa, Musta, 36PNK36, D Money, Tres e 36Giove; sabato è toccato a Biscotti Biscotti, ASO, Speakeasy, Dj Double B; domenica, invece, Shiyness, Chiara Vismara, Fearful man e Martini Police.

Il festival ha offerto anche un paio di eventi extra: si tratta del laboratorio di giocoleria, tenuto da VIBES, e la visita guidata di Villa Sironi ad opera dei nostri ragazzi di Viaggio In Brianza
A corredo dell'amplia proposta, il giovane staff ha pensato bene di coinvolgere alcuni produttori locali per occuparsi della parte di ristorazione, con alcuni stand che hanno fornito panini, formaggi, salumi, dolci, ghiaccioli e altro ancora, senza dimenticare birre, vino e bibite a volontà. I produttori locali sono stati: GeLatteria, Azienda Agricola Latte e Terra, Macelleria Beccalli, Agricola Teresa della Fragole, Paolo Sala Bakery, Gastronomia Giovenzana, Torrefazione StelMoka, Birrificio Lariano e Blackmouth Spirits.

 

BriUp è sicuramente stato un festival molto partecipato dai giovani del territorio, un evento di momenti e spazi per giovani che non esisteva sul territorio. La novità e il conseguente grande successo hanno chiaramente alle spalle un gran lavoro. Abbiamo intervistato Davide Tagliabue, il presidente e referente del comitato, che ci ha fatto capire bene quanto impegno è stato messo. L'idea di fare un evento unico era venuta ai ragazzi a inizio 2020, poi con la pandemia si è bloccato. Si voleva creare un luogo di socialità in cui arte, musica e cibo locali fossero al centro e, Lo scorso agosto, si sono potuti ritrovare e hanno raccolto altre realtà per iniziare a realizzare concretamente il Festival. Si sono quindi divisi in commissioni secondo i diversi ambiti, hanno deciso il luogo e definito i dettagli per la realizzazione della festa. Nell'ultimo mese e mezzo, poi, il comitato ha iniziato a trovarsi in villa tutti i giorni per contattare le altre realtà del luogo e iniziare quindi a trovare i fondi, soprattutto grazie alla Fondazione Comunitaria del Lecchese. Costituendosi come comitato, tra l'altro, BriUp ha potuto parlare agli enti con più facilità e trovare un maggiore appoggio. Attivi su tutti i fronti, i ragazzi hanno anche lanciato nei mesi scorsi una campagna di crowdfunding, con la quale coinvolgere subito il pubblico e ottenere altro denaro da investire nel festival.

"Volere è potere!" ha sottolineato Tagliabue - "Se hai un'idea e vuoi realizzarla ci sono un sacco di persone che ti aiutano a realizzarla, sin dalla risposta al bando, sia alla cooperazione di tante aziende del territorio. È pieno di gente che aiuta a realizzare i progetti e siamo molto soddisfatti di essere riusciti a creare una rete così ampia e disponibile".

Insomma, BriUp è stato davvero una ventata di aria fresca per la Brianza giovanile e il festival ha riscosso un successo più che meritato registrando il tutto esaurito per ciascuna delle tre serate. Gli stessi organizzatori ci hanno raccontato che la gioia è stata davvero tanta. "Partendo da lontano con l'ideazione, ci abbiamo messo tanto impegno ma nessuno di noi poteva immaginarsi un simile risultato. Siamo quindi assolutamente soddisfatti, vedere questo progetto realizzato dopo così tanto tempo è fantastico. Vedere tutta quella gente già venerdì ci ha aperto gli occhi, sia dal punto di vista, artistico, che del pubblico, che personale nel vedere realizzato ciò che prima era solo un'idea" ci ha raccontato Aziz Sawadogo, uno degli organizzatori.
BriUp sembra non volersi fermare qui, gli organizzatori hanno già dichiarato di voler far diventare questa festa un appuntamento annuale, riproponendolo ogni volta in una location diversa. Appuntamento quindi all'anno prossimo!

Immagini di BriUp e Heart Young
Giovanni Pennati e Alessandro Vergani
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