Rogeno: festa per don Gianni Dell'Oro e don Mario Mistry con processione solenne
Cerimonia solenne nella giornata del Corpus Domini per celebrare l'anniversario di sacerdozio dei preti in servizio a Rogeno: nella serata di giovedì 16 giugno le comunità parrocchiali di Rogeno e Casletto hanno ricordato il 45esimo anniversario di ordinazione di don Gianni Dell'Oro e il 32esimo del vicario, don Mario Mistry.
La festa era stata anticipata dal concerto del coro CAI di Molteno nella serata di sabato 11 giugno ma l'altra sera si è tenuta la gran festa: alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Rogeno si è tenuta la messa solenne concelebrata da Don Gianni e Don Mario con la presenza dei bambini della prima comunione e animata dalla corale parrocchiale.
Al termine della messa, si è tenuta una solenne processione eucaristica per le vie del paese, aperta dalle donne che hanno portato le candeliere e dalla comunità religiosa: sotto la portantina don Mario reggeva il Corpus Domini, mentre don Gianni ha accompagnato con la preghiera la processione, che ha fatto sosta in tre tappe prima di raggiungere la chiesa di Casletto dove don Mario ha tenuto l'omelia e ha impartito la solenne benedizione eucaristica.
Addobbi bianchi e rossi per le vie del paese e lumini sul percorso segnalavano la partecipazione del paese alla festa, mentre i bambini della prima comunione hanno distribuito petali lungo il percorso. "Oggi si celebra la solennità del corpo del sangue di Cristo, ovvero la festa dell'Eucarestia: è Gesù che si dona a noi nelle sembianze di pane e vino - ha detto don Mario - L'eucarestia che Gesù teneva tra le mani nell'ultima cena è lo stesso suo corpo che dopo pochi giorni è stato immolato sulla croce ed è lo stesso che ogni volta riceviamo alla comunione. Gesù, sul calvario, disse agli apostoli "fate questo in memoria di me" e fin dall'inizio la chiesa ha obbedito celebrando la messa ogni giorno. Non si tratta di un evento del passato perché l'eucarestia rende presente lo stesso sacrificio del calvario. La scrittura ci è stata donata per vincere la dimenticanza di Dio, ma c'è un problema. Come si può ricordare solo quello che si è sentito dire, senza averne fatto esperienza? Dio sa quanto è fragile la nostra memoria e ci ha lasciato un memoriale, la messa dove lui risorge vivo e vero con tutto il sapore del suo amore".
Attraverso la messa si celebrano infatti la morte e resurrezione di Dio. "L'eucarestia guarisce la nostra memoria orfana - ha proseguito don Mario - Dio può guarire queste ferite immettendo nella nostra memoria un amore più grande, il suo. L'eucarestia ci infonde l'amore dello spirito santo che consola e cura le ferite. Con l'eucarestia, il Signore cura la nostra memoria quando ci ricorda sempre le cose che non vanno, che siamo sbagliati, che facciamo solo errori. Ogni volta che riceviamo Gesù, lui ci ricorda che siamo preziosi, che siamo gli invitati al suo banchetto perché è innamorato di noi, conosce il bello e il buono presente in noi. Con Gesù possiamo liberarci dalla tristezza, dei sogni non realizzati e il loro peso non ci schiaccerà: c'è Gesù che ci incoraggia con il suo amore. L'eucarestia ci trasforma in portatori di Dio, di gioia, non di negatività".
Secondo il vicario don Mario, il Signore dà la gioia: il suo amore guarisce e libera dalle chiusure. "Gesù si offre a noi con dolcezza, nella fragilità dell'ostia - ha aggiunto durante l'omelia - Venendo a noi semplice come il pane, ci invita a non sprecare la vita inseguendo mille cose inutili. È urgente prenderci cura di chi ha fame, di chi non lavora e fatica ad andare avanti. Bisogna farlo in modo concreto: non lasciamo soli chi ci sta vicino. Continuiamo a celebrare il memoriale, ovvero la messa, che guarisce le ferite".
Un ultimo pensiero poi agli anniversari di ordinazione ricordati: "Abbiamo festeggiato oggi i 45 anni di messa di don Gianni. Per desiderio suo e di tutti voi, sono stati festeggiati i miei 32 anni. Vi ringrazio tutti di cuore, per la vostra affettuosa partecipazione. Vi accompagni sempre la mia preghiera".
