Castello B.za: Tamara Fumagalli racconta la sua ''ordinaria vita straordinaria''

La mia ordinaria vita straordinaria. Un titolo evocativo quello scelto da Tamara Fumagalli, insegnante di inglese alla scuola media, per il suo ultimo libro, vincitore del premio Città di Castello. Un testo ricolmo di avventure, sogni, pianti e riflessioni. Di tutto questo l'autrice ha discusso con alcune sue amiche e colleghe, Elisabetta Brognoli e Marta Colzani, in occasione della presentazione organizzata dalla Biblioteca comunale di Castello di Brianza e dall'Associazione culturale San Donato.

Al centro l'autrice Tamara Fumagalli

Non è stato un evento distaccato e freddo quello andato in scena la sera del 17 giugno presso il parco giochi di Via Monti bensì una condivisione di quello che la professoressa Colzani ha egregiamente definito ''il pazzesco amore per la vita che trasuda dalle pagine scritte da Tamara''. Del resto, il libro di Tamara Fumagalli è stato realizzato come se fosse una conversazione, forma più vera di condivisione di storie e pensieri perché contempla il guardarsi negli occhi. ''Da quando ho scoperto che si può dettare, ormai detto qualsiasi cosa. Ed è così che ho scritto il libro in piena pandemia. Ovunque io mi trovassi, prendevo il telefono e dettavo ciò che mi usciva dal cuore e dalla mente. Mi ha consentito di riordinare i pensieri. Parlavo al telefono ma immaginavo che dall'altra parte ci fosse qualcuno che mi ascoltasse e mi rispondesse'' ha raccontato la professoressa di inglese. Quando ci si guarda dentro, nell'anima, tra ciò che emerge subito ci sono di solito le passioni più profonde, quelle a cui si è dedicata la propria vita. Nel caso di Tamara, la letteratura.

''Trovo che la letteratura sia un modo per vivere tante vite diverse, per conoscere tante storie diverse. La letteratura ci aiuta a capire noi stessi, spingendoci a leggere ciò che portiamo nel cuore e a rifletterci sopra'' ha sottolineato la professoressa Fumagalli. Dopo le passioni vengono i momenti che hanno forgiato la nostra persona. Tamara se lo ricorda molto bene l'attimo in cui la sua vita è cambiata. È stato nel giugno 2012, durante una giornata limpida, nel parcheggio di un edificio di Northampton, in sella ad uno degli scooter di Shop Mobility, un servizio di noleggio mezzi per anziani e disabili che rende completamente accessibili tante città britanniche. "Il momento in cui, dopo aver terminato il test di guida, ho diretto lo scooter sul marciapiede che portava verso il centro storico è stato l'attimo in cui è iniziata la mia libertà. Ricordo ancora il cuore in gola e lo sfarfallio nello stomaco, la gioia che ho provato mentre mi rendevo conto che tutto ciò che vedevo era alla mia portata. Ho deciso che avrei acquistato uno scooter non appena fossi tornata a casa" ha raccontato emozionata Tamara Fumagalli.

Non tutti i momenti che modellano il nostro modo di affrontare la vita e confrontarci con il mondo, però, sono piacevoli. Facciamo quindi un passo indietro, fino ai primi giorni di gennaio 2006, e uno di lato, fino alla grande capitale Londra. ''Mentre stavo camminando con fatica nel quartiere di Soho una borsa di plastica azzurra si è impigliata nel mio piede destro. Ho cercato in tutti i modi di disfarmene ma senza successo'' più i ricordi scorrevano, più la voce di Tamara si incrinava ''Ad un tratto, guardando quello sporco sacchetto mi sono resa conto che forse anche io, agli occhi di molti, potevo essere accomunata ad un rifiuto. Del resto, anch'io impedivo a chi mi viveva accanto di muoversi liberamente e vivere a passo spedito. Anch'io avrei potuto essere scaricata. Arrivata a Piccadilly Circus mi sono gettata sulle scale della fontana e sono scoppiata in lacrime''.

Da sinistra Elisabetta Brognoli e Marta Colzani

L'emozione era alle stelle in quella caldissima serata di inizio estate: perfino il cucciolo di barboncino di uno spettatore, sentendo il momento, si è accucciato con le orecchie abbassate sotto la sedia del suo padrone. L'intensità del momento è esplosa in un applauso quando Tamara ha rivelato uno dei segreti alla base della sua voglia di vivere nonostante le difficoltà.
''Senza la mia famiglia e i miei amici io non sarei in grado di fare alcunché. Anche in classe i miei alunni mi aiutano molto. Io sono così perché c'è qualcuno che mi permette di essere così, tutto ciò che mi è accaduto non sarebbe stato possibile senza l'aiuto delle persone che mi stanno intorno. Sono le straordinarie vite degli altri che possono rendere una vita ordinaria felice di essere vissuta'' ha sottolineato la docente.

Cornovaglia, Scozia, Isola di Smeraldo, sono solo alcuni dei luoghi che hanno colorato e dato forma alla vita straordinaria di Tamara Fumagalli e della sua famiglia e che lei descrive nel suo libro. Si è parlato poco di Italia ma per un motivo ben preciso. ''Lo sapete che io con lo scooter o in sedia a rotelle posso prendere un treno a vapore in un paesino sperduto in Scozia ma non posso fare lo stesso alla stazione di Olgiate?'' ha chiesto al pubblico l'autrice. Alla stazione di Olgiate - Calco - Brivio è già tanto se passa il treno in orario, parola di pendolare. Ma questa è tutta un'altra storia.
Andrea Besati
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