Cassago chiama Chernobyl: un camion frigo partito per Chernihiv con 20 tonnellate di alimenti

Ben venti tonnellate di derrate alimentari sono partite l'altro giorno alla volta dell'Ucraina, più precisamente della città di Chernihiv. ''Abbiamo spedito tutto quello che era rimasto, frutto della generosità di associazioni, alpini, comuni e semplici cittadini'' ci ha detto Armando Crippa, presidente di Cassago chiama Chernobyl, realtà divenuta punto di riferimento in questi mesi segnati dal conflitto bellico scaturito dall'invasione russa.

Il camion frigo partito alla volta dell'Ucraina e sotto gli alimenti arrivati nelle scorse settimane

Dal magazzino del sodalizio allestito a Olgiate è partito un vero e proprio camion frigo, per evitare che i cibi trasportati potessero esporsi a deperimento durante il lungo viaggio. Si ipotizza infatti che il carico arrivi a destinazione nella giornata di lunedì.
''Il trasporto ci è costato qualcosa di più delle altre volte, ma siamo contenti perchè gli alimenti giungeranno in Ucraina in perfetto stato. Ora ci è rimasto in magazzino soltanto qualche altro pacco di viveri e delle coperte. Li invieremo prima possibile: il grosso però, lo abbiamo consegnato e siamo molto soddisfatti'' ha detto Crippa, ringraziando anche il console il cui aiuto ha consentito di poter intercettare il camion frigo, utilizzandolo per questo importante viaggio con destinazione Chernihiv.

Si tratta del secondo trasporto che viene organizzato dall'associazione cassaghese nel giro di una manciata di settimane. A inizio mese era infatti partito un altro carico con circa 16 tonnellate di alimenti, nel frattempo distribuiti a famiglie e ad altre realtà indicate dalle istituzioni, fra cui naturalmente anche l'ospedale.

L'arrivo del precedente mezzo carico di aiuti a Chernihiv

Il mezzo, una volta giunto al confine tra l'Ungheria e l'Ucraina, era stato intercettato dai rappresentanti dell'associazione Pro Infanzia (che collabora da anni con gli amici di Cassago chiama Chernobyl) e da lì scortato per tutto il tragitto dalla frontiera fino a Chernihiv. Successivamente il sindaco e il direttore dell'ospedale regionale hanno inviato una lettera di ringraziamento all'associazione cassaghese, in particolare per gli aiuti di carattere sanitario forniti.

Il camion frigo partito l'altro giorno alla volta dell'Ucraina

Tutto quanto è stato consegnato al sodalizio negli ultimi due mesi - e raccolto nel ''quartier generale'' de La Valletta Brianza - è partito dunque alla volta dell'Ucraina. ''Ora ci siamo un attimo fermati, soprattutto per quel che riguarda la raccolta degli indumenti: riprenderemo non appena possibile'' ha aggiunto Armando Crippa, ringraziando ancora di cuore associazioni, comuni e cittadini che in questi mesi li hanno sostenuti in questa importante iniziativa.

La consegna di aiuti a Koriukivka (città vicina a Chernihiv) con una delle ambulanze consegnate dall'associazione

Intanto i contatti con Chernihiv e soprattutto con i bambini ospitati negli ultimi anni qui in Brianza e le loro famiglie, stanno proseguendo. ''La situazione si è calmata: gli sforzi bellici si sono spostati verso est. Alcuni di loro sono riusciti ad arrivare in Italia e resteranno qui per l'estate. Ci piacerebbe riuscire ad ospitarne altri, per regalare loro qualche settimana di pace ad un'altra ventina di bambini. Anche in questo caso siamo in costante contatto con il console per capire come muoverci'' ha proseguito il presidente di Cassago chiama Chernobyl, sempre infaticabile così come i suoi volontari.
G. C.
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