Suello: 'fuori' i primi due singoli del giovane cantautore Marco Panzeri

Primi due singoli pubblicati per Marco Panzeri, 30enne cantautore originario di Suello, ora residente a Lecco. La scorsa settimana è uscita la prima canzone con relativo video clip. “Dove non ci sono musiche”, questo il titolo del singolo, è stato vincitore, nel 2019, del premio Mia Martini, nella categoria nuove proposte con una giuria composta da Franco Fasano, direttore artistico del riconoscimento, Deborah Iurato, suor Cristina, Mario Rosini, Debbie Summa, Francesco Malapena.
Si trattava del primo concorso di livello a cui il giovane ha partecipato, dopo la presenza, sin da quando ha 14 anni, in concorsi locali.

Marco Panzeri

“È lo stesso brano vincitore del concorso, che sono riuscito a pubblicare con un’etichetta indipendente” spiega Panzeri. “Dove non ci sono musiche” è stato scritto in breve tempo, durante un turno di lavoro notturno presso un hotel del territorio. “Sentivo in quei giorni la pressione di dover dimostrare che ero bravo e che ero un artista - ha proseguito - Quella canzone in realtà è un grande “mandare all’inferno” con un po’ di miele intorno. Nel testo dico che non voglio orecchie che mi ascoltino nè mani che mi portino in trionfo. Voglio stare da solo in silenzio a godermi la mia libertà. Il testo è venuto in breve tempo, come una folgorazione”.
Il 24 giugno invece è uscito sui canali musicali un altro singolo con relativo videoclip, “Lia”, con un contenuto completamente differente dal precedente. “Tratta di un’amore, quindi racconta quella voglia di dire a un’altra persona che sono qui è che possiamo goderci questa storia - ha specificato Panzeri - Qui ho attinto da un corso di teologia che stavo affrontando all’epoca, in cui si parlava di parlava di relazione umana in cui siamo io,  l’altra persona e quello che risulta dalla nostra unione. C’è sempre qualcosa di più che ci unisce, ovvero quello che chiamiamo amore, amicizia”.
In entrambi i testi, c’è il sottofondo di pianoforte suonato da Panzeri, mentre nella canzone “dove non ci sono musiche” si sentono anche gli archi di Andrea Di Cesare, uno dei più grandi violinisti pop. “È stata un’esperienza importante andare in studio a Milano con un pianoforte vero e poi sovrapporre la voce agli archi”.

Dove non ci sono musiche

La pubblicazione dei due singoli ha comportato un lavoro lungo: “Con questa etichetta ci siamo sentiti anche durante il Covid e non c’erano le sicurezze, anche da parte loro, di un periodo normale. Abbiamo atteso così a lungo che all’uscita è stato per me come se fosse cosa già fatta - ha continuato - È bello sentire le reazioni da parte degli amici, della famiglia, l’entusiasmo che loro ti portano nei messaggi”.
Marco Panzeri ha lasciato il suo lavoro in hotel per dedicarsi a tempo pieno a ciò che più ama. Ha infatti da poco concluso un master per lavorare nell’ambito radiofonico o della produzione audio. “Volevo cambiare e dare una svolta professionale in questo senso - ha raccontato - Stavo tralasciando le cose che mi piacevano: ho reinvestito i denari in qualcosa di utile e che mi farà fare qualcosa più aderente a me. È stato importante fare il master perché ho incontrato tante personalità del settore e questo mi ha permesso di avere conoscenze dirette e costruire un network. Se fai una canzone, ma non hai nessuno che ti veicola, non riesci a dare risalto. Rimane la soddisfazione di vedere i tuoi amici che ti rispondono, ma non c’è un allargamento della comunità, un riscontro professionale”.

Per quanto riguarda il futuro come cantautore è speranzoso: “La mente lavora sempre e io aspetto i brani che arrivano. Ci vorrebbe una personalità importante che mi prenda e mi aiuti a comunicare, dando progettualità ai brani. Da lì comincerebbe il vero salto: mi auguro che questi brani siano da curriculum per me”.

Per ascoltare le canzoni clicca QUI e QUI
M.Mau.
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