Casatenovo entrerà nel Parco del Curone? Valutazione in corso nell'ambito della variante al PGT. Picchi, ''scelta strategica''

Aderire al Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone? L'ipotesi è seriamente al vaglio dell'amministrazione comunale di Casatenovo, impegnata in questi mesi nella redazione della variante generale al PGT (piano di governo del territorio). Ad affermarlo è stata Marta Picchi, assessore all'urbanistica, che nella serata di ieri ha fornito gli ultimi aggiornamenti sul tema ai colleghi di maggioranza e opposizione partecipanti alla commissione ambiente-territorio.

Parte del territorio di Rogoredo inserita nel Plis dei Colli Briantei
(immagine a cura di Sentieri e Cascine- Gruppo AFCB)


Come noto, Casatenovo fa parte da molti anni del Parco regionale della Valle del Lambro, grazie ad una piccola porzione di Sic-Valle del Pegorino situata fra Rancate e Poenzano, al confine con Montesiro di Besana. Risale invece ad un decennio fa la scelta di entrare a far parte del Plis dei Colli Briantei - insieme a Usmate-Velate, Camparada e Arcore - inserendo le aree della piana di Rogoredo, comprese altresì le aste delle rogge Nava e Molgorana e del torrente Molgoretta, verso Missaglia. Una partecipazione interessante, come l'ha definita Picchi, che ha consentito di avviare una collaborazione con i limitrofi comuni del territorio monzese. E proprio da questo continuo scambio e confronto fra enti - interrottosi soltanto per via del Covid - sono emerse alcune prospettive che in qualche modo metterebbero a rischio la situazione attuale. Secondo quanto ha riferito ieri sera l'assessore casatese, Usmate pare intenzionato ad inserire le aree del Plis nel PANE - Parco Agricolo Nord Est per conferire maggiore continuità al proprio territorio tutelato. Arcore invece, che ha recente vissuto un cambio di amministrazione, sembrerebbe valutare attentamente l'inserimento della zona del Plis Colli Briantei nel Parco Valle Lambro di cui fa già parte. Se il futuro di Camparada pare un po' più incerto, per Casatenovo questa sarebbe l'occasione per aderire al Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, con il quale oggi confina la Valle della Nava. La zona verde, per essere chiari, che si estende fra Galgiana, Cassina de' Bracchi e Valaperta, a ridosso dei comuni Missaglia e Lomagna. Un ingresso che resta al momento ancora tutto da valutare, sia per modalità che per tempistiche, ma che l'amministrazione comunale di Casatenovo sta prendendo seriamente in considerazione anche per mettere al riparo il proprio territorio dall'arrivo di Pedemontana nei vicini comuni di Camparada e Arcore.

Al centro l'assessore Marta Picchi

''Missaglia è già riuscita ad inserire le aree della Valle della Nava nel Parco del Curone e anche noi vorremmo fare altrettanto. Ci rendiamo conto che si tratta di una scelta importante e strategica, ma pensiamo che il momento di decidere sia proprio questo'' ha detto Marta Picchi, precisando di aver avviato una richiesta formale attraverso una lettera inviata sia al presidente Marco Molgora, sia al direttore Michele Cereda, i vertici politici e tecnici dell'ente con sede a Cascina Butto di Montevecchia. ''Qualora decidessimo di avviare questo percorso, i tempi non sarebbero brevi: ci attende un iter molto lungo e difficile. In ogni caso l’ipotesi di ingresso del territorio comunale di Casatenovo dovrà essere discussa ed eventualmente avvallata dalla comunità del Parco rappresentata dai sindaci dei comuni aderenti e dalla Provincia di Lecco. La decisione non è soltanto nostra''.
La scelta di aderire o meno al Parco del Curone sarà dunque sviscerata a fondo nelle prossime settimane. Intanto Picchi ha elencato altri pilastri che guideranno Casatenovo nella redazione della variante al PGT: dalla compensazione ambientale (trovando aree adatte per la cosiddetta riforestazione urbana), passando per un concreto risparmio del consumo di suolo. Va raggiunta infatti una riduzione del 22% rispetto a quanto prevede il PGT vigente, secondo le indicazioni della Provincia di Lecco.

In giallo l'area casatese inserita nel Plis dei Colli Briantei negli anni scorsi

Un aspetto sul quale ha voluto chiedere chiarimenti Lorenzo Citterio della minoranza Più Casatenovo, presente in commissione insieme al collega del M5S Christian Perego, ai consiglieri del PEI Enrica Baio, Umberto Beretta e Fabio Crippa (quest'ultimo presidente), oltre agli assessori Marta Comi e Daniele Viganò.
''Non ci saranno nuovi ambiti di trasformazione, anzi...la scelta è quella di tagliare anche quelli previsti nel PGT vigente ma mai partiti'' ha affermato l'assessore, secondo la quale si dovrà fare ricorso alla rigenerazione urbana. In sintesi recuperare l'esistente prima di edificare su suolo agricolo. Citata infine l'urbanistica tattica: l'adozione di interventi localizzati, realizzati con mezzi leggeri e un ridotto processo burocratico, ma di forte impatto visivo, con lo scopo di innescare, nel loro insieme, in tempi brevi, un miglioramento della vivibilità urbana partendo dalla partecipazione dei cittadini.

''Abbiamo coinvolto i ragazzi di seconda media dando loro un compito delle vacanze molto particolare: pensare, divisi a gruppetti, a come poter riqualificare alcuni spazi del nostro paese. Hanno campo libero e siamo sicuri che sapranno stupirci perchè è diverso il loro modo di guardare alle cose'' ha aggiunto l'esponente della giunta Galbiati, invitando tutti all'incontro per la presentazione del documento di piano del PGT che si terrà sabato 2 luglio alle ore 10.30 in Villa Facchi.
G. C.
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