Garbagnate: il 3 componimento medievale in Villa Micanzi

"L'Eccellenza, et Trionfo del Porco. discorso piacevole diviso in cinque capitoli con un prologo e un tragico epilogo" di Giulio Cesare Croce (Ferrara, 1594) andrà in scena a Garbagnate Monastero nella pregevole cornice di Villa Micanzi, concessa come in passato alla biblioteca comunale, in occasione del concerto estivo.

Giulio Cesare Croce nato a San Giovanni in Persiceto (Bologna) nel 1550 da una famiglia di fabbri, non ancora ventenne si stabilì a Bologna dove diventò un popolarissimo cantastorie grazie anche alla protezione della famiglia Fantuzzi di Medicina che incoraggiò il suo estro poetico. Soprannominato "Croce della Lira", per la sua abilità nell'intonare i suoi componimenti poetici accompagnandosi alla lira da braccio, morì a Bologna nel 1609, lasciando numerosi componimenti in italiano e in diversi dialetti italiani, tra i quali uno dei più noti è quello proposto a Garbagnate. "In quest'opera burlesca la trovata del Croce è di aver spostato la parodia dai moduli tradizionali dell'epopea a quelli contemporanei del trattato scientifico - spiegano gli organizzatori - Vengono argomentati, nei diversi capitoli, prima di giungere al trionfo conclusivo in cui il Porco viene portato alla festa accompagnato da tutta la "bestial natione" che canta inni in suo onore al suono di molti strumenti, le sue virtù, la sua storia, le sue qualità medicinali, le sue glorie, le sue imprese e le prodezze. Ne L'Eccellenza i particolari grotteschi della narrazione si mescolano alla polemica antipedantesca, le citazioni dotte storiche e scientifiche si uniscono alla cultura popolare dei proverbi, gli elementi mitologici e classici si sposano con le descrizioni culinarie del trionfo carnevalesco con esiti spettacolari di rara comicità".

Il componimento verrà eseguiti dalla compagnia Dramatodía (dal greco "canto rappresentativo") che deve il suo nome agli Intermedi sopra l'Aurora ingannata composti da Girolamo Giacobbi nel 1605, che costituirono il primo esempio di teatro musicale in area Bolognese. L'ensemble, fondato da Alberto Allegrezza, è nato con l'intento di riproporre in scena il repertorio teatrale dei comici del Cinque e Seicento e di esplorare la produzione musicale sorta per arricchirne le rappresentazioni. Il debutto è avvenuto nel 2016 debuttato in chiusura del festival Trento Musica Antica: negli anni successivi sono proseguite le presenze su palchi nazionali ed internazionali.

Alberto Allegrezza è cantante, strumentista, regista e attore. In veste sia di cantante sia di strumentista ha collaborato con numerosi gruppi musicali e ha partecipato all'attività di istituzioni di rilievo internazionale.

In ambito teatrale ha collaborato con attori e registi quali Enrico Bonavera, Gianfranco de Bosio, Riccardo Perraro, Piergiorgio Piccoli. Come un antico attore dell'arte, impegnato poliedricamente in più forme dello spettacolo, ha fondato la compagnia di musicisti, attori e danzatori Dramatodia, con la quale ripropone testi antichi in allestimenti nei quali la musica del periodo ritrova la sua identità teatrale e scenica. Di tutti gli allestimenti ha personalmente progettato e realizzato anche i costumi e la scenografia. Si dedica allo studio del gesto codificato nel teatro del tardo Rinascimento e del primo Barocco. Ha registrato per le case discografiche "Arts", "Dynamic", "Glossa", "Naxos", "Sony" e "Tactus".

Il componimento di Giulio Cesare Croce si terrà domenica 3 luglio alle 20.30 in villa Micanzi e, in caso di maltempo, nella sala polivalente di viale Brianza. La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria in biblioteca.

Saranno presenti Alberto Allegrezza (recitazione, canto alla lira, regia e costumi), Giovanni Bellini (liuto e canto) e Marco Muzzati (percussioni e canto). La scultura del maiale è opera di Alessandro Turoni.

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