Campsirago: visita a Palazzo Gambassi, ristrutturato conservandone la storia

Il Comune di Colle Brianza ha recentemente ottenuto un finanziamento pari a 1,6milioni di euro destinato alla riqualificazione del borgo di Campsirago. Risorse provenienti dai bandi del Pnrr che saranno destinate ad attività di carattere culturale e sociale. Un'altra quota significativa sarà utilizzata per realizzare una decina di interventi architettonici ed urbanistici presso l'antico centro rurale, già parzialmente riqualificato fra la fine degli anni Novanta e l'inizio degli anni Duemila.

Alcune immagini di Palazzo Gambassi a Campsirago

Recentemente è stata avviata anche un ulteriore importante ristrutturazione, quella di Palazzo Gambassi, in uso da parte di Scarlattine Teatro. Un'ampia porzione del complesso era stata quasi completamente ristrutturata nei primi anni Duemila. L'intervento avviato lo scorso anno, ora quasi giunto a conclusione, si è concentrato sull'ala Est del complesso, ovvero la porzione di struttura non coinvolta dalla ristrutturazione precedenti.

L'architetto Marta Bertani

Un restauro che è stato condotto con metodologie di tipo conservativo, orientato a ripristinare e mantenere gli elementi caratteristici di Palazzo Gambassi. L'edificio, realizzato in pietra, risale al XV secolo ed è stato un importante punto di riferimento per le attività rurali sul Monte di Brianza. Infatti, oltre ad ospitare delle stalle, aveva al suo interno un forno, un pozzo e una ghiacciaia. A testimonianza della sua centralità vi è anche il tracciato di un antico sentiero romano che attraversando il borgo passava proprio nel cortile interno del palazzo, proseguendo poi oltre l'antico arco gotico ancora visibile nei pressi dell'ingresso della struttura.

"Si tratta di un palazzo rurale che non eccedeva in decorazioni, era essenziale" spiega l'architetto Marta Bertani che, con l'ingegner Edoardo Redaelli, ha curato la ristrutturazione dell'edificio. La volontà di conservare il più possibile gli elementi originari è stata attuata a partire dalla copertura del tetto. "E' stato rifatto ma - spiega Bertani -la travatura principale e secondaria sono state conservate". Anche le tegole del tetto, là dove sostituite, sono state integrate con tegole simili, antiche, e non antichizzate.

Anche all'interno del palazzo sono stati eseguiti interventi conservativi, fatto salvo per il consolidamento dei solai. "Abbiamo cercato di conservare ovunque possibile le testimonianze della storia del palazzo anche la stratificazione" spiega l'architetto precisando come le pietre interne ed esterne siano state semplicemente sabbiate. Con la stessa ottica conservativa sono stati recuperati gli antichi pavimenti in cotto interni. Mattonelle sulle quali, nel corso degli anni, erano stati posati strati con pavimentazioni e materiali di diverso genere. L'intervento restaurativo ha quindi puntato alla rimozione dei materiali non originari in eccesso recuperando l'antica pavimentazione e mantenendola nelle condizioni in cui si trova.

Al piano superiore della struttura sarà realizzata una sala prove, una sala di registrazione e un ufficio. Gli elementi in legno sono stati sabbiati, e dove possibile, conservati. L'inserimento di nuovi elementi estranei alla struttura è stato effettuato in modo da non pregiudicare l'aspetto complessivo, riducendo l'impatto visivo e percettivo.

"Dove abbiamo dovuto aggiungere elementi, lo abbiamo fatto seguendo un concetto di linearità che non contrasti eccessivamente con l'ambiente" spiega Bertani che precisa "ad esempio l'inserimento dei serramenti è stato effettuato scegliendo un design minimale, con un colore che si coniugasse bene con quello della pietra delle pareti".
Inoltre, sono stati recuperati i camini, l'antico pozzo interno e presto sarà ripristinata anche l'antica ghiacciaia. Al piano terra, una volta ultimate i lavori di ristrutturazione, troverà spazio una cucina professionale che andrà ad affiancarsi alla sala pranzo già parzialmente allestita.

Restano limitate le opere che separano l'intervento di restauro dalla sua conclusione. Nelle prossime settimane e mesi verranno installati gli impianti di illuminazione e sarà ultimato l'impianto di riscaldamento. Sarà la volta, quindi, di porte e cancelli.
L'intervento di restauro ha avuto un costo superiore ai cento mila euro. Risorse in larga parte ottenute grazie a bandi pubblicati da enti superiori, messe a disposizione dall'ente Gal4Parchi e ottenute grazie al Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale dell'Unione Europea.

Pienamente funzionale, l'ala est di Palazzo Gambassi utilizzata da Scarlattine Teatro nell'ambito dei progetti culturali previsti dal partenariato pubblico privato siglato, a inizio dell'anno corrente, con il comune di Colle Brianza.

L. A.
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