Bulciago: con Suoni Mobili un viaggio virtuale fino al Giappone

Come tutte le date del festival, la serata di mercoledì 6 luglio a Bulciago non è stata solo all'insegna della buona musica, ma si è piuttosto trattato di vivere un'esperienza sonora, tutti insieme e lasciarsi attraversare da un ventaglio di emozioni intense.

All'esterno del piccolo Santuario dei morti dell'Avello, arroccato tra alberi maestosi e sentieri che conducono nel bosco, Suoni Mobili ha portato i Munedaiko, trio italo-giapponese che ha dato vita ad una performance impressionante, suonando i tradizionali tamburi chiamati taiko ed i flauti Shakuhachi e Shinobue, con un gesto scenico a tal punto strepitoso da rendere musica, spiritualità e danza un tutt'uno.

L'incontro tra la bellezza, la storia e la spiritualità del luogo assieme al forte potere liberatorio e catartico della performance, ha toccato corde profonde anche nel cuore di chi, di ritorno da una passeggiata tra i sentieri, si è ritrovato ad essere spettatore per caso. Il pubblico, la vera forza di Suoni Mobili, è stato numerosissimo al punto da non trovare quasi più posto per assistere allo spettacolo, anche in quest'angolo di pace della Brianza.

La serata è stata introdotta dalle entusiaste parole della vicesindaco Raffaella Puricelli e si è conclusa con gli occhi lucidi delle persone, persi in un viaggio fino al lontanissimo Giappone, nella sua spiritualità e tra i suoi suoni roboanti… il tutto nello spazio di un concerto.

Il festival Suoni Mobili, promosso dal consorzio Villa Greppi e da Musicamorfosi, continua ininterrottamentein un programma straordinariamente lungo fino al 14 Agosto.
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