Bosisio: è mancata la maestra Adolfa Spinelli. Ha cresciuto intere generazioni di ragazzi

Adolfa Spinelli in una foto del 2019 tra la dirigente Orsula Moro e il sindaco Andrea Colombo
Generazioni di alunni, oggi genitori e rispettivi figli, sono stati educati alla conoscenza, insegnata mai in maniera nozionistica ma attraverso il fare e l’esplorazione, al fine di incentivare la curiosità e l’utilizzo della logica, senza lasciare indietro nessuno nell’apprendimento. È venuta improvvisamente a mancare Maria Adolfa Spinelli, per 40 anni maestra all’istituto comprensivo di Bosisio Parini e dal 2019 in meritata pensione: una persona ancora piena di energia, dinamica che aveva ancora tanti interessi. Coltivava in maniera sincera i rapporti con le persone e teneva compagnia agli amici con le storie che ogni giorno era solita pubblicare sullo stato Whattsapp, dando spesso il buongiorno. Per questo la sua prematura scomparsa, a 65 anni, ha lasciato ancora più sgomenti.

La notizia delle sue precarie condizioni di salute si era presto diffusa: un malore nella notte di sabato 9 luglio l’aveva lasciata in bilico tra la vita e la morte, fino al decesso, avvenuto ieri mattina. Nel frattempo, la voce aveva trovato eco tra gli ex alunni e l’ambiente scolastico, dove ha visto crescere tantissimi alunni e dove ha dimostrato le sue capacità di essere all’avanguardia nel metodo di insegnamento. “Adolfa è stata una colonna portante della nostra scuola, instancabile, disponibile e piena di energia. Centinaia di bambini, a Bosisio prima e a Cesana poi, sono cresciuti grazie ai suoi insegnamenti – ha commentato la dirigente scolastica Orsola Moro - Ha saputo trasmettere non solo le conoscenze, ma anche il senso civico e la voglia di impegnarsi per una società più giusta e sostenibile. Era cresciuta professionalmente negli anni ‘70/‘80 sotto la direzione di Giovanni Belgrano, quando molte metodologie che poi sarebbero diventate prassi negli anni successivi erano considerate ancora sperimentali, come la didattica laboratoriale. Era una fautrice della didattica del “fare”: vedendo, sperimentando e toccando con mano, nessun bambino, nemmeno quelli con maggiori difficoltà, rischiava di rimanere indietro rispetto agli altri perché lei riusciva a fare in modo che ognuno tirasse fuori le proprie potenzialità”. La preside ha ricordato i progetti condotti al momento dell’avvio del suo incarico a guida dell’istituto: “Nel 2014, l’anno in cui sono arrivata a Bosisio, aveva organizzato la giornata del pi greco, esattamente il 14 marzo 2014. Insieme ad altre colleghe ed ex colleghe era stata una delle promotrici nel 2015 della giornata dedicata a Giovanni Belgrano, in occasione del ventennale della morte, e dell’intitolazione di quella che prima si chiamava “aula tappeto” e che oggi tutti chiamiamo “aula Belgrano”. La scuola di oggi, ormai burocratizzata e spesso contraddistinta da ingerenze da parte dei genitori nella didattica, l’aveva un po’ stancata. Non i bambini, con i quali avrebbe continuato fino a ottant’anni, ma la deriva che aveva preso la scuola”.

L’ultimo incontro tra la preside e la storica insegnante è stato lo scorso settembre sul battello Vago Eupili in occasione della presentazione del libro “Ricomporre frammenti. Storie dai corridoi di Villa Beretta” di Michela Mauri. “Era contenta, raccontava di essere impegnata nel volontariato e di avere tanti progetti. Mi dispiace che non sia riuscita a godersi la sua meritata pensione” ha aggiunto la dottoressa Moro.

Adolfa, dopo una prima esperienza alla scuola de La Nostra Famiglia, nel 1993 era arrivata alla scuola primaria Italo Calvino di Bosisio dove ha insegnato per gran parte della sua carriera, prima di approdare, negli ultimi anni prima della quiescenza, a Cesana Brianza.

“Apprendo con sgomento la notizia della morte prematura della maestra Adolfa Spinelli che, da poco andata in pensione, avrebbe avuto il diritto di meritarsi il riposo tra gli affetti familiari e amici più cari – ha commentato il presidente del consiglio comunale Giuseppe Borgonovo - Adolfa resterà nella memoria di tanti cittadini: è stata maestra per tantissime generazioni, di genitori e figli. Ho un ricordo lucidissimo di lei, come di un’eterna ragazza: è l’immagine della stessa insegnante che ricordo di avere visto negli Settanta quando io avevo cominciato le scuole elementari e lei aveva appena iniziato a esercitare la professione. Un’immagine sempre uguale a se stessa, giovanile ed estremamente dinamica. L’ho conosciuta più come amministratore pubblico piuttosto che come studente: ho avuto diverse occasioni di collaborazione prima come assessore all’istruzione (1999-2009) e poi come sindaco, dal 2009. Sicuramente è una figura di insegnante facilmente riconoscibile e significativa, anche per la sua presenza fissa a scuola. Colgo l’occasione per manifestare alla famiglia le mie condoglianze e quelle di tutto il consiglio comunale”.

Il sindaco Andrea Colombo, raggiunto dalla notizia, si è detto profondamente addolorato: “La ricorderemo sempre come una validissima insegnante, che ha forgiato generazioni di cittadini bosisiesi, ma soprattutto come una persona davvero per bene, affezionata alla propria comunità. ci stringiamo al dolore dei parenti, esprimendo il nostro più profondo cordoglio”.

Tra gli ex studenti da lei formati, alcuni di loro oggi siedono nel consiglio comunale, rappresentando un’espressione politica della comunità. Paolo Gilardi di Bosisio nel cuore è stato accompagnato da Adolfa nei cinque anni di scuola elementare, in coppia insieme alla maestra Lucia. “Ricordo Adolfa come una maestra appassionata al suo lavoro che sapeva trasmettere emozioni ai bambini quando insegnava. Che si trattasse di matematica, storia o geografia, il suo impegno era sempre al massimo. L'educazione ed il rispetto erano alla base della sua professionalità. Per i tanti cittadini bosisiesi di oggi, cresciuti da Adolfa, resterà per sempre la nostra Maestra. Ci mancherà tanto”.

Il collega e capogruppo di Bosisio Viva Giacomo Gilardi ha affidato un ricordo ai social: “Le persone, quelle importanti, non le potremo mai dimenticare. Grazie per tutto quello che sei stata per me, per noi, per tante generazioni di alunni che hai cresciuto. Ciao insegnate di vita”.

Negli anni della pensione, aveva continuato a coltivare i suoi numerosi interessi ed era al fianco della figlia, residente in Svizzera. Da pochi giorni era rientrata a Inverigo, dove risiedeva ma aveva già programmato una nuova partenza per Ginevra. Un viaggio che, purtroppo, non è riuscita a portare a compimento.

Maria Adolfa Spinelli ha lasciato il marito Luigi, l’amata figlia Erica e il cognato Carlo. La salma si trova presso la sala del commiato a Merone in via Emiliani dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.30. La cerimonia per l’ultimo saluto si terrà giovedì 14 luglio alle 15 presso il santuario di Santa Maria della Noce a Inverigo dove risiedeva con il compagno di vita. Al termine proseguirà per la cremazione. 
M.Mau.
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