Costa: conclusi i lavori al cimitero. Si valuta un monumento per la dispersione delle ceneri

Grazie al bando regionale sulla sicurezza, si sono conclusi i lavori al cimitero di Costa Masnaga. Con i 20.000 euro di risorse arrivate da Regione Lombardia, il Comune è riuscito a rinnovare la zona dei vecchi colombari e quella di ossari e cinerari, che era stata realizzata oltre cinquant'anni fa. Le opere che si sono da poco concluse hanno riguardato lo scostamento, la verniciatura e l'intonacatura delle pareti, oltre al rifacimento dei bagni del personale. Poiché l'area in cui si trovano gli ossari era buia, è stato deciso di dotarla anche di illuminazione e di sistemarne il soffitto.
"È un lavoro che doveva essere fatto: in generale abbiamo privilegiato questi interventi per rendere decorosa la zona" spiegano dal Comune. I programmi sulla sistemazione del camposanto però non sono finiti. "Ci è stato regalato un progetto riguardante un monumento per la dispersione delle ceneri, che ogni cimitero dovrebbe avere, ma che pochi ad oggi hanno realizzato. Vorremmo crearlo in modo che chi vuole disperdere le ceneri, può farlo. Pensiamo di portarlo avanti e finanziarlo" aggiungono dall'amministrazione del sindaco Panzeri.

Il cimitero di Costa Masnaga

La giunta masnaghese ha preso poi un'altra decisione in relazione alla disponibilità di spazi, che vanno sempre più riducendosi; non realizzare nuovi colombari, ma incentivare la riesumazione delle salme. "Abbiamo scelto di non costruire nuovi colombari perché stavano finendo. Più del 50% delle persone scelgono la cremazione e quindi le tombe non sono più necessarie. La concessione di quelle più antiche era in scadenza: abbiamo dato la possibilità di un nuovo rinnovo per venti anni oppure la possibilità di riesumare la salma per lasciare libero il posto".
Si trattava di complessivi 40 posti: la metà delle persone hanno deciso di eliminare le tombe scegliendo in alcuni casi di ricongiungere i resti. La scadenza dei prossimi colombari sarà invece nel 2027, ma inizia a esserci carenza di disponibilità. "L'amministrazione ha deciso di dare una possibilità a chi aveva la perpetuità - specificano ancora dal municipio - Qualora rinunciassero alla perpetuità, il Comune pagherebbe tutte le spese, compresa la cremazione. Resterebbero a carico dei privati soltanto le decorazioni sulle celle funerarie".
In questo modo sono stati recuperati 24 nuovi colombari. "Questa operazione sarà fatta anche nel 2022 in modo da portare la disponibilità a 40 posti, numero che ci consente arrivare coperti fino al 2027, data in cui ci sarà la prossima scadenza".
La zona dove si è operato è quella più vecchia, risalente alla metà degli anni Settanta. "L'operazione è stata possibile perché erano trascorsi 40 anni dall'inumazione. Abbiamo dovuto ricorrere alla cremazione di quasi tutte le salme che erano decomposte ma con lo scheletro intatto. Tutto è stato regolarmente registrato in comune, compresa la cremazione". La spesa è stata pari a 20.000 euro, Iva compresa.
M.Mau.
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