Bosisio: si è concluso 'Batti cuore'. E' festa in oratorio

Cinque settimane intense di amicizie, divertimento ed esperienze. Si è concluso con una grande festa nella serata di giovedì 14 luglio l’oratorio estivo di Bosisio Parini, al ritmo di “batti cuore”, il motto che segnata il tema di quest’anno. L’oratorio è stato frequentato ogni settimana da un centinaio di bambini, mentre nel complesso sono stati 150 gli iscritti a questa edizione 2022. Ciascuna settimana è stata caratterizzata da un tema che ha accompagnato le giornate dei ragazzi.



La prima settimana è stata all’insegna dell’avventura: dopo che è stata trovata una pergamena nel campanile della chiesa parrocchiale di Sant’Anna lasciata da Re Artù, si sono aperte le sfide da superare per individuare il tesoro nascosto e arrivare a diventare “cavalieri del batticuore”. Tra le prove c’è stata la realizzazione dell’Exacalibur in legno, alla quale ha contributo Maurizio Chiamone, il rogenese che ha realizzato le statue in legno che animano il bosco di Casletto in prossimità del lago. I ragazzi hanno poi raggiunto questo luogo, denominato dagli animatori bosco incantato, per completare la caccia al tesoro. I ragazzi hanno poi partecipato, come tutte le settimane, alla gita in canoa. 



Nella seconda settimana, la protagonista della storia ideata dagli animatori è stata Crudelia de Mon, principale antagonista nel romanzo “I cento e un dalmata”, di Dodie Smith, poi divenuto un film. Da Londra aveva raggiunto Bosisio Parini con un malvagio scopo: rapire un cucciolo di cane. Per fortuna, grazie all’acume dei bambini, il piccolo è stato trovato e liberato dalla grinfie dell’antipatico personaggio. Anche durante questa settimana c’è stata la gita, destinazione motocross. I bambini hanno avuto l’opportunità di vedere da vicino il motodromo, circuito di prima classe che in passato ha ospitato anche i campionati del mondo.



Nella terza settimana i bambini si sono trasformati in giornalisti e hanno imparato a fare un’intervista. Tra gli ospiti lo youtuber Michele Molteni di Costa Masnaga che è arrivato in oratorio e, nei giorni successivi, ha inserito nei suoi video uno scorcio della sua esperienza. Ancora in terra bosisiese, poi, l’escursione della settimana: la meta è stata una fattoria, dove i ragazzi hanno appreso il procedimento per la produzione del latte che arriva fresco sulle loro tavole per la colazione.
La quarta settimana è stata dedicata allo sport: tra gli invitati, c’è stato anche un ex calciatore di serie A, Paolo Monelli, che oggi allena le ragazze dell’Under19 del Monza. Proprio perchè giornate sullo sport, si è deciso di portare nuovamente in visita al motocross.


In quella che si sta concludendo, nonché ultima settimana, c’è stata l’uscita in battello e la preparazione della festa finale, che si è tenuta giovedì 14 luglio in un oratorio gremito di persone: circa 200 tra genitori e familiari ad applaudire gli oltre cento bambini, che hanno ricevuto un attestato di partecipazione a conclusione del percorso.



“Il nostro ringraziamento va al parroco don Giuseppe Farioli per il grande aiuto, alla collaborazione del comune (in particolare l’assessore Valeria Minoretti che ci ha aiutato con la raccolta della iscrizioni) e alla contabile Mariarosa Farina” - ha detto l’animatore Antonio Brambilla - Abbiamo suddiviso i bambini per fasce d’età, in modo che facessero più gruppo perchè agevolati dal fatto che fossero coetanei. Alla fine di ogni giornata, poi, un cospicuo numero di collaboratori si è occupato della pulizia in modo che al mattino potessimo trovare tutto pulito. Insieme a loro, ringraziamento tutte le persone che hanno aiutato durante i pasti, forniti dalla società Bibos”.



Gli animatori di questo oratorio sono stati Antonio Brambilla, Alessandro Brambilla, Nicole Palazzolo, Marco Consonni e Cesare Elli. Al loro fianco un piccolo gruppo di aiuto animatori che hanno contributo alla gestione dei bambini. “Sono stati davvero bravi nel darci una mano e siamo contenti perchè, grazie a quest’esperienza, hanno stretto amicizie più forti rispetto a quando sono entrati qui”.
M.Mau.
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