Galgiana in lutto per Carletto Villa, ex custode dell'oratorio

Carletto Villa durante l'intervista di Sentieri e Cascine
Sono in programma questa mattina i funerali di Carlo - per tutti Carletto - Villa. Una figura notissima a Galgiana di Casatenovo, dove per anni è stato un punto di riferimento per le strutture parrocchiali. Per oltre trent'anni infatti, il 90enne aveva gestito il bar dell'oratorio di cui era stato custode. Un'attività avviata quando parroco era don Antonio Brambilla e proseguita nei decenni successivi. A ricordarlo in queste ore sono stati i volontari dell'associazione Sentieri e Cascine presieduta da Francesco Biffi che insieme ai fotografi dell'AFCB lo avevano intervistato nel 2012 nell'ambito del progetto ''Non si butta via niente'' sulla vita rurale casatese nel novecento. In quella circostanza, Carletto aveva raccontato un aneddoto particolare: nel 1943 aveva scontato sessantasei giorni di carcere per aver cantato, durante la tradizionale festa dei coscritti di allora, la canzone Bandiera Rossa. Fermato a Cortenuova di Monticello - dove lavorava presso l'allora Agrati-Garelli - dalle forze dell'ordine, il casatese era stato tradotto a Como.
E poi ancora i suoi ricordi si erano spostati sulla frequentazione delle scuole, la recita del rosario e delle preghiere in chiesa e nelle corti, i momenti conviviali intorno ad un tavolo in occasione di pranzi o cene con le pietanze dell'epoca.
Un piccolo frammento di una serie di ricordi che l'anziano aveva condiviso - tramite video - dieci anni fa e che sono stati riportati alla memoria in questi giorni segnati dalla sua scomparsa.
Carlo Villa lascia la moglie Rosa, i figli Luisella e Dario, con i nipoti. Al termine delle esequie nella chiesa di Galgiana, la salma sarà tumulata nel vicino cimitero.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.