Molteno: il libro ''Gli amanti sommersi'' di Mattia Conti diventa spettacolo teatrale

Dal libro allo spettacolo teatrale. Marzio, Giovanni, Glauco, i "Dinosauri", ma anche Gianna e Neri, due partigiani protagonisti dell'arresto di Mussolini. Sono i personaggi del romanzo storico dello scrittore Mattia Conti, dal titolo "Gli amanti sommersi", che saranno presenti anche nello spettacolo teatrale tratto dal volume. Scritto e diretto dallo stesso Conti, l'opera vuole far immergere nelle atmosfere del testo, senza riproporre in maniera integrale il libro, pur rimarcandone le emozioni.
Il volume edito da Solferino Libri è uscito lo scorso anno: è ambientato negli anni Trenta di questo millennio, in un futuro che si auspica non possa arrivare mai.

Mattia Conti

L'Italia è appena uscita dalla pandemia e si trova dominata da una dittatura digitale che, attraverso l'incessante sorveglianza dei mezzi tecnologici, ha preso potere riuscendo a indirizzare sentimenti e opinioni. I dissidenti sono i "Dinosauri", ovvero coloro che hanno scelto di rinunciare alla comunicazione digitale, mentre la Resistenza combatte ancora alla vecchia maniera con messaggi, imboscate e tradimenti. Marzio, un comandante e Giovanna, una staffetta, compiendo alcune ricerche, si imbattono in una storia molto simile alla loro, quella di Gianna e Neri. I due giovani, davanti a queste vicende, iniziano a interrogarsi: il destino è segnato o può essere trasformato?
L'idea di trasformare il testo in una pièce è nata lo scorso inverno e dalla primavera Conti ci sta lavorando, affiancato da Nicola Bizzarri, l'interprete e da Sara Velardo, che ha ideato e curato tutte le musiche. "Lo spettacolo è nato dalla volontà di arrivare al pubblico attraverso canali diversi: vorrei portarlo in giro e arrivare al pubblico anche con questo mezzo. Mi piaceva l'idea di raccontare il romanzo in versione teatrale. Ho chiamato subito Nicola e Sara, con cui avevo già lavorato: volevo portare gli spettatori in un futuro vicino, inquietante, distopico che speriamo non si avvicini mai".

A Bizzarri il compito della voce narrante che racconta sia le storie di oggi che quelle del passato, mentre Velardo accompagna con musiche preparate su misura per la rappresentazione. "Ci piaceva istituire il dialogo tra attore e musica: mi ha aiutato molto collaborare con Sara e Nicola perchè la scrittura è molto diversa. Lavorando con il corpo e la voce dell'attore e con una costruzione musicale, sei portato a fare scelte diverse e a crescere. È difficile fare tagli sul romanzo, soprattutto quando lo hai scritto tu, e pensare a come impostarlo. Nell'ora di uno spettacolo devi condensare tutto il racconto".
Non è la prima volta che Conti si cimenta come regista: aveva già prodotto, entrando in contatto con Sara Velardo, "Agosto 1957 Eiger: l'ultima salita", ispirato alla vicenda di quattro alpinisti e del loro tentativo di scalata alla Parete Nord dell'Eiger che divenne tragedia.
In questa occasione però doveva lavorare su un testo scritto da lui stesso, compiendo quindi anche un importante lavoro di adattamento. "Volevo restituire l'idea del romanzo e non raccontarlo in maniera didascalica. Volevo raccontarne le suggestioni, quindi ho scelto una strada di atmosfera e meno di narrazione. Per chi non ha letto il libro, non c'è pericolo di rovinarsi la trama, però chi lo vede può entrare nel romanzo".

Nicola Bizzarri

La voce è stata affidata all'attore Nicola Bizzarri, che dirige una scuola di teatro a Oggiono. "Interpreto un personaggio che non è presente nel libro, ma legge quello che succede - spiega in merito al suo ruolo - In scena non ci saranno i personaggi del romanzo interpretati da me, ma sarò io ad andare a rievocarne le emozioni, l'ambiente e la dimensione di quello che si sta leggendo. Il mio personaggio è un dinosauro, in veste di narratore. La parte più complessa è stato tenere un approccio particolare di lettura, senza dover interpretare i personaggi. La mia è un'interpretazione leggera e non marcata sui personaggi, ma concentrata sulle emozioni". Come ha anticipato Conti, le musiche giocheranno un ruolo importante nella messa in scena: "Le musiche aiutano tantissimo a riportare il pubblico nel momento citato del romanzo, anche a livello di ritmo. È una specie di viaggio all'interno di emozioni e immagini che si trovano nel romanzo, dando una linea di quello che succede e del messaggio che Mattia ha voluto dare alle parti del romanzo. Anzi, vuole essere un modo per invogliare a leggere il libro".
La prima teatrale avverrà nel paese natio di Mattia Conti: andrà in scena venerdì 2 settembre alle 21 nel parco di villa Rosa a Molteno. In caso di pioggia si terrà nella palestra della scuola media.
M.Mau.
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