Morte di Gorbaciov: il ricordo della sua visita a Missaglia nel '93
Si è spento nelle scorse ore a 91 anni Mikhail Gorbaciov: il suo nome è legato a doppio filo alla perestroika e ad un'intera epoca di cambiamenti storici conclusasi nel 1991 con il crollo dell'Urss, di cui fu l'ultimo presidente prima di cedere il potere al suo rivale Boris Ieltsin.
Un ricco buffet con cibo a volontà, consumato al termine della visita fra i reparti della casa vinicola e poi il trasferimento a Milano per una manifestazione pubblica con l'allora arcivescovo Carlo Maria Martini alla Scala.
Gorbaciov tornò nel lecchese qualche mese più tardi e fu ospitato per una cena conviviale presso il ristorante Cà Bianca di Oggiono. Con lui anche la moglie Raissa, mancata nel 1999, che con il suo sorriso e la sua eleganza ha rivoluzionato l'immagine della first lady sovietica.
Per il nostro territorio resta nella memoria la sua visita a Missaglia. Un arrivo, quello in Brianza, reso possibile dall'onorevole Gianni Cervetti, deputato tra le fila del PDS, ma anche primo presidente di Vera Brianza, l'associazione di imprenditori locali nata su impulso di una serie di figure di spicco attive fra il meratese e il casatese, fra cui Nando Caldirola. Era stato proprio l'ex patron della casa vinicola - scomparso nel marzo 2021 - a ricordare l'arrivo di Gorbaciov nell'intervista realizzata in occasione del suo ottantesimo compleanno.
Un paio di immagini della cena alla Cà Bianca di Oggiono. Nando Caldirola
al centro fra Mikhail Gorbaciov e Carlo Comi della pasticceria di Missaglia
Gorbaciov arrivò a Missaglia dopo una visita a Piacenza facendo tappa proprio in Via Agazzino, quartier generale dell'azienda Caldirola. Ad accoglierlo una moltitudine di persone: imprenditori, autorità, ma anche semplici cittadini, desiderosi di poter conoscere più da vicino l'ultimo segretario del Pcus, ideatore della Perestrojka e Nobel per la Pace nel 1990.
Gorbaciov tornò nel lecchese qualche mese più tardi e fu ospitato per una cena conviviale presso il ristorante Cà Bianca di Oggiono. Con lui anche la moglie Raissa, mancata nel 1999, che con il suo sorriso e la sua eleganza ha rivoluzionato l'immagine della first lady sovietica.