Casatenovo: a bilancio più risorse per coprire l'aumento dei costi di gas ed energia. Galbiati, 'situazione che ci preoccupa'

Il sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati
L'aumento dei costi di gas ed energia elettrica preoccupa anche il Comune di Casatenovo. I dati, messi nero su bianco dall'ufficio ragioneria, confermano infatti i timori dell'amministrazione che ha già dovuto apportare dei correttivi al bilancio di previsione 2022 rispetto all'andamento passato, per fronteggiare un incremento di spesa notevole.
Ecco qualche cifra che chiarisce meglio la situazione. Per il riscaldamento nell'anno 2021 il Comune di Casatenovo aveva impegnato 181.756,72 euro complessivamente, più o meno i consumi storici di tutti gli edifici pubblici. Nel bilancio 2022 invece, la maggioranza ha dovuto prevedere ben 402.950,00 euro (ultima stima effettuata a luglio, sulla base delle bollette di aprile), con un incremento di euro 221.193,28, pari al 121,70%.
Per quanto riguarda invece l'energia elettrica, lo scorso anno sono stati spesi 222.838,18 euro. Nel bilancio 2022 invece, l'amministrazione Galbiati ha stanziato 265.250,00 euro (stima effettuata a luglio, sulla base delle bollette di aprile), con un incremento di 42.411,82 euro, pari al 19,03%.
La situazione tuttavia, come conferma il sindaco Filippo Galbiati, va peggiorando. Un esempio? L'illuminazione pubblica delle strade. Se la fattura di luglio 2022 ammonta a circa 30mila euro, un anno esatto fa per lo stesso servizio il Comune aveva speso 10mila euro euro. ''Questo ci preoccupa molto'' il commento del primo cittadino. ''Abbiamo quindi effettuato nuove previsioni per le spese che dovremo coprire nei prossimo mesi per ora con ulteriore fabbisogno per il gas di 21mila euro (ma temiamo non siano sufficienti visti gli aumenti ventilati) e di 70mila euro per l'energia elettrica''.
Il Comune è in attesa delle ultime fatture del gas di giugno per adeguare le previsioni di coperture necessarie. ''Al momento possiamo contare su 24mila euro già assegnati dallo Stato e su altri 57mila euro, per i quali non è stato ancora effettuato il riparto, del Decreto Aiuti bis. Insomma, Anci lo sta facendo presente: siamo in una situazione veramente allarmante per i bilanci dei Comuni, così come per famiglie ed imprese. Abbiamo scostamenti come si può notare notevoli, di portata mai vista nella storia degli ultimi decenni e molto rapidi'' ha proseguito Galbiati, concludendo con una nota di amarezza e preoccupazione. ''Il nostro è un bilancio sano che ad ora può sostenere questo impatto, non senza fatica ed un lavoro continuo di ottimizzazione delle risorse. Ma se la situazione non si arresta e non inverte, i Comuni saranno inevitabilmente costretti a tagliare servizi pubblici''.
G. C.
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