Dal 15 torna il Festival delle Geografie. A Villasanta si parlerà di ''abitare il futuro''
Scienziati, letterati e artisti indagheranno i cambiamenti, i limiti, le sfide e le speranze della società di oggi in 25 eventi pensati appositamente per il palco del Festival. Tutti i contributi sono come sempre rivolti al pubblico ampio, vario e affezionato che è la vera anima del festival.
E la scelta del verbo abitare? ''Non è casuale: parla del nostro rapporto con lo spazio e del nostro essere, prima di tutto, cittadini. Il contesto del Festival, il luogo in cui sorge il nostro laboratorio di idee, la città diffusa brianzola, con il suo essere spazio ibrido, territorio misto tra la metropoli e le Alpi, in cui le tensioni dell'urbano e del rurale giocano una partita particolare, ha avuto un suo peso. I territori di frontiera, del resto, come ogni zona di confine, offrono molti spunti alla lettura geografica''.
Il Festival 2022 prenderà avvio con una lectio magistralis di Dino Gavinelli, una delle voci più autorevoli della geografia italiana, che durante la prima serata guiderà il pubblico alla scoperta delle cornici interpretative di Antropocene e Capitalocene, cercando di coglierne gli aspetti interessanti per immaginare il futuro che verrà.
In seguito si continuerà a parlare di futuro ma con un linguaggio diverso, quello della musica e della poesia, con il gradito ritorno al Festival del trio Sormani Tamburrini Biella e con il loro spettacolo (s)Cartoline: saluti dal futuro.
Il venerdì del Festival riconfermerà la collaborazione con l'Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) e la presenza di un corso di aggiornamento dedicato ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Quest'anno il laboratorio promosso da AIIG sarà dedicato ai percorsi di educazione civica e al potenziamento delle competenze di cittadinanza. Formatori del corso saranno la prof.ssa Elena Riva dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e il prof. Thomas Gilardi dell'Università degli Studi di Milano. All'ora dell'aperitivo previsti dialoghi con cinque studenti di geografia che hanno deciso di creare la pagina Instagram @geografiainpillole e un podcast chiamato GeoTalk, con l'intento di innovare il modo di comunicare la geografia per intercettare anche i più giovani.
A seguire prenderà il palco la compagnia teatrale dell'Associazione Amici della Speranza che proporrà lo spettacolo: "La favola di Giuan Noè e l'assemblea degli animali", liberamente ispirato da "L'assemblea degli animali" di Filelfo, uno dei casi editoriali di successo del 2021.
La prima serata di venerdì vedrà invece protagonista l'antropologo Andrea Staid, che condurrà i presenti in un viaggio tra le molte declinazioni umane del verbo "abitare", parola che nei vari angoli del nostro Pianeta assume significati diversi, che possono insegnarci qualcosa del nostro modo di rapportarci all'ambiente.
Il sabato de "Il Libro del Mondo" sarà ricco: al mattino sarà presentato il progetto scolastico Spazio allo spazio sviluppato all'interno delle scuole medie di Villasanta che consente agli allievi di conoscere e sperimentare il mondo degli astronauti. Al Festival dialogheranno con Marianna Daniele - insegnante e ricercatrice nelle terre polari - di cambiamenti climatici, Artide e Antartide.
Nel pomeriggio andrà in scena il primo torneo di debate (dibattito a squadre) del Festival, attraverso il coinvolgimento di studenti provenienti dai quattro istituti scolastici convenzionati con la nostra associazione: ISS Vanoni di Vimercate, ISS Gandhi di Besana in Brianza, Liceo Frisi e Liceo Porta di Monza. Gli studenti, alla presenza di una giuria composta da docenti e amministratori, si affronteranno sul tema: "una buona Amministrazione deve avere fra i suoi obiettivi prioritari la promozione della Cultura". Sempre nel pomeriggio con la partecipazione di due urbanisti, Fulvio Adobati e Andrea Debernardi si parlerà di mobilità e telelavoro: il nostro modo di muoverci, di abitare e di lavorare cambierà dopo l'esperienza pandemica e come?
Insieme a Giacomo Pettenati, geografo dell'Università di Torino, ci sarà l'occasione di affrontare un viaggio nei paesaggi del cibo globale per capire come il modo con cui produciamo e consumiamo cibo abbia e avrà un ruolo importante per affrontare alcune delle sfide ecologiche che ci attendono.
Con Alfredo Somoza e Valentina Nargino si parlerà poi di turismo, uno dei più remunerativi settori economici del pianeta, che lavora 24 ore su 24 e muove sempre più persone: come sta cambiando? Quali sono gli obiettivi che dovremmo perseguire in futuro per evitare che l'industria del turismo passi su luoghi e persone come uno schiacciasassi?
All'orario dell'aperitivo si viaggerà invece per la provincia italiana protagonista di storie di innovazione e cambiamento grazie a Strade Blu con Valentina Lovato e Claudio Caprara giornalisti de "il Post".
Nella prima serata di sabato il formatore e giornalista Daniele Scaglione, autore del libro "Più idioti dei dinosauri" dialogherà con i redattori di Ein#Radio, la radio scolastica dell'Istituto Einstein di Vimercate, per capire quale ruolo i cittadini possono giocarci nella grande partita per affrontare i cambiamenti in corso.
La domenica invece si partirà con una esplorazione del Fondo Camperio e grazie a Valeria Bassani si potrà scoprire quale idea di futuro albergasse nel cuore dei Camperio, la famiglia di viaggiatori ed esploratori che tra Ottocento e primi Novecento partirono da Villasanta verso i quattro angoli del mondo.
Con Claudio Pomo dell'associazione Essere Animali si parlerà dell'importanza di scelte alimentari che sostituiscano la carne tanto sul piano etico quanto su quello ecologico.
Per chiudere la mattina Niccolò Scaccabarozzi, accompagnato al pianoforte da Luca Pricone interpreterà alcune arie famose, indicandoci come suoni e melodie diventino talora la grammatica capace di segnare gli spazi geografici.
Nel pomeriggio "ritorno del lupo": dialogo sulla nostra percezione e del nostro rapporto con la natura, di biodiversità e della nostra convivenza con le comunità animali in un'epoca in cui si parla di estinzione di massa. Lo si farà con una voce autorevole come quella di Luca Canova professore di Zoologia all'Università di Pavia, in passato direttore del Parco Regionale Adda-sud e della Riserva Naturale di Monticchie.
Con Federica Del Fabbro e Davide Cazzaniga dell'associazione Selva Urbana si parlerà di riforestazione e di questa esperienza di cittadinanza attiva che può dare stimoli sul modo migliore per affrontare il futuro e i suoi cambiamenti senza restare a guardare.
La chiusura del Festival sarà in musica. Matteo Ceschi, accompagnato dalla chitarra e dalla voce di Camilla Grassi, presenterà il suo libro "Note per salvare il pianeta", un viaggio a ritroso nel ruolo che la musica ha svolto nel far salire alla ribalta tematiche connesse alla natura e all'ecologia.
A seguire una esibizione dell'Orchestra Felice, un progetto scolastico nato a Villasanta trasformatosi poi in una orchestra vera e propria, che ha preso la sua strada girando l'Italia.
Per tutti i quattro giorni di Festival, e nella settimana successiva, saranno esposte tre mostre fotografiche: Bunkers dedicata al lavoro di Andy Rocchelli, fotoreporter morto nel 2014 in Donbass mentre documentava la condizione dei civili intrappolati nella guerra ad est dell'Ucraina. Ecosistemi di Alessandro Sala, sulle molte forme alternative dell'abitare che si sono sviluppate in giro per il nostro paese grazie a una sempre più forte ricerca di contatto con la natura innescato anche dalle limitazioni dovute alla pandemia. Infine, Ancora in cammino un viaggio che Bruno Zanzottera e Elena Dak hanno documentato stando per due mesi insieme alle popolazioni nomadi Rabari nel nord dell'India e una più generale riflessione sulle forme di nomadismo nel nostro tempo.
Ci saranno anche due momenti dedicati ai più piccoli: il sabato mattina, grazie al Consorzio Comunità Brianza, giocheremo con l'oca per costruire il futuro, un gioco dell'oca formato gigante per prendere confidenza con i temi dell'agenda 2030 delle Nazioni Unite. Domenica pomeriggio "Sognare il domani", un laboratorio creativo per immaginare il futuro insieme, a cura della cooperativa Pandora.
Come ogni anno, sempre operativo nei giorni della manifestazione un Punto Ristoro con selezione di aperitivi a tema che accompagneranno il susseguirsi degli eventi, laboratori per i più piccoli, la Libreria del Festival con tutti i titoli presentati durante le quattro giornate ma anche molto altro in materia di viaggi, geografie, luoghi e culture. Anche per la quarta edizione il Festival sarà in streaming tramite il sito e la pagina Facebook.
''Con questo vasto programma, attraverso molti dialoghi, incontrando diversi punti di vista, cercheremo, ancora una volta, i segni che ci aiutino a decifrare le pagine del Libro del Mondo e ad essere parte attiva nei suoi processi di cambiamento. In ossequio a un vecchio principio (sempre valido), cercheremo di fare della quarta edizione del Festival un luogo in cui pensare in modo globale possa aiutarci ad agire, concretamente, a livello locale'' concludono gli organizzatori.
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