Oggiono: durante la festa patronale presentati i lavori finali nella chiesa di S.Agata

Una mattinata speciale per la comunità oggionese quella che si è svolta quest'oggi, venerdì 16 settembre, in occasione della festa di Sant'Eufemia, patrona della città.
Una ricorrenza importante, che ha riportato in parrocchia don Gianni dell'Oro - attuale parroco a Rogeno, con un trascorso a Oggiono - e don Fabio Turba, cresciuto spiritualmente proprio nel vicino oratorio, dove è stato coadiutore; i due sacerdoti hanno ricordato rispettivamente il 45° e il 35° anniversario di ordinazione.

Il rinfresco allestito all'esterno della chiesa di Sant'Eufemia

La messa nella chiesa di Sant'Eufemia ha preso il via alle ore 10.30 e, oltre a numerosi fedeli, hanno preso parte anche le autorità locali, tra tutte il sindaco Chiara Narciso, l'onorevole - ed ex primo cittadino - Roberto Paolo Ferrari e il consigliere regionale Raffaele Straniero. La celebrazione eucaristica si è svolta in un clima di gioia e riconoscenza, guidata dalle parole del parroco Maurizio Mottadelli, del vicario don William Abbruzzese e del diacono - da poco più di un anno trasferito nella parrocchia di Viganò - Alessandro Misuraca, oltre che degli altri sacerdoti intervenuti.
Erano presenti alla funzione anche molti altri religiosi del territorio, che hanno partecipato attivamente allo svolgimento della celebrazione, ringraziando la comunità parrocchiale di Oggiono per averli invitati ed i cittadini per averli accolti con così tanto entusiasmo.

Le autorità e i volontari radunati all'esterno della parrocchia oggionese

Particolarmente emozionanti le parole di don Gianni che, nel corso dell'omelia, ha voluto ricordare i suoi anni di attività presso la comunità pastorale San Giovanni Battista, rivolgendo un particolare pensiero ai momenti trascorsi in oratorio, ancora vivi nel suo cuore. In riferimento alla Santa Patrona, martire proprio il 16 settembre del 303 d.C., il religioso ha voluto ricordare che, in seguito alla morte, vennero collocate all'interno della sua tomba i testi di professione di fede cattolica e quella eretica. Alla riapertura dell'urna, la Santa teneva stretto fra le sue mani il libro sacro cattolico, mentre ai suoi piedi vi era il testo eretico.

Nell'immagine sopra, don Fabio Turba. Sotto don Gianni Dell'Oro

''Senza presunzione, se potessi metterei tra le mani di Sant'Eufemia un oratorio come quello che ho trovato qui ad Oggiono, frequentato non solo da bambini ma anche da adolescenti ed adulti che nel corso della loro vita hanno sempre frequentato la struttura con interesse ed orgoglio'' ha affermato don Gianni. ''Ancora, tra le sue mani metterei una comunità come questa, dedita alla fede e alla liturgia ma anche alla carità e ai servizi nei confronti dei più poveri. I frutti di questa fede senza limiti sono ben chiari ai nostri occhi: alcuni concittadini sono impegnati nel sociale, altri nel comune e alcuni sono addirittura diventati sindaci'' ha continuato il religioso, in riferimento alla prima cittadina Chiara Narciso.

Il diacono Alessandro Misuraca, oggi a Viganò ma per molti anni impegnato a Oggiono

Come ha sottolineato, è necessario che la fede diventi di convinzione e che questa venga lasciata tra le mani di una comunità in cui le vocazioni cristiane siamo ancora vive e ben radicate. Le ultime parole, prima dei ringraziamenti, don Gianni le ha volute dedicare a don Amintore Pagani, parroco di Oggiono dal 1974 al 2008 e deceduto cinque anni fa. ''Spesso non eravamo d'accordo e discutevamo, ma il mio affetto per lui era immenso e lo è ancora oggi. Amava la comunità oggionese e rimarrà per sempre una figura centrale per noi'' ha concluso il religioso.

Sul finire della celebrazione, la parola è passata a don Fabio Turba, grato di essere stato invitato dagli oggionesi per festeggiare in compagnia il trentacinquesimo anniversario di sacerdozio. ''Oggi sono qui per dire grazie a Dio con riconoscenza e gratitudine. Ho passato quattordici anni a Oggiono e, come si suol dire, il primo amore non si scorda mai'' ha affermato don Fabio. Una volta conclusa la messa, le autorità, i parroci e i fedeli si sono diretti verso il sagrato dove ad aspettarli vi era un ricco rinfresco. I fedeli hanno quindi avuto la possibilità di salutare e ringraziare i due parroci, raccontandosi qualche aneddoto vissuto insieme. Poco dopo mezzogiorno, don Maurizio Mottadelli ha invitato il sindaco Narciso a spostarsi verso la chiesa di Sant'Agata dove, di lì a poco, si sarebbe tenuta l'inaugurazione dell'ala superiore, con le scale la sacristia.

Una volta fatto l'ingresso nella struttura infatti, i presenti - per la maggior parte le autorità e i sacerdoti che hanno preso parte alla celebrazione - si sono spostati verso il piano superiore dove gli architetti e i restauratori hanno illustrato i lavori svolti negli ultimi mesi.
Come ha ricordato in apertura il parroco oggionese, i lavori presso la struttura religiosa oggionese hanno preso il via ormai alcuni anni fa, nel 2017, e nel corso degli anni sono stati molti gli interventi di restauro effettuati, tra cui il rifacimento del tetto, il restauro delle facciate esterne e quello delle facciate interne.

In prima fila il comandante della PL Mauro Sala, il maresciallo Daniele Codognotto della
locale stazione carabinieri, l'onorevole Roberto Ferrari e il sindaco Chiara Narciso

Il costo dei lavori svolti negli anni, si aggira intorno ai 600mila euro ed è stato possibile portare a termine il progetto grazie al prezioso contributo fornito dalla fondazione Cariplo, da Regione Lombardia - con conseguente supporto della Fondazione Lecchese - e da privati, tra cui famiglie, associazioni e ditte locali che hanno deciso di dare una mano alla parrocchia per consentire la rivalutazione di una chiesa importante per il paese.

''La nostra volontà è quella di utilizzare questa chiesa per le messe feriali nel periodo invernale. Essendo la sua superficie molto ridotta, infatti, ci consentirà anche di diminuire per quanto possibile le ingenti spese energetiche. Per quanto riguarda invece l'ala superiore, quella che inauguriamo quest'oggi, ci piacerebbe utilizzarla come sala del Consiglio Pastorale'' ha affermato il parroco, sottolineando al contempo l'importanza di una struttura come questa, luogo a totale disposizione dei fedeli che potranno ammirare i lavori di restauro questo pomeriggio fino alle 17 e nelle giornate di sabato 17 e domenica 18.

Le autorità e i professionisti intervenuti alla presentazione dei lavori in S.Agata. Sotto il restauratore Eros Zanotti

Spazio dunque ad architetti e restauratori che, nel corso di questi anni, si sono spesi al fine di riportare la chiesetta alle sue origini, rispettando il valore storico che questa ricopre. A questo proposito il restauratore Eros Zanotti ha voluto spiegare ai presenti alcuni interessanti dettagli del lavoro svolto, che ha visto la rimozione di sette o otto stratificazioni di colore che negli anni si sono accumulate sulle pareti della chiesa.

Il parroco don Maurizio Mottadelli

''L'ambiente riservava alcune interessanti scoperte, tra cui alcune nicchie che probabilmente ospitavano statuette di Santi. È un ambiente semplice ed abbastanza spoglio ma che nasconde dettagli da osservare da vicino'' ha spiegato il professionista. Di fatto, alcuni valori cromatici trovati nel corso dei lavori di restauro hanno permesso di trovare il giusto incastro tra gli elementi, consentendo anche agli architetti di presentare ai fedeli l'ala superiore il più vicina possibile a quella che era secoli fa.
''Sono estremamente contento di aver avuto la possibilità di dare armonia ad un edificio che per secoli era rimasto nell'ombra. Ci tengo a sottolineare che questo è stato possibile soprattutto grazie all'impegno e alla passione del parroco Mottadelli, che prendendosi cura di questo luogo in maniera impeccabile lo ha reso di nuovo fruibile'' ha continuato Zanotti.

L'architetto Enrico Albini

La rivalutazione degli interni, come hanno illustrato anche gli architetti che si sono occupati del progetto, fa infatti parte del secondo lotto di lavori, che si conclude proprio oggi con l'inaugurazione dell'ala.
L'idea della comunità pastorale San Giovanni Battista, è quella di poter procedere con il rifacimento delle facciate esterne della chiesa di San Lorenzo, situata sempre ad Oggiono, sulla strada di collegamento ad Annone. ''Ora apprezziamo questo meraviglioso lavoro, tra qualche tempo discuteremo per procedere con una nuova ristrutturazione'' ha concluso don Maurizio tra gli applausi dei presenti.

Una mattinata speciale e ricca di contenuti dunque, per la comunità parrocchiale oggionese.

S.L.F.
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