Da Missaglia alla Marche: il volontario Ana Danilo Cattaneo in campo dopo l'alluvione

Avrebbe dovuto trascorrere la giornata di sabato in provincia di Bergamo, impegnato in un intervento di prevenzione di routine nell'ambito del programma Fiumi Sicuri. Invece Danilo Cattaneo, alle ore 13 di due giorni fa è arrivato nelle Marche, per l'emergenza maltempo che ha flagellato la regione, causando anche morti e dispersi fra cui un bambino di soli otto anni.

Danilo Cattaneo e le fotografie scattate durante l'emergenza

Cattaneo, residente a Missaglia con la famiglia, da tempo è volontario tra le fila della Protezione civile della sezione Alpini di Milano, di cui il gruppo missagliese fa parte. Alle sue spalle, la partecipazione a diversi scenari critici dal punto di vista emergenziale: dall'alluvione nel bellunese a quella nel varesotto di soli due anni fa, passando per il sisma che nel 2016 aveva colpito le Marche. Insieme a Gilberto Sala - ex capogruppo delle penne nere missagliesi - era stato anche in Liguria a seguito dell'alluvione del 2011, a Roma dopo la nevicata di otto anni fa e a Moglia, in provincia di Mantova, pesantemente segnata dal terremoto nello stesso anno.

Oggi si trova ad Ostra, in provincia di Ancona, un comune di poco più di seimila abitanti. ''Mi hanno chiamato sabato alle cinque del mattino e insieme ad altri sette membri del gruppo di Milano siamo partiti alla volta delle Marche'' ci ha raccontato il missagliese, ricordando il maltempo che ha accompagnato quasi tutto il viaggio di andata mentre la delegazione composta anche da volontari di Bergamo, Varese, Verona e Vicenza, attraversava Emilia Romagna sino ad arrivare alla meta, un paese non lontano dalla più nota cittadina di Senigallia.

''Qui è un vero e proprio disastro, una delle peggiori emergenze che io abbia mai visto. I box, gli scantinati e i piani terra delle abitazioni sono stati invasi dall'acqua: al di là dello straripamento di un fiume che si trova a circa 20 chilometri da qui, il grosso è arrivato dal cielo. Si è trattato di una precipitazione fuori controllo''.
Danilo Cattaneo insieme ad un gruppo di volontari, tutti alpini, si sta occupando delle operazioni di pulizia per svuotare appunto i locali dal fango che in alcuni casi ha raggiunto anche i due metri di altezza ed estrarre mobili, suppellettili e tutto quello che è stato danneggiato.

Gli sfollati non sono moltissimi, ma a tre giorni di distanza dall'emergenza non è ancora stato ripristinato l'approvvigionamento di acqua e gas, dunque quasi tutti si recano a mangiare presso le strutture allestite dagli enti preposti alla gestione dell'emergenza. ''Noi siamo stati collocati al bocciodromo del paese, dove dormiamo'' ha proseguito il volontario di Missaglia, indicando in martedì la probabile conclusione della sua presenza nel territorio marchigiano, che dovrebbe prevedere una tappa anche a Senigallia, pesantemente colpita dall'alluvione che in poco tempo ha causato danni ingentissimi.

Perlomeno ora il tempo è sereno e consente ai volontari in campo per questa ennesima emergenza, di poter lavorare in condizioni favorevoli, prestando tutto il loro supporto alla popolazione locale. Ancora una volta dunque, le penne nere si sono messe a disposizione nella gestione di questa calamità e fra loro anche Danilo Cattaneo, già membro del gruppo ''Amici degli Alpini'' di Missaglia.
G. C.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.