Molteno: Rosetta Rigamonti spegne cento candeline. Il 22 tocca al conte Amman (Ello)

Rosetta Rigamonti
Il circondario oggionese questa settimana è in festa per due cittadini che hanno tagliato (o taglieranno a brevissimo) il traguardo dei cento anni. A Molteno, martedì 20 settembre, ha celebrato il compleanno Rosetta Rigamonti: nubile e con la passione per il lavoro a maglia, la donna gode di ottima salute, circondata dall'affetto dei suoi famigliari.
Se l'amministrazione comunale si complimenta con l'anziana per aver raggiunto un traguardo importante, la parrocchia le ha dedicato un augurio speciale sui social: "È in ottima forma, non prende una pastiglia e non è mai stata in ospedale. Passa le sue giornate alternando preghiera e lavoro. Dalle sue mani ferme escono sciarpe e babbucce". Una rappresentanza dell'amministrazione comunale, con il sindaco Giuseppe Chiarella, le porterà gli auguri della cittadinanza nella mattinata di sabato 24 settembre.  
Domani, giovedì 22 settembre, sarà invece il compleanno del conte Edoardo Amman che lo scorso autunno aveva ottenuto la cittadinanza onoraria dall'amministrazione comunale di Ello presieduta dal sindaco Virginio Colombo, che riconosceva alla famiglia il merito di aver dato un generoso contributo alla costruzione della scuola materna, aperta nel 1925. Fu proprio il nonno del conte centenario, di cui porta lo stesso nome, ad avere dato l'impulso per la creazione dell'asilo ancora oggi presente in paese. Il conte Edoardo - classe 1922 - è stato il primo cittadino non ellese ad avere ricevuto una tale onorificenza.
La famiglia Amman, di origini austriache, era attiva nel settore tessile e del cotone in Lombardia e in Friuli-Venezia Giulia. Alberto, fratello di Edoardo, ottenne nel 1887 la concessione del titolo nobiliare di conte da re Umberto I. Il conte Edoardo Amman è nato a Milano nel 1922 ed è figlio di Mario Amman, dal quale ha ereditato il titolo nobiliare concesso nel 1924. Nel 1943, il conte decano prestò servizio militare come allievo ufficiale a Merano, prima di essere inquadrato nel quinto reggimento alpini. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si rifugiò in Svizzera e rientrò per un breve periodo per aderire alla lotta partigiana, prima di fare ritorno oltreconfine. Solo al termine del conflitto fece rientro in patria: si iscrisse alla facoltà di economia e commercio all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dove si laureò nel 1949.

Il conte Amman premiato nel 2021 dall'amministrazione di Ello

Iniziò una carriera, tutta in ascesa, nell'ambito dirigenziale: prima a Londra in una società nel ramo di produzione della lana, poi nell'azienda farmaceutica Carlo Erba, grazie alla quale ebbe modo di prende parte a viaggi in paesi europei e nell'unione Sovietica. Quando la società venne ceduta a Montedison, per il conte era giunto il momento della quiescenza. Durante l'attività professionale, rivestì anche ruoli di rilievo nei consigli di amministrazione di importanti istituti di credito italiani, fra i quali Cariplo. Nel 1981 è stato insignito dell'onorificenza di combattente per la libertà e del grado di tenente dall'allora governo Spadolini. Sposato con donna Angela Orombelli dal 1954, ha quattro figli e altrettanti nipoti: domani taglierà il secolo di vita.
Il gruppo alpini, con il patrocinio del Comune di Ello, propone per l'occasione il concerto del Coro Alpino Lecchese al fine di onorare il compleanno del conte alpino. L'appuntamento è per giovedì 22 settembre alle 20.30 in villa Amman, la residenza edificata alla fine del Settecento con soffitti affrescati, arredi in stile e dotata di un giardino con alberi monumentali.

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