Barzanò: due malviventi rapinano l'ufficio postale minacciando il direttore con una pistola. Bottino 12 mila €. La PL li insegue per un tratto e ritrova l'auto a Viganò. Ora si cercano i colpevoli




rapina4.jpgLa posta di Barzanò





Ad un giorno di distanza dalla rapina perpetrata ai danni della farmacia di Verderio Superiore, nella mattinata di oggi, venerdì 5 ottobre, ad essere preso di mira è stato l'ufficio postale di Via Garibaldi a Barzanò.
Mancavano una decina di minuti alle 11 quando due malviventi a volto scoperto si sono introdotti nella sede barzanese, rapinando una somma che si aggirerebbe attorno ai 12mila euro. I due individui, che dalle prime testimonianze parrebbero italiani, incuranti del sistema di videosorveglianza sono penetrati nell'ufficio, all'interno del quale erano presenti un paio di clienti, e hanno puntato la pistola verso il direttore intimandolo di aprire la cassaforte e di consegnare loro tutto il denaro presente. La rapina si è consumata in pochi minuti: dopo aver ottenuto quanto richiesto al grido di "Fermi tutti o vi ammazzo", i due si sono dati alla fuga utilizzando una Fiat Panda di colore bianco risultata poi rubata.
Nel frattempo, una donna barzanese che stava uscendo dall'ufficio postale proprio mentre si stava consumando il fatto, ha avvisato di quanto stava accadendo il comandante della polizia locale Antonio Sberna, che si è immediatamente portato sul posto, lanciandosi in un inseguimento dei due, direttisi verso Via Mazzini, la strada accanto al Bar Cafferino che conduce a Viganò. Il traffico della provinciale ha però fatto perdere al vigile le tracce della Panda, che Sberna ed il collega Biagio Gallo hanno rinvenuto poco più tardi nel parcheggio del ristorante viganese "I cucinieri di Pierino Penati" di Via XXIV Maggio.


 


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Dopo aver abbandonato la vettura infatti, i ladri hanno presumibilmente effettuato un cambio macchina con l'ausilio di alcuni complici. La tempestività  con cui è avvenuto il tutto è riuscita a non attirare l'attenzione dei passanti e dei commercianti dei vicini esercizi commerciali. Il proprietario del Bar Cafferino, poco distante dalla posta, è stato avvisato dell'atto soltanto dall'arrivo di un impiegato che, comprensibilmente sotto shock, l'ha invitato a contattare le forze dell'ordine. Sul posto si è infatti portata una pattuglia dalla vicina stazione di Cremella, coadiuvata dal maresciallo Cosimo Fersini, mentre più tardi è sopraggiunto anche il collega maresciallo Emanuele Peritore da Merate.


 


 


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Frastornati e ancora increduli dopo l'accaduto gli impiegati dell'ufficio postale. "Appena ho notato cosa stava accadendo - ci ha spiegato uno degli incaricati allo smistamento - ho invitato i miei colleghi a scappare sul retro. Sono rimasti in ufficio soltanto i funzionari dello sportello ed i pochi clienti presenti. E' stato tutto molto veloce. Ho infatti notato che all'ingresso dei ladri erano le 10,53, e alle 11 erano già  scappati. Da quanto mi hanno riferito hanno puntato la pistola subito al direttore, probabilmente sapevano già  chi era".


Gloria CrippaJonathan Pirovano
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