Luce e gas e le variazioni unilaterali: che cosa fare quando un utente la riceve camuffata da proposta?

Siamo un gruppo di cittadini lecchesi che vogliono informare i lecchesi di quello che sta succedendo nel nostro territorio cercando di creare una massa critica di cittadini per determinare e indirizzare la politica locale come prevede la Costituzione in modo trasparente e democratico.
Per questo motivo inviamo un nostro documento sulla questione delle variazioni unilaterali delle bollette del gas e della luce avendo ricevuto specifiche richieste sui social di ciascuno di noi. Abbiamo preferito fare un documento che possa raggiungere,attraverso i media locali, tutte le persone interessate e, magari, coinvolte in questo triste episodio che, purtroppo sta impoverendo drammaticamente il nostro Paese ed il nostro territorio.
Siamo, per il momento ancora in pochi, non siamo e non vogliamo essere un partito, vogliamo solo stimolare le persone ad una partecipazione in grado, magari, di provocare un cambiamento sempre più necessario, vogliamo dare vita ad un movimento di cittadini trasversale a tutti i partiti.




Su Facebook ci sono state richieste per come fronteggiare le "variazioni unilaterali" delle condizioni economiche dei contratti luce e gas nonostante la sospensione prevista dalla legge.
Non è facile, comunque, dare risposte precise perché, per poterlo fare, si dovrebbe disporre della proposta, del contratto e di qualche bolletta dei mesi precedenti.
Il primo suggerimento è quello di affidarsi ad una associazione consumatori che può fare una valutazione supportata documentalmente e, nel caso, fornire un'assistenza legale.
Per correttezza, essendo una questione delicata che può anche, se non affrontata seriamente, produrre effetti negativi, riteniamo che il nostro compito, quello che ci proponiamo, è quello dell'informazione affinché l'utente sappia ed eviti di subire ingiustizie, a questo aggiungiamo quello di far pressione sugli amministratori locali e sulla politica nazionale, senza essere, e senza volerlo essere, un partito, come comunemente inteso. Siamo un gruppo di cittadini che si mette a disposizione dei cittadini, con particolare attenzione ai più deboli e alle disuguaglianze sociali. Non siamo nemmeno strutturati per fornire un'assistenza come quella delle associazioni di categoria.
Possiamo illustrare, anche con esempi, quello che sta succedendo nel caso-energia ma potremo farlo anche per tutte quelle attività istituzionali che devono essere al servizio del cittadino.
La valutazione del singolo caso in modo documentale è fondamentale perchè i contratti, le loro variazioni possono produrre effetti diversi che potrebbero anche essere, pur con molti dubbi, vantaggiosi per l'utente.
Quello delle tariffe, ossia delle componenti che determinano quanto dovremo pagare con le bollette, è, forse volutamente, complesso e poco chiaro per un normale utente. È necessaria prudenza ed attenzione.
L'esempio che segue è quello di un'utenza reale che ha ricevuto una comunicazione, chiamata proposta che proposta non è, per una "variazione unilaterale", con decorrenza delle nuove condizioni economiche dal 1 gennaio 2023 nonostante il decreto aiuti bis preveda la sospensione delle variazioni unilaterali dei contratti fino al 30 aprile 2023.
La "proposta" prevede la fissazione di un prezzo base, ossia il prezzo applicato all'utente di 2,8069 Eur/Smc (Smc sta per Standard metro cubo ed è diversa in funzione della località ove è ubicata l'abitazione dell'utente per effetto del diverso potere calorifico).
Il prezzo base varia nei mesi in funzione della media mensile, riferita al mese precedente quello di consumo del gas, degli indici TTF (mercato di Amsterdam) o PSV (mercato italiano) e, nella "proposta" citata, indicato con riferimento all'indice PSV in 2,4999 Eur/Smc, cioè la media del mese di agosto 2022.
L'indice di agosto 2022 è stato il più alto dal giugno 2021 quando è iniziata l'escalation dei prezzi e, potrebbe aumentare ma anche diminuire come è il caso del mese di settembre che ha registrato una media di 2,1058 EURO/Smc.
In sintesi questo significa che con il prezzo base previsto la bolletta successiva alla variazione unilaterale sarà di 364 euro mentre quella precedente è stata di 96 euro, un aumento del 279%, quasi quattro volte quello precedente.
Nel mese di ottobre l'indice sembra in ulteriore riduzione ma è impossibile esprimere un giudizio su una quotazione di cinque giorni, troppo pochi.
Forse uno speculatore potrebbe già capire la tendenza ma non siamo speculatori e non ci fidiamo delle loro ipotesi.
Preferiamo affidarci alla matematica e alla statistica e dal grafico si nota che l'andamento dei prezzi, dal giugno 2021, ha variazioni giornaliere, tipiche di tutti i mercati finanziari, con picchi periodici, sempre più alti, e riduzioni successive. Quello che si può affermare è che la tendenza, comunque, è in costante aumento e, senza interventi strutturali del sistema da parte della politica, le tariffe saranno certamente più alte rispetto alle bollette precedenti.


Per questo motivo, probabilmente, l'azione di diffida all'applicazione delle "variazioni unilaterali" è opportuna. Se il Governo ha previsto, con il decreto aiuti bis, la sospensione, può essere che ci sia una ragione. Potrebbe essere, però, che abbia semplicemente fissato un termine per differire il problema.
Non possiamo non segnalare che il gestore diffidato decida di optare per una soluzione alternativa, cioè quella di chiedere la risoluzione del contratto per eccessiva onerosità bloccando la fornitura di luce e gas. Anche in questo caso, probabilmente, si potrebbe avviare un contenzioso contro il gestore eccependo anche l'interruzione di pubblico servizio, è solo un'opinione, meglio verificarla con un avvocato.
Vi preghiamo di comprendere, anche per una situazione ormai degenerata, la difficoltà ad indicare le migliori azioni, meglio affidarsi ad una associazione consumatori e/o ad un legale.
L'unica cosa che riteniamo opportuno sollecitare è quella di resistere ai soprusi, la rassegnazione ci porterà a subirne ulteriori.
Evitate di scendere in piazza bruciando le bollette e non pagarle; non porta da nessuna parte, non risolve i problemi ma può crearne di nuovi, compreso la sospensione della fornitura e un'ingiunzione al pagamento che avrà ulteriori costi.
Non significa arrendersi e subire, ma ricercare modi e strumenti forse più incisivi pur nel rispetto delle regole.
Dateci una mano, non siamo un partito, non abbiamo interessi personali, siamo solo convinti che uniti si può vincere, divisi vincono gli altri. Facciamo sentire la nostra voce nel rispetto delle regole democratiche.

Per comunicare la vostra disponibilità ad aiutarci inviare una email a cittadinilecchesi@gmail.com con nome, cognome e numero di telefono per l'inserimento nel gruppo whatsapp allo scopo creato.


Un gruppo di cittadini lecchesi
Paolo Barbieri, Salvatore Krassowski, Marco Longoni,
Roberto Manzoni, Silvana Nicoletti, Cesare Panzeri, Tiziana Rinaldi,
Massimo Riva, Paolo Trezzi, Remo Valsecchi

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