Villa Greppi diventa Fondazione? L'ipotesi sul tavolo. Il CdA, invece, resta incompleto

Trasformare Villa Greppi da Consorzio a Fondazione? E' l'ipotesi sulla quale stanno meditando i vertici dell'ente con sede a Monticello. Nelle scorse settimane infatti - come si evince dalla documentazione pubblicata all'albo pretorio - il vice presidente del CdA Marta Comi e il presidente dell'assemblea dei comuni consorziali, Gualtiero Chiricò, hanno dato mandato alla responsabile del servizio di ragioneria di procedere all'affidamento di questa analisi ad un esperto specializzato nel settore contabile-fiscale, affinché si possa valutare la possibilità di una trasformazione giuridica dell'ente. Detto, fatto. 



Un'immagine di Villa Greppi, sede del Consorzio Brianteo

L'incarico è stato assunto da un professionista del settore con studio a Cremella, che dopo aver valutato pro e contro dell'eventuale passaggio da Consorzio a Fondazione, farà avere la propria analisi e le considerazioni del caso, ai committenti. Le risultanze saranno poi vagliate da assemblea dei soci e consiglio di amministrazione. Per questo incarico è stata stanziata a bilancio una somma pari a 2.537 euro, da corrispondere al professionista.
La richiesta di trasformazione giuridica - al momento ancora in stato embrionale - è emersa in occasione del tavolo di lavoro per la modifica dello statuto consortile; quest'ultimo deve infatti essere aggiornato e modificato anche ai fini della possibile partecipazione di nuovi comuni. L'obiettivo è quello di valutare - come si legge nell'apposita determinazione pubblicata all'albo pretorio - una forma di associazione meno impegnativa economicamente e più mirata ai servizi culturali che il Consorzio Brianteo Villa Greppi offre. E' noto infatti come, dopo l'uscita dall'ente di Besana, Veduggio, Briosco e fra due anni anche di Verano, l'obiettivo sia quello di favorire l'ingresso di ulteriori comuni per rendere sempre più appetibile il Consorzio, sia dal punto di vista economico, sia dell'offerta culturale erogata.
Altro nodo che resta da sciogliere riguarda il completamento del CdA, dopo le dimissioni presentate a inizio anno dall'ex presidente Gianmaurilio Colnago. A questo proposito la Provincia di Monza nei mesi scorsi - dopo l'avviso di manifestazione di interesse pubblicato - aveva provveduto alla nomina tramite decreto, del giornalista Cristiano Puglisi quale proprio rappresentante. Sarà tuttavia l'assemblea a ratificare questa scelta ed eventualmente a stabilire (statuto alla mano) a chi affidare il ruolo di presidente. Non è chiaro se spetterà ancora alla Provincia di Monza la massima carica all'interno del CdA, oppure secondo il principio di alternanza, potrà essere assunta dall'attuale vice presidente Marta Comi, designata dall'allora numero uno di Villa Locatelli, Claudio Usuelli. Domande che - a distanza di mesi - restano senza una risposta perlomeno sino a quando i sindaci non si riuniranno per discuterne in via ufficiale.
G. C.
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