Villa Greppi: grandi nomi per l'ottobre di Grandangolo

Dall'incontro con Marco Armiero, uno dei più importanti storici ambientali d'Europa, alla conferenza su città selvagge e nature ibride a cura dell'architetto Annalisa Metta. E ancora, in un mese che ha in serbo tre appuntamenti, il viaggio sulle Alpi insieme ad Alex Cittadella. Dopo l'inaugurazione di venerdì scorso a Villa Greppi di Monticello Brianza in compagnia dello scrittore e giornalista Roberto Carvelli e l'intervento a Casatenovo di una personalità di primo piano come il professore di Colture arboree all'Università di Palermo Giuseppe Barbera, prosegue la corsa di "Grandangolo", la rassegna di paesaggi in programma fino al 12 dicembre e dedicata, quest'anno, all'Italia.

Annalisa Metta

Un'iniziativa ideata e diretta da Daniele Frisco nell'ambito del progetto "Album - Brianza paesaggio aperto" e che nelle prossime settimane farà tappa in diversi comuni della Brianza lecchese, indagherà il concetto di paesaggio e lo farà, come suggerisce il titolo dell'iniziativa, aprendo lo sguardo e portando alla scoperta di ambienti diversi. A condurre in questo viaggio lungo la Penisola italiana e attraverso i secoli saranno personalità di primo piano del mondo della Cultura, in arrivo da diverse parti del Paese e non solo per contribuire a una riflessione sul paesaggio il più possibile ampia e multidisciplinare.

L'incontro con Giuseppe Barbera

Tre, come anticipato, gli appuntamenti ancora in cartellone per il mese di ottobre, a partire dall'incontro con uno degli ospiti di punta dell'intera edizione, atteso per venerdì 21 ottobre alle 21 nella sala consiliare di Cremella. Si tratta dello storico ambientale Marco Armiero, dirigente di ricerca all'Istituto di Studi sul Mediterraneo del Consiglio Nazionale delle Ricerche nonché direttore dell'Environmental Humanities Laboratory del KTH di Stoccolma. Sarà lui a portare il pubblico alla scoperta di un tema particolarmente interessante: a 100 anni dalla marcia su Roma, il professore Armiero approfondirà l'uso che il fascismo ha fatto della natura. Coautore del libro "La natura del duce. Una storia ambientale del fascismo" (edito da Einaudi), Armiero ha infatti analizzato come il regime abbia immaginato e trasformato, anche e soprattutto per scopi politici e di propaganda, la natura, tra leonesse addomesticate e bonifiche integrali, paesaggi coloniali e autarchia, parchi e monumenti.

Alex Cittadella

Si raggiunge la sala consiliare di Robbiate, invece, domenica 23 ottobre alle 17, quando è la volta dell'intervento dell'architetto e professoressa di Architettura del Paesaggio all'Università Roma Tre Annalisa Metta, autrice del libro "Il paesaggio è un mostro. Città selvatiche e nature ibride". Seguendo la riflessione contenuta in questo saggio edito da DeriveApprodi, Metta darà una diversa interpretazione del concetto di mostruosità: non più, come si è soliti pensare, qualcosa di "contronatura", bensì un nuovo orizzonte per il paesaggio, che dovrà riconoscere la sua complessità e superare la semplicistica alterità tra urbano e naturale. In tutti gli immaginari mitologici, fiabeschi o fantascientifici, i mostri rappresentano, infatti, l'incontro «sovrannaturale» tra l'umano e il selvatico: controversi, paradossali, irriducibili all'unità, alla coerenza, alla semplificazione. Il paesaggio deve essere un mostro, quindi, per «sovvertire l'isomorfismo dell'habitat umano e turbare - così nella presentazione del volume - con visioni laicamente prodigiose, oltre le religioni dell'ecologia e del verde».
A chiudere il mese di ottobre è l'appuntamento fissato per lunedì 24 ottobre alle 21 nella sala civica di Osnago: a intervenire sarà, questa volta, il dottore di ricerca in Storia Moderna all'Università di Udine Alex Cittadella, autore del libro "Il cielo delle Alpi" (Laterza). Attraverso le vicende di alcuni fra i personaggi più noti del passato e del presente - da Annibale a Leonardo da Vinci, da Turner a Segantini - Cittadella ripercorre e ricostruisce il rapporto che l'uomo ha instaurato, nel corso dei secoli, con il clima delle Alpi. Un percorso lungo il tempo e lo spazio narrato dall'interno, attraverso lo sguardo e le sensazioni di coloro che più di tutti sono entrati nell'immaginario collettivo come i veri conoscitori delle Alpi.

Marco Armiero

Informazioni - Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Ideazione e direzione: Daniele Frisco. Coordinamento e Ufficio stampa: Valentina Sala.

"Grandangolo" proseguirà fino al 12 dicembre. QUI è possibile sfogliare il programma completo

Per maggiori informazioni e per aggiornamenti sulle attività di "Album - Brianza paesaggio aperto":

www.villagreppi.it/album, Facebook e Instagram: @albumbrianza.
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