Valaperta, caro bollette: le linee guida per limitare le spese energetiche della parrocchia
I rincari di gas ed energia elettrica preoccupano anche le parrocchie che già da qualche tempo si stanno mobilitando per individuare eventuali correttivi. Se a Castello-Dolzago il prevosto don Walter Brambilla ha optato per una modifica (e riduzione) degli orari delle messe, anche a Valaperta di Casatenovo si è deciso di mettere in campo alcuni accorgimenti per evitare che il pagamento delle prossime bollette possa minare oltremodo il bilancio della parrocchia.
La chiesa di San Carlo a Valaperta e accanto la casa parrocchiale
La prima novità riguarda la messa dei giorni feriali, che si terrà in casa parrocchiale e non più in chiesa, per limitare le spese di riscaldamento in un ambiente senza dubbio dalla superficie più ampia. L'accensione del riscaldamento per tutte le strutture parrocchiali invece, inizierà a metà novembre con temperatura già impostata a qualche grado meno del solito; per il futuro invece, si sta valutando un riscaldamento alternativo per alcuni ambienti della casa parrocchiale. L'intenzione è quella di chiudere (e non utilizzare, almeno per il momento) tutti i locali posti al primo piano dell'edificio.
Accorgimenti che il consiglio affari economici in accordo con il parroco don Antonio Bonacina ha assunto ''preoccupato per i forti aumenti del prezzo dell'energia elettrica e del gas'' dopo aver constatato ''che le bollette dei primi nove mesi dell'anno hanno già raddoppiato i costi dell'intero anno precedente''.
Una sfida ardua non solo per la parrocchia di Valaperta, ma per la Chiesa più in generale. Non a caso negli scorsi giorni la Diocesi di Milano ha promosso alcuni incontri sul tema, dispensando ai sacerdoti alcuni consigli per cercare di limitare il più possibile le spese energetiche.