Nibionno: società di vigilanza 'porta a porta' per contratti. Il sindaco verifica

Il sindaco Laura Di Terlizzi
Vendita di contratti di vigilanza porta a porta nelle abitazioni di Nibionno. Nella giornata di martedì sono state notate due auto rosse di una società privata di sorveglianza che passavano nelle residenze a descrivere i loro servizi e chiedevano sottoscrizioni ai cittadini, richiedendo un euro a notte e indicando un recapito telefonico.
Il sindaco Laura di Terlizzi ha contattato la società per verificare la legittimità dell'attività commerciale da loro eseguita, sollecitandoli a inviare la comunicazione della vendita porta a porta presso il Comune (alcuni rappresentanti della società si sono recati anche a Costa Masnaga, in località Fornacetta).
"Sono stata contattata da alcuni cittadini perplessi sul fatto che ci fosse una società di sorveglianza privata che girasse per le abitazioni e facesse proposte commerciali porta a porta di vendita di servizi di sorveglianza alle abitazioni per le ore notturne - spiega il primo cittadino - Noi non avevamo avuto informazioni in merito, se non una mail arrivata nello spam. Nessuno della società si era presentato agli uffici comunali a presentare il proprio progetto. Quando i cittadini mi hanno contattato, ho detto loro di aspettare a firmare contratti perché avremmo prima preso contatti con la società e verificato la situazione e poi avrei dato informazioni. Non ritengo accettabile che un servizio di sorveglianza/vigilanza venga proposto porta a porta senza un previo contatto personale con il sindaco".
Ieri mattina un responsabile dell'ufficio sicurezza ha pertanto contattato l'azienda: "Quest'ultima ha risposto che è una modalità operativa che stanno usando in molti comuni, quella di vendere porta a porta - prosegue il primo cittadino - Questa sera sono stata contattata dal responsabile. Non metto in dubbio la bontà e liceità della loro attività, però mi sono permessa di sottolineare che queste presenze andrebbero coordinate in accordo con le amministrazioni: se loro hanno come obiettivo l'accrescimento del numero dei loro clienti, un conto vengono dal sindaco e si fa magari un accordo in primis con l'ente che poi magari si può estendere ai cittadini oppure, se viene presentata la parte di accordo ai cittadini, l'ente potrebbe intervenire per avvisare che ci sarà il passaggio della società porta a porta. Se, da parte dell'amministrazione, c'è un endorsment dell'azienda, magari il cittadino è meno riluttante. Ho sottolineato loro questo: non volevo mettere in dubbio il fatto che fossero truffatori, però la modalità di vendita di questi servizi porta a porta mi ha lasciato un po' basita e perplessa perché, come ho detto, secondo me questi servizi fatti per la gente sui territori comunali, hanno una valenza importante e dunque va studiata e pianificata la modalità attraverso la quale gli stessi vengono proposti".
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