Molteno: il grazie a Enrica. Per anni è stata custode dell'oratorio

I bambini e i ragazzi, coloro che in tanti anni ha visto passare dall'oratorio, l'hanno accolta sul sagrato della chiesa moltenese, al termine della celebrazione festiva. Enrica Lavelli, ex custode delle strutture parrocchiali insieme al compianto marito Evandro Rigamonti, ha ricevuto questa mattina, domenica 30 ottobre, il ringraziamento dell'intera comunità pastorale dei Santi Martino e Benedetto, che comprende Molteno con Garbagnate Monastero, Brongio e Sirone.

Enrica fra don Francesco e don Massimo

Riferendosi alla parabola letta in chiesa, don Massimo Santambrogio ha detto: "Sicuramente ci sarà stato qualcuno che avrà fatto l'accoglienza di chi arrivava e questo fa pensare a Enrica che in oratorio ha fatto esattamente questo. Ci vuole qualcuno che accoglie tutti e che la sera ritira le chiavi. Il compito di chi ha una casa è la presenza di chi la rende aperta: si poteva arrivare a tutte le ore, anche noi sacerdoti, perché, come si diceva, "tanto c'è Enrica". C'era quindi sempre qualcuno di disponibile: era una presenza costante. Non solo le chiavi che riassumono il gesto di un servizio, ma anche il vigilare da sopra o da sotto per far intendere che l'oratorio non è un parco giochi, dove ci si poteva non curare di atteggiamenti consoni all'ambiente. Ci piace nel contesto dell'eucarestia dire a lei e a Evandro il nostro grazie: ha dato spazio alle esigenze della comunità e in particolare chi è transitato da lì".

Davvero tante le generazioni di ragazzi che Enrica e il marito hanno accolto in oratorio, aprendo la porta a tutti. Erano infatti arrivati in oratorio nei primi anni Settanta quando don Carlo Ambrosoni, che ben conosceva la passione per il calcio di Evandro, aveva affidato loro la gestione della struttura. Si sono presi cura per decenni di generazioni di ragazzi, oltre che degli spazi dell'oratorio. Enrica è rimasta vivere nell'appartamento sopra l'oratorio fino a quest'anno quando, arrivata ormai a 82 anni, non si sentiva più di seguire uno spazio così grande. Oggi abita in centro paese insieme a uno dei figli, Antonio.

Questa mattina, dopo aver ricevuto un paio di doni dalla comunità, visibilmente emozionata, è uscita sul sagrato della chiesa accompagnata da don Francesco Beretta e don Massimo Santambrogio: un applauso, palloncini colorati e uno striscione con la scritta "grazie Enrica" le hanno regalato un sorriso e una grande gioia. La festa si è conclusa con una rinfresco sul sagrato.
M.Mau.
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